PNRR. Per molti italiani un oggetto misterioso

di redazione 13/04/2023 ECONOMIA E WELFARE
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Le risorse del PNRR, assegnate all’Italia dall’Unione Europea, saranno spese nel modo giusto per far ripartire il Paese? Appena un terzo degli italiani ne risulta convinto, mentre il 52% appare decisamente scettico. Il 15% non esprime un’opinione. È uno dei dati che emerge dall’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.

Tra gli ambiti di intervento, previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, c'è quello relativo al potenziamento e all’innovazione dei servizi per la salute ad essere ritenuto dai cittadini il più importante. Nonostante, in realtà, sia la missione cui è stata assegnata la parte minore delle risorse. Al secondo posto, citate dal 51%, le infrastrutture per la mobilità, a partire dal trasporto locale; seguono l’innovazione digitale e gli interventi per la transizione ecologica.

Nella percezione dell’opinione pubblica, ad ostacolare l’efficace fruizione del PNRR sono soprattutto le lentezze della burocrazia e l’insufficienza di figure specializzate nella Pubblica Amministrazione, anche e soprattutto a livello locale: lo afferma il 44%. Poco più di 4 su 10 sostengono che, sul nostro Paese, pesa anche la difficoltà di dover spendere 200 miliardi di euro, una cifra senza alcun precedente, in un tempo così breve. Il 30% teme la bassa qualità o l’improvvisazione di molti progetti, mentre per oltre un quarto degli intervistati pesa la scarsa attitudine dell’Italia nella progettazione e gestione dei fondi europei.

“Nella sua applicazione concreta – spiega il direttore di Demopolis, Pietro Vento – il PNRR resta un oggetto “misterioso” per i cittadini. Appena il 6% saprebbe indicare oggi un progetto finanziato con i fondi del Piano di Ripresa e Resilienza nell’area in cui vive. Il 94%, più di 9 italiani su 10, non ha alcuna idea di quali siano i progetti previsti dal PNRR per il proprio territorio”.

 

Nota informativa: l'analisi è stata effettuata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, nel mese di aprile 2023 su un campione nazionale di 2000 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per aree geografiche di residenza, genere e fascia di età. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Approfondimenti e metodologia su: www.demopolis.it



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