1 Maggio. Le cifre tragiche degli infortuni e delle morti sul lavoro. Mattarella "Salari inadeguati"

di redazione 01/05/2025 ECONOMIA E WELFARE
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Ogni 15 secondi nel mondo 153 lavoratori subiscono un incidente, fanno due milioni trecentomila l'anno, ogni giorno in 6300 perdono la vita, lavorando, e se in Italia più di 88mila hanno segnalato all'INAIL un incidente o una malattia professionale, e abbiamo chiuso il 2024 con 1090 morti e più di mezzo milione di infortuni, 138 i morti nei primi due mesi di quest'anno, stiamo parlando di una strage - che col caso, la sfortuna, la distrazione ha poco a che fare.

Perché, impone la legge, la sicurezza sul lavoro è in capo al datore di lavoro: che deve garantire le condizioni ambientali e e i dispositivi adatti a tutelare la salute del lavoratore, approntando visite mediche periodiche, corsi di formazione, dispositivi di protezione.

Manifatturiero, trasporti e costruzioni i settori con più infortuni e morti, in cima alla lista le malattie del sistema osteomuscolare e connettivo (74% del totale), seguono i disturbi del sistema nervoso (12%), le patologie dell’orecchio per l'esposizione a rumori costanti senza protezione (6,5%). Consola poco che il nostro Paese, secondo Eurostat, abbia tassi minori di infortuni mortali rispetto alla media UE, 0,87 decessi ogni 100.000 occupati contro i 3,35 della Francia e 1,53 della Spagna: anche perché sono diverse le modalità di rilievo e assicurative, dati poco confrontabili.

305,78 euro è l'assegno mensile per gli incollocabili a causa di infortunio o malattia professionale, gli assegni mensili vanno dai 374 euro per una disabilità al 50% ai 1500 euro per quella totale. Mediamente l'Inail accoglie un terzo delle domande.

I salari inadeguati sono “una grande questione per l'Italia”, avverte il capo dello stato Sergio Matterella in visita a un'azienda farmaceutica di Latina alla vigilia della Festa dei Lavoratori: "I salari reali a marzo 2025 sono dell'8% più bassi rispetto a quelli di gennaio 2021". Il presidente della Repubblica definisce poi “intollerabile l’indifferenza per le tante morti sul lavoro”, si scaglia contro il caporalato e definisce ”scandaloso" il trattamento economico degli immigrati che vengono pagati il 25% in meno. 

 

La Cgil andrà alla convocazione dei sindacati a Palazzo Chigi dell'8 maggio in tema di sicurezza sul lavoro, "ma se il confronto sarà finto e se non verrà aperta una vera trattativa, si aprirà una fase di mobilitazione e di sostegno della piattaforma unitaria che abbiamo presentato a questo governo due anni fa e anche ai precedenti e che non è mai stata presa in considerazione" ha detto Landini.
 



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