Omicidio di Michelle. Interrogato l'accusato ma dubbi sul movente.

di redazione Roma 30/06/2023 ROMA
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È durato ore l'interrogatorio del 17enne, originario dello Sri Lanka ma nato a Roma, arrestato con l'accusa di aver ucciso la coetanea Michelle Maria Causo, trovata cadavere mercoledì pomeriggio in un carrello della spesa di un supermercato accanto ad alcuni cassonetti in via Stefano Borgia, nel quartiere di Primavalle della periferia di Roma. 

 Secondo quanto si apprende, il confronto è "stato analitico e dettagliato" su quanto avvenuto nell'appartamento di via Dusmet, e ciò fa supporre che il ragazzo potrebbe avere fatto alcune ammissioni. Secondo una prima valutazione, la 17enne sarebbe stata colpita da almeno sei fendenti che il giovane avrebbe scagliato con un coltello da cucina. 

Movente non chiaro

Un movente non chiaro tanto che, per alcune fonti, 'non c'è'. La morte di Michelle è ancora avvolta dal mistero. Il lungo interrogatorio non ha chiarito cosa abbia scatenato la furia del giovane contro la vittima.

Al momento non si esclude nessuna ipotesi: forse Michelle è stata uccisa dopo aver rifiutato un approccio sessuale da parte del suo aggressore. Ma a scatenare la violenza potrebbe esser stata una lite per pochi soldi e, la vicenda, potrebbe, in parte, essere legata al consumo di droga con cui l'arrestato si metteva in mostra anche sui suoi profili social.

Certo è che il 17enne ha impugnato un coltello da cucina, forse in stato di alterazione per avere assunto alcolici e droga, e ha colpito la ragazza con diversi fendenti per poi tentare di sbarazzarsi del corpo.

Una scena da film horror

È stata una scena da film horror quella che si è trovata davanti un testimone che ha notato un giovane trascinare per strada il carrello della spesa dal quale cadevano vistose gocce di sangue. Dopo la segnalazione fatta al centralino del 112 le forze dell'ordine sono giunte immediatamente scoprendo all'interno del carrello il corpo ormai senza vita della giovanissima vittima.Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma e gli agenti del commissariato Primavalle, che si trova a poca distanza dal luogo del ritrovamento del corpo, hanno seguito le tracce ematiche lasciate per strada e sono risaliti a una palazzina a pochi metri, in via Giuseppe Benedetto Dusmet, facendo concentrare i sospetti su un giovane, anch'egli minorenne, amico della vittima.

La polizia scientifica ha compiuto rilievi proprio all'interno dell'abitazione del giovane dove, secondo l'ipotesi investigativa, potrebbe essere avvenuto l'omicidio al termine di un litigio tra i due.

I primi riscontri

È stata uccisa con diverse coltellate in più parti del corpo Michelle. La ragazza, prima di morire avrebbe provato a reagire, ma la forza del coetaneo l'avrebbe sovrastata. Secondo quanto si apprende, inoltre, non ci sarebbe stato un atto sessuale tra lei e il suo carnefice. A chiarire il quadro ci penserà l'autopsia. Quando il 17enne è stato arrestato aveva ancora le scarpe sporche di sangue.

Lunedì interrogatorio 17enne dal gip

È previsto per lunedì l'interrogatorio di convalida dell'arresto, davanti al gip del tribunale per i Minorenni, del 17enne bloccato per l'omicidio di una coetanea a Primavalle, a Roma. Secondo una prima ricostruzione, la vittima, uccisa a coltellate, sarebbe stata colpita più volte e avrebbe tentato di difendersi dal suo aggressore. 

"Senza motivo ce l'hanno ammazzata, come un cane. Veniva questo amichetto, educato, a maniera, meglio degli italiani dice che era... era innamorato penso ma lei lo ha respinto perché ha il ragazzo dall'altra parte di Roma, che è disperato". Sconvolto, in lacrime, il padre di Michelle Causo sfoga la sua disperazione con le telecamere di 'Ore 14' su Raidue. Il ragazzo accusato di omicidio, racconta l'uomo, "Era un amico, mia moglie l'ha conosciuto, veniva spesso. Lei non era incinta, non stavano insieme. Ma dico io se una ragazzina ti respinge gli fai questo?". 

"Verso le 11 ha detto 'esco mezz'ora con gli amici poi torno per preparare il pranzo'. Noi poi l'abbiamo chiamata e squillava a vuoto, poi dopo l'una il telefono non squillava più", ricorda l'uomo. "Aveva il ragazzo da tanto - aggiunge il padre - quasi due anni. Un ragazzo d'oro, andava a scuola la mattina e lavorava il pomeriggio". L'altro coetaneo, ora accusato di omicidio, era solo un amico: "Dissi pure a mia figlia "quanto è carino sto ragazzo, quanto è educato". 

 
 

"... Me l'hanno massacrata. Me l'hanno massacrata. Voglio solo giustizia", grida la mamma di Michelle

Su TikTok video del ragazzo con sangue e droga

Video con musica rap su TikTok con soldi, sangue e droga. Foto a torso nudo e testi di canzoni. È questo il mondo social del 17enne, originario dello Sri Lanka ma nato a Roma. A chiamare la polizia era stata una persona che aveva notato il giovane con un carrello gocciolante di sangue girare per strada in via Stefano Borgia, dove poi è stato ritrovato il corpo senza vita di Michelle Maria Causo.

Il vescovo: "Violenza folle, nasce da degrado"

"L'omicidio di Michelle ci interpella come Chiesa e come società' civile. Non possiamo essere silenti perché quanto è avvenuto è assurdo, inconcepibile, puro scatenamento di una
folle violenza e sfrenata distruttività". Lo afferma in una nota il Vescovo Baldo Reina. "La ragione - sottolinea - va cercata nel persistente degrado della nostra civiltà in cui i giovani sono vittime sacrificali di un sistema alienante, incentrato sull'inaridimento della vita interiore e sulla insubordinazione rispetto alle regole della civile convivenza"



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