Turchia. Lo sfidante di Erdogan, Kilicdaroglu punta a politiche anti migranti e anti curdi

di redazione 20/05/2023 ESTERI
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Il leader dell'opposizione turca, Kemal Kilicdaroglu, che nel ballottaggio del prossimo 28 maggio è chiamato a sfidare il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan, punta alla strategia anti-migranti per conquistare gli elettori di Sinan Ogan, nazionalista di ultradestra che al primo turno ha ottenuto 2,8 milioni di voti, pari al 5,2%. Ogan ha annunciato che oggi, dopo il faccia a faccia previsto con Kilicdaroglu, comunicherà quale dei due candidati avrà il proprio sostegno.

Ogan contro i curdi

Il politico ultranazionalista ha istanze fortemente anti-curde e anti-rifugiati e già nelle ore subito dopo il voto aveva affermato che avrebbe indirizzato i propri elettori verso lo schieramento che avrebbe estromesso dalla politica nazionale i curdi del Partito Democratico dei Popoli (Hdp).

Una promessa che si potrebbe rivelare catastrofica per Kilicdaroglu, che proprio da Hdp si è garantito un sostegno pari a un buon 10% di voti. Non potendo quindi sganciarsi dai curdi, il leader dell'opposizione ha accelerato con la retorica anti-migranti nel tentativo di convincere Ogan.

Kilicdaroglu è così tornato a promettere rimpatri e tolleranza zero nei confronti dei rifugiati del Paese che sono più di 4 milioni secondo dati ufficiali che il leader dell'opposizione però contesta, ritenendoli più del doppio.

"Caro Erdogan, non sei stato capace di controllare i confini e preservare l'onore di questo Paese. In questo Paese hai portato 10 milioni di rifugiati, hai venduto il diritto di voto a queste persone per guadagnare consenso rendendo rifugiati i tuoi stessi cittadini. Non appena prenderò il potere i rifugiati saranno mandati a casa. Siate consapevoli del fatto che se rivince (Erdogan ndr) arriveranno altri 10 milioni di rifugiati", ha affermato Kilicdaroglu.

In Turchia 3,7 milioni di rifugiati siriani

In Turchia vivono 3,7 milioni di rifugiati siriani, 200 mila dei quali hanno ottenuto la cittadinanza e 140 mila dei quali esercitano il diritto di voto.
Concetti ribaditi oggi dopo essere stati espressi dallo stesso Kilicdaroglu in un video condiviso ieri su Twitter.

"Coloro che amano questo Paese vadano a votare. Non possiamo abbandonare la nostra patria a questa mentalità che ha portato 10 milioni di irregolari tra noi. È arrivato il momento di mandarli fuori dal Paese, subito", ha affermato il leader dell'opposizione, che ha poi accusato il governo turco di "essere sotto il controllo della Russia". 



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