Omicidio di Giulia Cecchettin. Turetta a breve estradato dalla Germania. Indagine interna sul mancato intervento dei carabinieri dopo la prima chiamata di emergenza.

di redazione 24/11/2023 TUTTI
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Nella serata di sabato 11 novembre, data della scomparsa e del femminicidio della 22enne Giulia Cecchettin, non ci fu alcun intervento dei Carabinieri dopo la segnalazione di un residente di Vigonovo che aveva allertato il 112 per segnalare la lite in corso tra la studentessa e Filippo Turetta, l'ex fidanzato arrestato ad Halle per l'omicidio.


Secondo quanto reso noto, infatti, il testimone aveva raccontato di aver sentito Giulia chiedere aiuto in un parcheggio poco lontano dalla sua abitazione. La ragazza, che era stata aggredita prima a coltellate e poi a calci dall'ex fidanzato Turetta, aveva chiesto al 22enne di lasciarla andare. "Mi stai facendo male" aveva urlato prima di essere trascinata nuovamente in macchina dal giovane che poi era ripartito alla volta di Fossò.

La prima chiamata al 112 a Vigonovo
Il vicino di casa, uscito a fumare una sigaretta sul terrazzino, aveva sentito le urla e aveva allertato le forze dell'ordine intorno alle 23.18. Al 112, aveva riferito di aver sentito una donna chiedere aiuto e di aver visto un uomo calciare una figura a terra. 


Al numero per le emergenze aveva inoltre detto di non essere riuscito a prendere la targa dell'auto perché l'uomo si era allontanato in fretta portando con sé la ragazza. L'indagine è però scattata solo nella giornata di domenica, dopo la denuncia di scomparsa presentata dal papà di Giulia Cecchettin. Nella serata di sabato, invece, non ci sarebbe stato alcun intervento del 112 sul posto dove la 22enne è stata aggredita prima di sparire.

"Quella sera – ha spiegato il testimone alla trasmissione Chi l'ha visto? – ho sentito le urla di una donna e ho avuto paura. Ho chiamato i carabinieri al 112″. In quel momento, l'uomo non sapeva che la richiesta di aiuto era proprio quella della studentessa 22enne, ma ha temuto che potesse trattarsi di lei solo il giorno dopo, quando ha saputo della denuncia di scomparsa per i due ex fidanzati. A quel punto, il vicino di casa ha contattato telefonicamente il padre della ragazza per raccontargli quanto sentito.

La replica dei carabinieri sulle telefonate ricevute

La telefonata arrivata al 112 "parlava di una lite tra due persone che erano già risalite in auto e si erano allontanate" con il testimone che "non era riuscito ad annotare la targa". È la replica che fonti dei Carabinieri danno riguardo alla telefonata al numero di emergenza da parte del vicino di casa di Giulia Cecchettin, che aveva sentito due persone litigare.

Le fonti sottolineano anche che a quell'ora di sabato "c'erano altri interventi in atto da parte delle pattuglie", che al momento non ci sono fascicoli aperti in procura relativi alla telefonata e che non esisterebbe una seconda telefonata al 112 arrivata da un vigilantes, telefonata di cui invece si è parlato oggi.

La telefonata del vicino della studentessa uccisa, precisano sempre fonti dell'Arma, è arrivata alla centrale operativa di Padova e da questa girata a quella della compagnia di Chioggia. Una segnalazione che è stata riferita all'autorità giudiziaria soltanto il giorno dopo, domenica 12 novembre, non appena si è avuta la notizia della scomparsa dei due ragazzi.


"Con riferimento alle notizie apparse sugli organi d’informazione relative ai fatti di Venezia – è quanto si legge nel comunicato diffuso in serata dall'Arma – si precisa che presso l’utenza 112 è giunta una sola telefonata da parte di un cittadino di Vigonovo che ha riferito di un’accesa lite tra una coppia di giovani con un’aggressione fisica ai danni della ragazza, a cui ha assistito dal balcone della propria abitazione. Si esclude categoricamente che siano pervenute sull’utenza 112 ulteriori segnalazioni inerenti ai fatti in questione ed è destituita di ogni fondamento la notizia di un fascicolo/indagine della Procura della Repubblica di Venezia in merito alla telefonata del cittadino di Vigonovo. Quest’ultimo non era stato comunque in grado di indicare il numero di targa dell’autovettura e concludeva la telefonata segnalando che la coppia era risalita a bordo della stessa e si era appena allontanata. Il contenuto della telefonata, corredato di registrazione audio, è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria non appena appresa la notizia della scomparsa della ragazza, essendo risultata, a quel punto, collegata alla vicenda. Nel mentre l’operatore della Centrale riceveva la segnalazione di cui sopra, perveniva una ulteriore richiesta di intervento per una rissa all’interno di un bar, in relazione alla quale disponeva l’invio sul posto di un’autoradio in servizio di pronto intervento. Nelle stesse circostanze di tempo, l’altra autoradio disponibile era stata già impegnata per una lite occorsa a seguito di un incidente stradale".

Il comunicato dei Carabinieri quindi si chiude: "Saranno comunque avviati a cura dell’Arma tutti gli approfondimenti necessari per verificare la correttezza delle procedure operative seguite".

 

 

Filippo Turetta arriverà sabato a Venezia, a Halle si organizzano i dettagli del viaggio

 

Caso Cecchettin: Turetta avrebbe fatto un sopralluogo a Fossò prima dell'omicidio

Filippo Turetta, il 22enne accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, potrebbe aver effettuato un sopralluogo a Fossò (Venezia) dove avrebbe avuto luogo la seconda aggressione, poi rivelatasi mortale, per la giovane studentessa veneta. È quanto risulta dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo scorso 20 novembre dal Gip Benedetta Vitolo.

Alle 17:11 dell'11 novembre la Fiat Punto di Turetta, infatti, è stata rilevata mentre transitava attraverso il varco ovest da Vigonovo verso Fossò. Alle 17:14 l'auto ha transitato attraverso il varco est in uscita da via Castellaro di Fossò. Secondo quanto riferito dal padre di Giulia, Gino Cecchettin, la figlia quel giorno era uscita di casa tra le 17:30 e le 18 - in compagnia, appunto di Turetta - per andare al centro commerciale  di Marghera.

 

 
16:22 23 Novembre

Giulia, l'omaggio del Senato. In aula anche Giorgia Meloni

 
 

Giulia: la telefonata del testimone sarà acquisita dalla procura

Verrà acquisita dalla Procura della repubblica di Venezia la registrazione della chiamata del testimone che, la sera dell'11 novembre scorso, chiamò il 112 per segnalare una lite nel parcheggio di Vigonovo (Venezia), che poi si è rivelata essere la prima aggressione di Filippo Turetta a Giulia Cecchettin. Il giorno successivo il padre aveva presentato denuncia di scomparsa alla tenenza di Vigonovo. Dopo la segnalazione è stato appurato che nessuna pattuglia raggiunse il luogo della lite. 
 

 

Turetta, il Comune di Vigonovo parte civile nel processo. Borsa di studio e una piazza intitolate a Giulia

Il Comune di Vigonovo, in provincia di Venezia, si costituirà parte civile nel processo contro Filippo Turetta, l'ex fidanzato di Giulia Cecchettin arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. Lo annuncia all'Adnkronos il sindaco Luca Martello.

La 22enne studentessa uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, non sarà dimenticata da Vigonovo, il comune veneto in cui viveva, assicura il primo cittadino: "Le nostre borse di studio saranno dedicate a lei, studentessa modello, e stiamo ragionando sull'ipotesi di avere una piazza a suo nome. Ci stiamo muovendo con i piedi di piombo per evitare iniziative che possano non trovare d'accordo papà Gino e la sua famiglia, ma sono certa che Giulia non sarà dimenticata da questa amministrazione né dalle prossime".

 
12:35 23 Novembre

Giulia: i funerali si celebreranno nella Basilica di Santa Giustina a Padova

funerali di Giulia Cecchettin si svolgeranno nella Basilica di Santa Giustina a Padova. Sarà una delle più grandi chiese al mondo a ospitare le esequie della ragazza per il cui omicidio è accusato l'ex fidanzato Filippo Turetta. La data non è ancora stata fissata perchè bisognerà attendere l'autopsia prevista per l'uno dicembre. Una volta terminata la messa celebrata dal vescovo monsignor Claudio Cipolla, il corteo funebre si sposterà nella parrocchia di Saonara dove la comunità locale potrà dare un ultimo saluto a Giulia. 

 
12:29 23 Novembre

Filippo Turetta sarà a Venezia sabato mattina

Filippo Turetta verrà consegnato alle autorità italiane sabato 25 novembre, e arriverà a Venezia. Lo ha riferito il legale del giovane, Giovanni Caruso. Un aereo dell'Aeronautica militare partirà alle ore 8.00 da Roma, e arriverà alle 10.00 a Francoforte per prelevare Turetta. La partenza dallo scalo tedesco è prevista per le 10.45, con destinazione Venezia. 
 

 
10:44 23 Novembre

I funerali di Giulia spostati a Santa Giustina a Padova

Si svolgeranno nella Basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle a Padova, i funerali di Giulia Cecchettin, la cui data non è ancora stata fissata.   La decisione è stata presa ieri, in accordo tra la Diocesi padovana, la famiglia di Giulia, la parrocchia e l'amministrazione comunale di Saonara (Padova), dove inizialmente era stata decisa la celebrazione.   Lo spostamento di sede - si è appreso dal fonti della chiesa padovana - è stato deciso perché per le esequie si prevede un grande afflusso di persone, e la situazione logistica, sia a Saonara che a Vigonovo, potrebbe non garantire la sicurezza e la partecipazione.   

 
06:11 23 Novembre

Venerdì Turetta in Italia, poi l'interrogatorio di garanzia davanti a magistrati e difesa

Ore decisive per l'omicidio di Vigonovo. Mentre all'Interpol ferve l'organizzazione per il rimpatrio di Filippo Turetta in Italia e la difesa del presunto killer di Giulia Cecchettin annuncia 'battaglia' in tribunale con una perizia psichiatrica, per la procura di Venezia si profila l'aggravante della crudeltà, che potrebbe costargli l'ergastolo. La giornata è stata piena di colpi di scena, riguardo al delitto dove è rimasta vittima la studentessa 22enne Giulia Cecchettin, uccisa con almeno 27 coltellate, dal suo ex fidanzato e ritrovata cadavere sabato scorso in un crepaccio sulle sponde del lago di Bracis. Tra conferme e smentite sembra ormai certo che il rientro nel nostro Paese di Turetta, fermato in Germania dalla polizia tedesca dopo una fuga in macchina durata otto giorni, avverrà venerdì in giornata con un volo militare a bordo del quale ci sarà l'aliquota dell'Arma dei Carabinieri dello 'Scip', il Servizio di cooperazione internazionale di Polizia di cui fa parte anche la polizia di Stato, la guardia di Finanza e la polizia Penitenziaria. Ancora non è stato reso noto l'aeroporto dove atterrerà l'aereo e se si tratterà di un aeroporto civile o militare di Roma o del nord Italia. Lungo il tragitto, verranno predisposti servizi di ordine pubblico per evitare azioni dimostrative nei confronti di Turetta. Una volta che l'indagato sarà in territorio italiano, gli verrà notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Venezia e a distanza di 48 ore dalla notifica, verrà sottoposto all'interrogatorio di garanzia davanti ai magistrati italiani e alla difesa. La procedura straordinaria del rimpatrio dopo l'estradizione, con un volo militare anziché di linea con altri passeggeri, si è resa necessaria per ragioni d'opportunità, per il clamore che la vicenda ha avuto. L'autopsia di Giulia Cecchettin, se le operazioni di rimpatrio di Filippo avverranno nei tempi previsti, sarebbe fissata per il 1° dicembre. La procura di Venezia non ha ancora nominato il consulente medico legale che effettuerà l'esame autoptico, ma i familiari della vittima hanno scelto come consulente anatomopatologo il dottor Antonello Cirnelli.La procura di Venezia, dopo l'autopsia sul corpo di Giulia potrebbe inserire l'aggravante della crudeltà nel capo d'accusa contestato. Anche se non dovesse configurarsi la premeditazione, rimarrebbe comunque in piedi quella specifica della crudeltà, per le modalità con cui sarebbe stata uccisa e per come il presunto assassino avrebbe infierito sulla ragazza. Giulia sarebbe morta dopo una lunga agonia. Sarà l'esame sul cadavere e i rilievi dei Ris sulla Fiat Punto, con cui l'assassino ha trasportato il corpo fino al lago di Barcis, a chiarire le modalità e la dinamica del delitto.Intanto in un audio inedito, recuperato dalla trasmissione 'Chi l'ha visto?' e trasmesso dal Tg1, Giulia parla di Filippo confessando i suoi timori legati alla fine del rapporto. "Lui mi viene a dire cose del tipo che è superdepresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi, che vorrebbe morire. Vorrei fortemente sparire dalla sua vita, ma non so come farlo perché mi sento in colpa perchè ho troppa paura che possa farsi male in qualche modo".

 
16:54 22 Novembre

Ddl violenza sulle donne: Ok unanime del Senato. È legge

L'Aula del Senato ha dato il via libera definitivo, all'unanimità, con 157 sì, al ddl contro la violenza sulle donne, già approvato alla Camera, che diventa legge. Il provvedimento, che ha già passatol'esame della Camera il 26 ottobre scorso, è così definitivo. L'esito della votazione è stato accolto da un lungo applauso dei senatori. L'iter è stato accelerato anche sull'onda emotiva dei recenti casi di cronaca. 

Tra le misure previste nel testo dei ministri Roccella, Nordio e Piantedosi, arresto in “flagranza differita”, ristori, e sul piano della prevenzione, rafforzamento dell’istituto dell’ammonimento sui reati spia e dell’utilizzo del braccialetto elettronico, con il carcere in caso di manomissione; infine la distanza non inferiore a 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima. Tra gli altri punti, è stato dato dalla maggioranza parere favorevole a un odg dell'opposizione che chiede di mettere risorse sulla formazione: già nel
passaggio in commissione alla Camera era stato accolto un emendamento dell'opposizione con le linee guida sulla formazione del personale, forze dell’ordine e magistratura.
 

 

 
06:12 23 Novembre

Turetta, ok a estradizione

Potrebbe essere venerdì - a quanto si apprende - il giorno del trasferimento in Italia di Filippo Turetta, dopo l'ok all'estradizione da parte delle autorità tedesche. L'operazione è in capo al Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), che si sta coordinando con l'omologo organismo tedesco per organizzare la consegna del giovane. Gli uomini dello Scip - che è un servizio interforze - andranno in Germania per prendere in consegna il giovane che sarà trasferito con un volo diretto a Fiumicino. Una volta a Roma gli verrà notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, sempre nella Capitale. Potrà quindi essere trasferito a Venezia per l'interrogatorio di garanzia del gip.

 
16:16 22 Novembre

Caso Cecchettin, procura di Venezia: ipotesi dell'aggravante crudeltà per Turetta

La procura di Venezia, dopo l'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne assassinata dall'ex fidanzato, potrebbe inserire l'aggravante della crudeltà nel capo d'accusa contestato a Filippo Turetta. Lo riferisce l'agenzia LaPresse da fonti giudiziarie. 

Anche se non dovesse configurarsi l'aggravante della premeditazione, rimarrebbe comunque in piedi quella specifica della crudeltà, per le modalità con cui sarebbe stata uccisa e per come, il presunto assassino avrebbe infierito sulla ragazza. Giulia sarebbe morta dopo una lunga agonia.

 
16:14 22 Novembre

Germania, al momento dell'arresto Turetta ferito su mani e caviglie

Filippo Turetta presentava ferite alle mani e alle caviglie ed evidenti macchie di sangue addosso quando è stato fermato dai poliziotti tedeschi. E' quanto si apprende dalla lettura del verbale delle forze dell'ordine. L'origine delle ferite non è chiara.

 
16:12 22 Novembre

Omicidio Cecchettin, Turetta: "Pensavo di farla finita, non ho avuto il coraggio"

Filippo Turetta ha raccontato ai poliziotti tedeschi che lo hanno arrestato di avere pensato "più volte di farla finita" nel corso della sua fuga ma di non avere avuto il coraggio di farlo. Ecco, a quanto apprende l'AGI, la sua dichiarazione messa a verbale. "Ho ammazzato la mia fidanzata, ho vagato questi sette giorni perchè cercavo di farla finita, ho pensato più volte di andarmi a schiantare contro un ostacolo e più volte mi sono buttato un coltello contro la gola ma non ho avuto il coraggio di farla finita". Turetta si è consegnato mani in alto ai poliziotti. 



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