Tasse. Gli italiani tartassati. Pagano 33 miliardi in più rispetto alla media europea

di redazione 04/08/2019 ECONOMIA E WELFARE
img

Nel 2018 gli italiani hanno pagato 33,4 miliardi di euro di tasse in più rispetto all'ammontare complessivo medio versato dai cittadini dell'Unione Europea. Si tratta di un differenziale che 'pesa' quasi 2 punti di Pil. In termini pro capite, invece, abbiamo corrisposto al fisco 552 euro in più rispetto alla media dei cittadini europei. A dirlo è l'Ufficio studi della Cgia.

Una vera e propria batosta che, ogni anno, si abbatte sulle finanze delle famiglie e delle imprese italiane, costrette a fare i conti con un fisco sempre più onnipresente. Una situazione ai limiti della tollerabilità e che, secondo il coordinatore dell’Ufficio studi CGIA Paolo Zabeo, ha bisogno di una scossa immediata. Con le prossime manovre economiche e fiscali, spiega Zabeo, è necessario intervenire sulla spesa pubblica improduttiva, in modo che sia possibile ridurre di 3 o 4 punti percentuali la pressione fiscale su famiglie e imprese.

Il maggior prelievo fiscale, infatti, priva le famiglie e imprese di risorse economiche che potrebbero altrimenti immettere nell’economia reale. In questo modo ne risente fortemente la domanda interna e, di riflesso, la capacità di fare investimenti da parte di professionisti e aziende. Non solo: la tassazione troppo elevata non solo impoverisce il comparto produttivo italiano, ma rappresenta un ostacolo insormontabile per tutti coloro che vorrebbero fare impresa, ma rinunciano ancora prima di iniziare

E se qualcuno pensa che la flat tax estesa anche ai lavoratori subordinati possa essere la “soluzione a tutti i mali” si sbaglia di grosso. Come afferma Zabeo, se le previsioni effettuate da più parti dovessero rivelarsi esatte, gran parte dei contribuenti italiani ha già un’aliquota fiscale inferiore al 15%. Allo stesso modo, l’aumento dell’IVA per finanziare il taglio dell’IRPEF non otterrebbe i risultati sperati: finirebbe con il deprimere ancor di più la spesa interna e a pagarne le conseguenze sarebbero sia le famiglie, sia le PMI e gli artigiani.


Tags:




Ti potrebbero interessare

Speciali