Roma sfregiata dai rifiuti. Medici di famiglia "Rischio salute altissimo". Gualtieri chiede scusa e richiama alle responsabilità

di redazione 11/06/2023 ROMA
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A Roma “l’accumolo di rifiuti è un segnale di degrado che va corretto“. Così all’Adnkronos Salute Enrico Di Rosa, vice presidente della Siti, la Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica. “Quella dei rifiuti fuori dai cassonetti è una situazione precaria che in una Capitale non dovrebbe esserci, ma dobbiamo essere tranquilli che non ci sono problemi sanitari, non c’è una emergenza. Il contesto cittadino – spiega Di Rosa – ci pone a riparo da contaminazioni del terreno per i deposti di rifiuti organici. Ma la situazione va monitorata e risolta perché ci sono elementi potenziali di rischio: dagli odori molesti all’aumento di insetti, o di gabbiani e cinghiali”.

“Devo dire che l’Ama – conclude Di Rosa, che è anche direttore del Sisp-Servizio Igiene e sanità pubblica della Asl Roma 1 – a cui giriamo le segnalazioni che arrivano all’Asl, da un anno ci risponde e interviene. Un segnale di attenzione verso i cittadini”. Veramente ai cittadini e ai turisti questo non appare evidente.

Con il caldo che aumenta ogni giorno “c’è necessità di tenere alta l’attenzione e intervenire per rimuovere l’immondizia altrimenti torniamo a situazione di emergenza sanitaria che abbiamo sfiorato in passato”, dice all’Adnkronos Salute Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici-chirurghi e odontoiatri di Roma e provincia. “La situazione è a macchia di leopardo, ma è bene che ci si attrezzi per evitare che anche le zone pulite si trovino in difficoltà – aggiunge -. C’è anche un problema per il verde pubblico e per la manutenzione dei marciapiedi: erba alta e alberi non potati. I parchi e i giardini con erba altissima sono un ricettacolo di insetti e un rischio per i bambini, penso alle zecche”.

A fine maggio si è riunito per l’ultima volta il tavolo salute della Capitale. “Dove c’è il sindaco, il presidente della Regione, i presidenti degli Ordini delle professioni sanitarie, l’Iss, gli assessori competenti e i delegati del sindaco nelle Asl – ricorda Magi -. Il tema dei rifiuti non è stato affrontato ma è chiaro che insieme a quello della prevenzione sarà al centro del prossimo incontro”.

I rifiuti accumulati fuori dai cassonetti “non è niente di nuovo sotto il cielo di Roma, è un déjà vu a cui, purtroppo ci stiamo abituando e non dovrebbe. E a questa si aggiunge anche la questione dell’erba alta nelle aree verdi che con il caldo si seccherà e diventerà un pericolo per il rischio incendi. Direi che tra rifiuti e decoro urbano Roma non ha è bel biglietto da visita per il Giubileo”. Così all’Adnkronos Salute Pier Luigi Bartoletti, vice segretario nazionale vicario e segretario provinciale di Roma della Fimmg, Federazione italiana medici di famiglia. “E’ meglio una città pulita che sporca, l’umido non raccolto è un ricettacolo per insetti soprattutto per le zanzare che sono vettori di malattie – ricorda -. Ma attirano anche gabbiani e cinghiali, problema ancora presente in tante aree. C’è tempo per rimediare, spero si faccia il prima possibile”.

 

La situazione critica, spiega il Sindaco, sarebbe dovuta a intoppi nella gestione della manutenzione dei mezzi Ama che, non in condizioni di circolare e fare il loro lavoro, sono rimasti al deposito lasciando sguarniti interi quadranti della città: "L'azienda ha scoperto che c'erano irregolarità nel modo in cui era stata esternalizzata la manutenzione dei mezzi - ha denunciato Gualtieri - perché si pagava troppo per fare cose che si potevano fare internamente. L'azienda ha cambiato il processo e licenziato chi era responsabile di queste irregolarità".

Il meccanismo è stato modificato dal presidente di Ama Daniele Pace, ma bisognerà avere pazienza: "E' chiaro che, all'interno di un cambiamento di questa portata- continua Gualtieri - c'è stato un problema nella manutenzione dei mezzi e in alcuni quartieri non ce n'erano perché si stava facendo qualcosa che porterà miglioramenti: farà risparmiare soldi e lavorare meglio internamente l'azienda".

Il primo cittadino, però, rivendica il lavoro svolto finora: "L'agenzia indipendente che valuta i servizi pubblici - ricorda - ha certificato che nel primo trimestre di quest'anno il livello di pulizia è stato il più alto da quando esistono queste rilevazioni. E' ancora insufficiente rispetto a ciò che prevede il contratto di servizi ma in costante miglioramento". Miglioramento che Gualtieri promette diverrà la normalità entro la fine del suo mandato, quindi nel 2026: "Sicuramente risolveremo entro questo mandato - ha detto sempre in Rai - ma spero già col Giubileo. Mi sentirò tranquillo solo quando avremo raggiunto il nostro obiettivo - ha aggiunto - che richiede anni di lavoro. Ma siamo sulla strada giusta. Non solo perché abbiamo preso la decisione del termovalorizzatore ma anche perché la modernizzazione di Ama e la sua trasformazione in un'azienda efficiente sta proseguendo, a volte anche con scossoni e contraccolpi quando si cambiano cose consolidate". 

Gualtieri è poi ritornato sulla volontà di costruire l'impianto di combustione dei rifiuti a Santa Palomba. Più volte è sembrato che la scelta non venisse appoggiata al 100% dalla nuova segreteria nazionale guidata da Elly Schlein, ma su questo il primo cittadino ha giocato una carta a suo favore: ''Il Pd ha votato in parlamento e ha respinto la mozione del M5s contraria al termovalorizzatore a Roma - ha detto - . Al di là dei retroscena parlano i fatti. Il Pd è al mio fianco e mi sostiene. Ho tutto il sostegno necessario per continuare ad andare avanti ma sarei andato avanti comunque''.



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