Firenze. In venti mila al Corteo antifascista dopo il pestaggio degli studenti del Liceo Michelangiolo

di redazione 04/03/2023 POLITICA
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Ventimila persone, secondo le stime della Questura, oltre cinquantamila secondo i promotori, hanno preso parte al corteo convocato a Firenze a seguito del pestaggio di alcuni giorni fa al Liceo Michelangiolo. C'era anche la preside del liceo Leonardo Da Vinci, Annalisa Savino, autrice della lettera in cui ricordava che “il fascismo nacque dall'indifferenza": ha sfilato dietro lo striscione del suo liceo e come altri colleghi della sua scuola portava un cartello con scritto "io non sono indifferente".

Intonando "Bella ciao" e scandendo "Siamo tutti antifascisti", la manifestazione è partita poco dopo alle 14 da piazza Santissima Annunziata e circa un'ora e mezza più tardi la testa del corteo ha fatto ingresso in piazza Santa Croce, dove si sono alternati gli interventi dal palco. Tra i temi ricorrenti negli slogan e negli interventi, anche la richiesta che siano chiuse le sedi delle organizzazioni di estrema destra Casaggi e Casapound.

Molti gli striscioni esposti: “Firenze è antifascista”, “Antifascista è anche difendere la sanità pubblica”, “Insorgiamo” del collettivo di fabbrica ex Gkn, anche uno in solidarietà ad Alfredo Cospito e contro il 41 bis.

C'erano diversi volti noti: il presidente della Toscana Eugenio Giani, il sindaco Dario Nardella, il segretario della Cgil Maurizio Landini, la neo-segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, il segretario di Articolo 1 Roberto Speranza, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra, Teresa Bellanova di Italia Viva.

Inevitabilmente la neo-segretaria Schlein ha catalizzato molte della attenzioni, dei cronisti ma anche di molti dei manifestanti stessi, che le hanno tributato applausi e urla di incoraggiamento, stretto la mano, chiesto un selfie. C'è stata anche occasione di fermarsi a parlare con un gruppo di studenti che esponeva uno striscione del liceo Michelangiolo. “Sono contento che si sia risvegliato lo spirito antifascista nelle persone, mi chiedo perché finora stesse dormendo”, ha detto uno dei ragazzi.

Arrivata in piazza con Nardella dopo essere stata ricevuta a Palazzo Vecchio, entrambi hanno atteso Landini per percorrere insieme l'ultimo tratto di corteo. In piazza Santa Croce si è diretta con Landini verso il retropalco e lì ha incontrato Conte: i tre si sono salutati e hanno conversato per alcuni minuti. 

Ha affermato la leader dem: "Siamo molto felici di essere qua e continueremo ad essere in tutti i luoghi in cui è necessario stare a difesa della nostra Costituzione, dove occorre contrastare le diseguaglianze sociali, quelle territoriali, di genere e generazionali, ed è un grande piacere essere in una piazza così piena, vuol dire che c'è ancora vita e che quei metodi squadristi non passeranno". La partecipazione di oggi, secondo Schlein, è anche “un bel segnale” rispetto alla possibilità di “organizzare un'opposizione nel parlamento e nel paese” con "Movimento 5 stelle, forze civiche e sinistra ecologista".

“Oggi affermiamo un principio - ha detto Conte ai cronisti - respingiamo le aggressioni violente, soprattutto dobbiamo difendere i principi costituzionali. Gli esponenti del governo hanno perso due volte. Prima perché non hanno condannato, poi hanno sbagliato perché Valditara ha trovato dei minuti per censurare la lettera ineccepibile della preside. Che sottoscrivo tutta”.

Il governatore Giani ha parlato di “una manifestazione partecipatissima e ricca di valori", per poi aggiungere: "Intorno alla lettera della preside si racchiudono quei valori che ci consentono di avere radici solide nella nostra costituzione e di guardare con questo al futuro. È una manifestazione bellissima" 

"Oggi vogliamo essere tutti uniti per dire che Firenze, il mondo del lavoro, della scuola e della politica siamo determinati a dire che la Costituzione e la scuola vanno tutelati, che la violenza è inaccettabile. Siamo qui per ribadire che la scuola e la Costituzione sono due assi fondamentali della via democratica del nostro paese", ha sottolineato invece il sindaco Nardella.

La manifestazione si è conclusa intorno alle 17.30, mentre i manifestanti intonavano ancora una volta Bella ciao.



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