Esquilino. Mattarella a sorpresa nella scuola elementare. "Esempio di convivenza"

di redazione 06/02/2020 ROMA
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"La nostra scuola multietnica? Un simbolo di pace e di convivenza, in questi tempi". A parlare, a margine della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'istituto comprensivo Daniele Manin all'Esquilino (via dell'Olmata), è la dirigente scolastica Manuela Manferlotti. "Il presidente è arrivato intorno alle 9.30 ed è stato appena un quarto d'ora - prosegue la preside - Una visita informale che però è stata significativa e che ha portato gioia ai nostri studenti della scuola dell'infanzia, delle elementari e delle medie. Tutti sapevano chi fosse Mattarella: ha stretto le mani ai bambini di alcune classi", dice ancora.

A quelli più piccoli, che stavano facendo una lezione sulla pace, il presidente della Repubblica ha detto  "Amicizia e pace sono fondamentali e voi lo sapete. Auguri ragazzi". Altri studiavano Gulliver, mentre in corridoio i ragazzi delle medie, sventolando fazzoletti tricolori, hanno intonato l'inno d'Italia. "Gli alunni erano visibilmente felici ed emozionati, spero che questi minuti rimangano a lungo nei loro ricordi", ancora Manferlotti, commossa per la visita di Sergio Mattarella. La scuola è nel cuore dell'Esquilino, la
Chinatown romana. A destra la silhouette imponente di Santa Maria Maggiore, di fronte una caserma della Guardia di finanza, in mezzo questa scuola - materna, elementari e medie - frequentata da poco meno di 800 alunni dai 3 ai 14 anni. Il 45% sono immigrati, "molti di seconda e terza generazione. Cinesi certo, ma anche indiani, bengalesi e di altre nazionalità", sottolinea la preside


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