Famiglie. In dieci anni crescono sempre più le famiglie senza figli

di redazione 26/11/2024 CULTURA E SOCIETÀ
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Dal 2011 al 2021 si riducono di oltre un milione e 200mila, con una tendenza al calo ancora più forte rispetto all'inizio del nuovo millennio.

E' quanto emerge dai dati dell'Istat resi noti oggi.

 

Diminuiscono anche le coppie senza figli conviventi (-3% rispetto al 2011) e aumentano invece i nuclei monogenitore che passano da circa 2 milioni 650mila del 2011 a più di 3 milioni e 800mila nel 2021 (+44%).

Le madri sole nel 2021 sono 2.967.420, mostrando un incremento del 35,5% rispetto al censimento 2011, il numero di padri soli è 855.049 con una variazione dell'85% circa (462.626 nel 2011). 

Al Sud si conferma la quota più elevata di coppie con figli. Al 2021 e coppie con figli sono maggiormente rappresentate nel Mezzogiorno - si legge nel report - con valori superiori a quello nazionale (45,8%) e massimi al Sud (il 50,5% del totale dei nuclei); al contrario, la percentuale di coppie senza figli è più elevata nel Nord Italia, il picco è nel Nord-ovest con una quota (34,5%) che supera di circa 4 punti percentuali quella italiana (30,9%).

A livello regionale, in Basilicata, Campania e Puglia più della metà dei nuclei familiari è composto da coppie con figli (rispettivamente il 51,8 %, il 51,4% e il 50,7%); fra le regioni che registrano valori inferiori al dato italiano nel complesso, oltre alla Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (40,7%) e al Piemonte (il 41,3%), spicca la Liguria che fa registrare il valore minimo pari al 37,2%. Piemonte e Friuli-Venezia Giulia sono, invece, in cima alla graduatoria per incidenza di coppie senza figli con valori che superano in entrambi i casi il 36,0%, mentre tutte le regioni del Sud, le due Isole maggiori e il Lazio non raggiungono la soglia del 30,0%.

Tra le coppie con figli, cinque su 10 hanno un unico figlio (3.651.243), quattro su 10 ne hanno due (3.152.848) e una su 10 ne ha tre o più (733.783). È ormai dominante il modello del figlio unico - si legge nel rapporto dell'Istat - e, come nel passato, la prole tende ad essere più numerosa nel Mezzogiorno dove le coppie con un unico figlio sono meno rappresentate rispetto al dato complessivo nazionale.

Sono quasi 10mila al 2021 le coppie dello stesso sesso in Italia, tra unioni civili e consensuali. ll loro numero complessivo, al netto degli scioglimenti intercorsi negli anni, è pari a 9.795, in aumento rispetto al decennio precedente (erano 7.513). La maggioranza è concentrata nell'Italia settentrionale dove vive più del 60% mentre nelle regioni meridionali la quota si ferma al 15,2%.

Le unioni civili rappresentano la gran parte (86,3%) delle coppie dello stesso sesso censite e risiedono prevalentemente nel Nord-ovest (il 44,2% del totale nazionale) e nel Nord-est (il 24,2%). Le unioni consensuali, invece, con il 34,9% sono maggiormente rappresentate nel Centro. L'analisi di genere evidenzia tra queste la prevalenza di quelle costituite da uomini; in particolare gli uomini uniti civilmente sono quasi il doppio rispetto alle donne.



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