Di Battista e i 5 Stelle. Lo scontro per la leadership e la strategia politica. Intanto secondo il quotidiano spagnolo ABC Maduro avrebbe finanziato il movimento nel 2010 con 3,5 milioni. Casaleggio "Fake news, procederemo a querele"

di redazione 15/06/2020 POLITICA
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Dal Mes al più politicamente accettabile Recovery Fund, in Italia nei prossimi mesi potrebbero arrivare molti miliardi per il post-covid.

Tanti soldi, sufficienti anche a realizzare un programma elettorale. Il tempismo di Alessandro Di Battista con il suo ritorno in Tv da Lucia Annunziata su Rai Tre in cui annuncia: "Chiedo il prima possibile un congresso del Movimento 5 stelle in cui tutte le anime del Movimento possano dire la loro per costruire un'agenda politica. Così vedremo chi vince" può essere spiegato anche così. Immediatamente rimontano vecchi sospetti e si riaprono vecchie ferite che si riassumono nel timore di una spallata del movimentista Dibba alla attuale classe dirigente, gli eletti, dei cinque stelle. I governisti. Con loro verrebbero abbattuti a spallate inevitabilmente anche il governo Conte e l'alleanza con il PD. Se Conte avesse davvero in animo di prendersi i 5 Stelle, ha poi aggiunto Di Battista, "si deve iscrivere a M5S e al prossimo Congresso porti la sua linea".

Certo, Di Battista giura di non voler "picconare" il presidente del Consiglio verso cui nutre "fiducia". Parole che sono accolte con ironia dalle parti del Pd: "Quindi, Di Battista ha detto a Conte 'stai sereno'...", è il commento laconico di Andrea Orlando che ricorda lo 'stai sereno' riservato da Renzi a Letta.  Il 'Congresso' evocato da Di Battista è troppo per il fondatore del Movimento. La risposta di Grillo non si è fatta attendere: "Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto...ma ecco l'assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film 'Il giorno della marmotta'". Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto...ma ecco l'assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film "Il giorno della marmotta".

— Beppe Grillo (@beppe_grillo) June                     14, 2020 Il tweet di Beppe Grillo? "Letto. Evidentemente siamo in dissenso" controreplica Di Battista e via social scrive: "Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d'accordo. Lo si dica chiaramente spiegando il perché".

L'intervento di Grillo ha come primo risultato quello di rassicurare Conte e il governo, 'Dibba' però ha dato il via alla sua candidatura a capo del movimento e costringe tutti gli altri ad inseguirlo. La spaccatura nel M5S sembra a un passo. Tocca a Di Maio, e le sue prime parole sono totalmente in linea con quelle di Grillo: «Conte è decisivo per il Movimento». 

 

LA NOTIZIA RIMBALZATA DALLA SPAGNA SUI FINANZIAMENTI AL MOVIMENTO DA PARTE DI MADURO

Nicolás Maduro avrebbe finanziato nel 2010 il Movimento Cinquestelle: lo afferma il quotidiano spagnolo Abc citando un documento classificato dell'intelligence venezuelana, di cui pubblica una foto.
    Secondo il giornale, l'attuale presidente del Venezuela, allora ministro degli Esteri di Chavez, avrebbe spedito una valigetta con 3,5 milioni di euro al consolato venezuelano a Milano indirizzati a Gianroberto Casaleggio per finanziare segretamente il movimento fondato nel 2009 da Beppe Grillo.

Secondo Abc, quotidiano spagnolo di indirizzo conservatore, il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino, fece da intermediario per la transazione finale a Casaleggio, che avvenne in contanti. Il documento indica il cofondatore e ideologo del Movimento Cinquestelle, morto nel 2016, come "promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana". I 3,5 milioni di euro - aggiunge il quotidiano citando il documento dell'intelligence, allora guidata da Hugo Carvajal - furono inviati "in modo sicuro e segreto attraverso valigia diplomatica". La valigetta creò anche un problema interno alla diplomazia venezuelana, rivela il giornale, perchè era stata trovata dall'addetto militare che ne aveva informato Carvajal. Questi lo avrebbe tranquillizzato con un dispaccio in cui affermava: "Sono state impartite istruzioni verbali al nostro funzionario in Italia per non continuare a riferire sulla questione, che potrebbe diventare un problema diplomatico" tra Italia e Venezuela. Carvajal è latitante dal novembre scorso dopo l'approvazione della sua estradizione negli Stati Uniti, dove è accusato di narcotraffico e vendita di armi ai guerriglieri delle Farc colombiane. La Spagna, dove si era rifugiato - rimarca il quotidiano -, non era riuscita a impedire la sua fuga. La somma destinata al Movimento Cinquestelle sarebbe stata attinta da fondi riservati amministrati dall'allora ministro dell'Interno (oggi al dicastero dell'Economia), Tareck el Aissami, che era, ed è, considerato uomo di fiducia di Nicolas Maduro. Aissami - ricorda il quotidiano - è stato oggetto di sanzioni da parte delle autorità statunitensi per reati legati al narcotraffico e al riciclaggio di denaro. Le stesse autorità che pochi mesi dopo adottarono sanzioni economiche contro Maduro accusandolo, subito dopo le elezioni che gli Usa considerano illegittime, "un dittatore che ignora la volontà del popolo". Abc afferma di avere contattato i diretti interessati alla vicenda, compresi l'attuale leader dell'M5E, Vito Crimi, il suo ex capo politico, Luigi Di Maio, il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino e lo stesso Grillo, ma che "nessuno di loro ha risposto alle domande".

"Se fossero confermate le rivelazioni del quotidiano spagnolo Abc, secondo cui il governo venezuelano guidato da Chavez, e con Maduro ministro degli Esteri, avrebbe finanziato con 3 milioni e mezzo di euro il Movimento 5 Stelle, saremmo di fronte a un fatto gravissimo". Lo afferma Sandro Gozi, deputato europeo di Renew Europe. "Secondo il giornale spagnolo, nel luglio 2010 il regime venezuelano avrebbe inviato una valigetta con i contanti al consolato di Milano, da consegnare a Gianroberto Casaleggio, in quanto "promotore - si legge nel documento ufficiale dell'intelligence venezuelana riportato da ABC - di un movimento di sinistra, rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana", prosegue Gozi secondo il quale "è opportuno che il Movimento 5 Stelle smentisca al più presto questa vicenda che, se fosse confermata, metterebbe in imbarazzo non solo il loro partito ma l'intero governo italiano".

LA SMENTITA

A replicare è il figlio del fondatore del M5s perché è proprio il nome di suo padre quello contenuto nel dossier dei servizi di Caracas. Secondo la ricostruzione di Abc è stato il console della sede diplomatica del Venezuela a Milano, Gian Carlo di Martino, ad aver fatto da intermediario fino a che il “destinatario finale, Gianroberto Casaleggio, ha ricevuto il denaro in contanti“. Il documento degli 007 venezuelani fa riferimento a Casaleggio come “promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario ed anticapitalista nella Repubblica italiana”. Il quotidiano spagnolo tratteggia Casaleggio come il co-fondatore del Movimento 5 stelle insieme al “comico e attore Beppe Grillo“. Dopo aver ricordato che è “morto nel 2016” lo definisce un “informatico” e “l’ideologo dell’M5s”.” Casaleggio, Grillo e i loro seguaci – continua Abc – costituirono una corrente rivoluzionaria di ispirazione ecologica, antimperialista ed europeista. I suoi leader hanno sempre condannato l’essere inquadrati nella divisione dicotomica della politica tradizionale tra sinistra e destra. Si definiscono una libera associazione di cittadini”. Quindi il giornale iberico ricorda che “dallo scorso settembre, il governo italiano della coalizione è stato guidato da Giuseppe Conte , su proposta dell’M5s. Fino a dieci dei 22 membri del Consiglio dei ministri sono associati all’M5s, incluso il capo degli affari esteri, Luigi Di Maio. Questo è stato il capo politico dell’M5E fino allo scorso gennaio, il mese in cui Vito Crimi è subentrato”.


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