Maltempo in Europa. Belgio, Germania, Olanda alle prese con alluvioni record. 153 morti e centinaia di dispersi

di redazione 17/07/2021 AMBIENTE
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Si aggrava il bilancio delle vittime del maltempo che sta devastando in questi giorni Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Svizzera. Il Paese più colpito è la Germania dove il numero delle persone morte a causa delle alluvioni è salito a 133. In totale i morti in Europa sono 153. Lo riferiscono fonti ufficiali tedesche. La polizia di Coblenza ha fatto sapere che "secondo le ultime informazioni disponibili 90 persone hanno perso la vita" nella regione della Renania-Palatinato, una delle più colpite.

A queste si aggiungono le 43 vittime nella Renania Settentrionale-Westfalia e le 24 - secondo quanto riferito dalle autorità - persone morte in Belgio. E' impossibile, però, al momento stabilire la sorte dei dispersi in quanto le linee telefoniche sono saltate in molte delle zone interessate. Se molte persone sarebbero semplicemente isolate dal blackout, ci sono timori molto concreti per la sorte di alcune decine di residenti del cantone di Bad Neuenahr-Ahrweiler, nella Renania Palatinato, gravemente colpito. Il villaggio renano di Schuld, con una popolazione di 700 abitanti, è stato quasi del tutto distrutto. L'esercito ha dispiegato oltre 850 soldati, ma il loro numero sarà aumentato, e il ministero della Difesa ha attivato "l'allarme militare per disastro". Ursula von der Leyen e De Croo attesi in zone alluvionate Il primo ministro belga, Alexander De Croo, e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si trovano a Rochefort e Pepinster, due delle località più colpite dall'alluvione che ha causato la morte di almeno 24 persone nel Paese. Lo riferisce il governo belga. De Croo e Von der Leyen incontreranno i cittadini, i soccorritori e i rappresentanti delle autorità locali. Nel pomeriggio De Croo si recherà poi a Eupen, nell'area germanofona del Belgio, e a Maaseik, nella regione fiamminga. La situazione meteorologica, dopo le ingenti precipitazioni registrate ancora ieri, ha nel frattempo cominciato a migliorare. Il cielo ha iniziato a schiarirsi e il livello dei corsi d'acqua sta scendendo.

  "La situazione resta critica - ha sottolineato il primo ministro belga - Siamo tutti toccati da quello che è successo e martedì 20 luglio sarà dichiarata una giornata di lutto nazionale". De Croo ha poi sottolineato che "la priorità è il salvataggio delle persone".   "Temo che vedremo la piena portata di questa tragedia solo nei prossimi giorni". Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel da Washington. Il governo "non vi lascerà soli in questo momento difficile e terribile", ha aggiunto assicurando aiuti per i soccorsi e la ricostruzione. Anche il Presidente Frank-Walter Steinmeier si è detto "sconvolto" dalla devastazione e ha promesso che nessuno sarà abbandonato: "Nell'ora del bisogno, il nostro Paese è unito", mostreremo "solidarietà a coloro cui gli allagamenti hanno tolto tutto". Il Presidente è atteso oggi nella regione di Rhein-Erft, nel Nord Reno Vestfalia. Belgio, il numero dei morti sale a 24. Vigili del fuoco italiani salvano 40 persone Un secondo cadavere è stato trovato senza vita ad Angleur, il bilancio provvisorio delle vittime in Belgio sale ad almeno 24 morti. Lo riferiscono le autorità belghe. Oltre 41mila persone prive di elettricità nel sud del paese. Nella città di Verviers è stato imposto il coprifuoco per evitare saccheggi. I residenti di Liegi sono stati esortati a lasciare le case o, se impossibilitati, a trasferirsi al piano superiore. Preoccupano le condizioni di una diga nella città di Maaseik, nella provincia di Limburg, dove sei comuni sono stati evacuati.

Il sindaco, Johan Tollenaere, ha avvertito su Facebook che c'e' un "rischio concreto" che la struttura ceda. Rischio cedimento diga a confine con Olanda Nella notte sono iniziate le operazioni per l'evacuazione dei 700 abitanti del paesino tedesco di Ophoven, dopo che una diga sul fiume Rur, nel distretto di Heinsberg, ha dato segni di cedimento. Il comune, che si trova vicino al confine con l'Olanda, questa mattina ha diramato un comunicato in cui si precisa che la situazione rimane grave. Non è chiaro quanto esteso sia il cedimento della diga sul fiume che dalla Germania fluisce in Olanda e in Belgio. Il sindaco di Wassenberg, Marcel Maurer, (a cui fa capo Ophoven) ha ipotizzato che la chiusura delle paratoie sul lato olandese della diga possa aver causato un innalzamento delle acque. Nessun problema è stato comunque registrato nella notte e i livelli dell'acqua rimangono stabili. Le autorità hanno avvertito i residenti dei due altri distretti della zona che potrebbero essere anche loro evacuati. Olanda. Rutte: "Ondata maltempo sicuramente conseguenza cambiamenti climatici" "La forte ondata di maltempo nel nord Europa che ha provocato almeno 133 morti nella sola Germania è "senz'altro" una conseguenza dei cambiamenti climatici: lo ha detto il premier olandese Mark Rutte conversando con i cronisti a margine di una visita nella provincia di Limburgo, dove una diga ha ceduto lungo il canale di Juliana, vicino a Meersen. "Non voglio fare dichiarazioni affrettate, ma sta succedendo veramente qualcosa, diciamolo chiaramente", ha affermato Rutte. 

Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni nel Sud dei Paesi Bassi, dove si teme un'esondazione della Mosa. In particolare, Sono circa 550 le famiglie evacuate in Olanda nella sola cittadina olandese di Roermond, nella provincia del Limburgo. Nelle ultime ore sono stati evacuati anche due distretti di Maastricht. Circa 350 persone sono ospitate momentaneamente nei palazzetti dello sport. Il re Guglielmo Alessandro e la regina Maxima hanno visitato la città di Valkenburg, nel Limburgo, investita da forti inondazioni. Il premier olandese, Mark Rutte, ha convocato una riunione d'emergenza del governo prima di recarsi nella provincia di Limburgo. E' stato completamente evacuato, in previsione di possibili inondazioni, l'ospedale Vie Curi, situato sulle rive della Mosa a Venlo. I circa 140 pazienti vengono trasferiti in altri ospedali in queste ore, mentre quelli del pronto soccorso saranno indirizzati ad altri ospedali. L'ospedale di Venlo rimarrà chiuso almeno fino a lunedì. Aiuti al Belgio da Italia, Francia e Austria "Il Belgio ha chiesto l'attivazione del meccanismo di Protezione civile e su questa richiesta tre paesi hanno già offerto sostegno, la Francia, l'Austria e l'Italia, con una equipe" di salvataggio con "personale e mezzi tra cui un elicottero".

Lo ha annunciato Stefan de Keersmaecker, uno dei portavoci della Commissione europea, precisando che si stanno studiando altri tipi di sostegno da parte di altri paesi membri. "Siamo pronti ad aiutare tutti i paesi colpiti", aggiunge la stessa Commissione europea su Twitter. Oltre 150 soccorritori provenienti da Italia, Austria e Francia si trovano in Belgio per aiutate le autorità del Paese. De Keersmaecker durante il briefing quotidiano con la stampa ha precisato che i tre Paesi che hanno risposto all'appello hanno messo a disposizione anche imbarcazioni ed elicotteri necessari per le operazioni di salvataggio in condizioni estreme. 



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