Michelle Maria Causo, 17 anni, uccisa a coltellate, chiusa in un sacco nero, trasportata in strada per un centinaio di metri dentro un carrello della spesa, fino a un muretto accanto ai bidoni della spazzatura.
L'ennesimo femminicidio irrompe in un pomeriggio estivo nel quartiere di Primavalle.
Questa volta però la donna uccisa è una ragazza, un adolescente, una giovanissima.
È un passante a dare l'allarme per primo, dopo aver notato le gocce di sangue che cadono dal sacco nero, con una chiamata al 112: "Ho visto quel ragazzo scendere con un carrello e un bustone nero dei rifiuti da cui cola del liquido - avrebbe detto agli operatori - si sente anche un odore forte".
È stato arrestato il 17enne fermato mercoledì sera a Primavalle per il femminicidio di Michelle Maria Causo. Il ragazzo, originario dello Sri Lanka, è stato sentito per tutta la notte in questura dalla polizia e dal pm a cui la Procura dei minori ha affidato l’inchiesta.
Il giovane, coetaneo della vittima, è accusato di aver accoltellato la ragazza, averla chiusa in un grosso sacco nero di plastica ed aver cercato di disfarsi del corpo trasportandolo in un carrello della spesa fino ai cassonetti di via Stefano Borgia. Smentita dagli inquirenti l’ipotesi che i due fossero sentimentalmente legati e che la vittima fosse incinta.
La vittima frequentava il liceo psicopedagico Vittorio Gassman. "Intelligente e tranquilla, la classica ragazza di periferia": così la descrivono gli amici, increduli per quanto accaduto.