Giudice di Catania. Illegittimo trattenere i richiedenti asilo politico.

di redazione 01/10/2023 TUTTI
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Il giudice di Catania non ha convalidato il provvedimento di trattenimento per tre migranti del centro di Pozzallo. Per un quarto il provvedimento non è stato esaminato perchè il richiedente asilo avrebbe rinunciato alla domanda. Lo dice l’avvocato Salvo Vitale, difensore di due dei 4 migranti, che lavora col centro Astalli di Catania. Il tribunale di Catania ha giudicato il recente decreto del governo sulle espulsioni accelerate illegittimo in più parti». La notizia è anticipata dal sito di Repubblica. In particolare, sottolineano fonti legali, la giudice ha contestato «la nuova procedura di trattenimento e la cauzione di 5000 euro da pagare per non andare nel centro».

La Giudice ha ricordato che la normativa interna in vigore da una settimana, sulla garanzia finanziaria per evitare il trattenimento, è incompatibile con quella dell’Unione europea e va disapplicata dal giudice nazionale, perché non prevede una valutazione su base individuale della situazione di chi chiede protezione internazionale in Italia e proviene da un Paese cd. sicuro, come chiarito dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea - Grande Sezione- nella sentenza 8 novembre 2022 (cause riunite C-704/20 e C-39/21).

 

Ma il ministero dell’Interno ha già fatto sapere che impugnerà il provvedimento del Tribunale di Catania: la fondatezza dei richiami giuridici contenuti nel provvedimento sarà quindi sottoposta al vaglio di altro giudice. Per il ministero dell’Interno la procedura accelerata di frontiera è uno degli aspetti che, già contenuto nella direttiva europea 2013/33/Ue, trova oggi l’unanime consenso dei Paesi europei nell’ambito del costruendo nuovo Patto per le migrazioni e l’asilo e che il Governo italiano ha disciplinato nel decreto Cutro. Peraltro relativamente a due dei provvedimenti di non convalida del trattenimento, si tratta di due cittadini tunisini destinatari di provvedimenti di espulsioni già eseguiti (ciò nonostante rientrati nel territorio italiano)

 

A soli cinque giorni dell’inaugurazione del nuovo centro di Modica-Pozzallo, destinato dal governo al trattenimento per quattro settimane dei richiedenti asilo, i primi ospiti sono comunque già fuori. Il centro di Pozzallo, inaugurato lunedì scorso, con 84 posti, è il primo dedicato alle procedure accelerate di frontiera destinato alle persone che arrivano dai cosiddetti Paesi sicuri, con la presunzione perciò che non otterranno la protezione internazionale e debbano essere subito rimpatriate. Sempre che ci siano accordi in tal senso con i Paesi di origine. Al momento, infatti, i primi trattenuti sono solo tunisini, visto che l’accordo di rimpatrio con la Tunisia è l’unico che funziona.



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