Biotestamento. L'ostruzionismo in Parlamento dei centristi e la legge, forse, in autunno. I Diritti civili come merce di scambio elettorale

di redazione 25/07/2017 POLITICA
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C'è anche il biotestamento tra i provvedimenti che rischiano di non tagliare il traguardo perché eccessivamente divisivi. E sono ormai ridotte al lumicino le speranze di un'approvazione prima della pausa estiva, che scatterà dal 4 agosto, visto che ci sono altri provvedimenti in calendario e tra questi il Ddl concorrenza, eternamente rinviato.

La commissione Igiene e sanità, del resto, non ha ancora concluso la discussione generale e deve cominciare l'esame degli oltre 3mila emendamenti presentati, la metà dei quali da Alternativa popolare

Soddisfazione da parte di Maurizio Sacconi (Energie per l'Italia): «Grazie all'iniziativa di molti parlamentari e di parti della stessa maggioranza, le tre leggi divisive, Codice antimafia, biotestamento e ius soli, non arriveranno ad approvazione nei termini ipotizzati» ha detto.

La previsione, di Sacconi, come spiega il Sole 24 Ore, allude ai tempi effettivi di lavoro a disposizione dei parlamentari. Se le elezioni saranno ad aprile e le Camere saranno sciolte entro metà febbraio, tolte le vacanze estive, quelle natalizie e la sessione di bilancio, restano circa 45 giorni reali. Neanche un mese e mezzo in cui l'Aula dovrà smaltire la nuova legge elettorale e i decreti che verranno. La finestra utile si riduce a una ventina di giorni, da condividere con cittadinanza e Codice antimafia. Difficile che vedano la luce entro la fine della legislatura.

 "Una legge tradita", accusa l'associazione Coscioni che da anni si batte in prima fila per i diritti civili. Un'attesa infinita per le migliaia di italiani che aspettano da anni di poter decidere sul fine della loro vita, della loro esistenza, su come andarsene senza soffrire, quali cure rifiutare. E soprattutto avere la certezza che le loro volontà saranno rispettare quando non avranno parole per dirlo. Questo garantiva la legge sul biotestamento.

Le norme, passate alla Camera poco dopo la morte di Dj Fabo che tante polemiche e partecipazione aveva provocato, sarebbero dovute andare oggi in Senato Così non è, così non sarà: è stato deciso il rinvio a settembre.

Ci sono tremila emendamenti, esponenti di Ap e Forza Italia si sono iscritti numerosi a parlare. Se manca la volontà politica non si può fare nulla. Rischia di andare tutto a settembre" dice la presidente della commissione sanità in Senato Emilia De Biasi, Pd, che aveva programmato anche sedute notturne per velocizzare l'esame.

 

Adesso il nuovo stop, il rinvio a settembre. Come gli esami di una volta. Col timore di una bocciatura vista la crisi politica sempre ventilata, gli annunci di nuove elezioni che si rincorrono.
 
E cosi se l'associazione Coscioni si appella ai capigruppo chiedendo di impegnarsi perche "ad un anno dalla morte di Max Fanelli, a otto anni da quella di Eluana Englaro, a 11 da quella di Piergiorgio Welby, è giunto il momento che anche  l'Italia - ultima in Europa - riconosca il diritto di ogni persona a decidere in autonomia sul proprio corpo, sulla propria vita e sul proprio fine vita".

Nel frattempo, sul sito della campagna Eutanasia Legale hanno attivato un sistema che dà la possibilità ad ogni cittadino di contattare il proprio parlamentare chiedendo spiegazioni su ciò che sta succedendo a Palazzo Montecitorio.
 
Hanno già risposto il senastore Ichino ("L'approveremo prima della fine della legislatura. Promesso"), la sen. Puppato: ("Condivido pienamente l'appello e per quanto nelle mie possibilità farò di tutto per fare in modo che la legge sia approvata") e la senatrice. Cirinnà con l'impegno di approvare la legge senza ulteriori modifiche.
 

 


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