Seattle. Le scuole pubbliche fanno causa ai social media "Danneggiano i ragazzi"

di redazione 08/01/2023 SCIENZA E TECNOLOGIA
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Alcune scuole pubbliche di Seattle hanno intentato una nuova mega causa contro i giganti della tecnologia proprietari di TikTok, Instagram, Facebook, YouTube e Snapchat, accusandoli di essere responsabili dei danni alla salute mentale di milioni di ragazzi

I giganti dei social sono accusati di aver “sfruttato con successo i cervelli vulnerabili dei giovani, agganciando decine di milioni di studenti in tutto il Paese attraverso un circuito vizioso di risposte positive sui social media che porta all'uso eccessivo e all'abuso delle piattaforme. Peggio ancora”, prosegue il documento legale, “il contenuto che indirizzano ai giovani è troppo spesso dannoso e teso allo sfruttamento per interessi economici”. In sostanza, riassumendo quanto segue nelle 91 pagine che compongono la denuncia, le aziende sono portate davanti al giudice per aver “avvelenato i giovani” con una vera e propria dipendenza da social media, con il risultato che le scuole non possono adempiere correttamente alla propria missione educativa perché un numero sempre maggiore di studenti soffre di problematiche psicologiche legate o acuiti dall’utilizzo delle piattaforme per la socialità digitale. 

Nel documento, inoltre, si sottolinea che dal 2009 al 2019 c'è stato un aumento del 30% degli studenti delle scuole pubbliche della città che hanno rivelato di sentirsi "tristissimi o senza speranza quasi ogni giorno per due settimane o oltre di seguito". In particolare, le scuole accusano i social media di essere responsabili della maggiore diffusione di una serie di patologie tra le quali ansiadepressioneproblemi alimentari e cyberbullismo. Non solo: secondo la denuncia tutto questo rende più difficile per le scuole svolgere il loro lavoro di istruire gli studenti costringendole a chiedere il supporto di professionisti della salute mentale, sviluppare piani didattici alternativi e paralleli sugli effetti dei social media, nonché a formare gli insegnanti sul tema. In sostanza nella causa si chiede al tribunale di ordinare alle aziende big tech di risarcire i danni e di pagare per la prevenzione e le cure necessarie, causate dall'uso eccessivo e problematico dei social media

         

       



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