Roma, timbrava il cartellino poi andava al centro scommesse

di Redazione 08/01/2016 ROMA
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Invece di lavorare andava a giocare al centro scommesse sportive della zona. Un'altra impiegata si recava al negozio di frutta del marito. Sono solo alcuni dei casi scoperti dai Carabinieri del Nucleo Operativo Roma Eur durante l'indagine chiamata "Museum", avviata a febbraio 2015 e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

9 dipendenti del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma sono stati sospesi perché sistematicamente, dopo aver marcato la presenza nei rilevatori di badge, si allontanavano dal posto di lavoro oppure timbravano per altri colleghi che arrivavano in ritardo o non si presentavano affatto.

I Carabinieri hanno accertato le truffe perpetrate dagli impiegati del museo attraverso riprese video e pedinamenti. 

Per i nove indagati le accuse sono, a vario titolo, quelle di falsità materiale e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa ai danni dello Stato, false attestazioni e certificazioni.


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