Triplice omicidio di Prati. Giandavide De Pau, il presunto killer, ex autista del boss Michele Senese

di redazione Roma 20/11/2022 ROMA
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Un passato a dir poco oscuro; una vita spesa negli ambienti della criminalità organizzata.

L'uomo sospettato dell’omicidio delle due escort cinesi e della trans colombiana nel quartiere Prati a Roma è Giandavide De Pau. Il suo nome è legato all’inchiesta sul 'Mondo di Mezzo' di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati e al clan camorristico dei Senese. 

Dell’ex boss del narcotraffico romano, legato alla camorra Michele Senese detto 'o Pazz', arrestato nel 2020 e condannato all'ergastolo, De Pau era factotum e uomo fidato. Il suo nome compare anche negli atti dell’inchiesta su 'Mafia Capitale'. 

“Di quegli istanti ricordo solo tanto sangue, che una donna cubana è arrivata a casa mia e abbiamo consumato della droga, poi il giorno dopo ho preso un appuntamento a via Riboty”, avrebbe dichiarato De Pau a coloro che stanno conducendo le indagini. "Sono arrivato in macchina e sono entrato in un appartamento che ricordo essere al piano terra", ha proseguito De Pau, aggiungendo "di avere lasciato lì il mio telefono cellulare". "Era la prima volta che mi recavo lì con le cinesi dopo un appuntamento preso per telefono". Gli inquirenti, però, contestano al sospettato anche di essere stato ripreso dalle telecamere in via Durazzo, dove sarebbe stata uccisa la sessantacinquenne Martha Castano, di nazionalità colombiana. L’accusato ha smentito di essere stato lì.

 

Piuttosto nota la relazione tra il sospettato e Michele Senese, noto anche come Michele o’Pazzo, boss dell’omonimo clan di stampo camorristico. Per lui De Pau era una sorta di vero e proprio factotum ma anche l'autista 'fidato' che lo accompagnava a summit con altre personalità della criminalità organizzata. C'era lui al volante dell'auto il 30 aprile del 2013 quando, a due passi da Corso Francia, a poca distanza da un bar, Senese incontra Massimo Carminati, l'ex Nar coinvolto nella maxi-indagine sul Mondo di Mezzo. La scena è stata immortalata da un video girato dai carabinieri del Ros, finendo così agli atti della maxi-indagine su Mafia Capitale. "I tre soggetti accedevano all'interno de bar - si legge nelle carte - e si sedevano a un tavolo sotto la veranda dello stesso, rimanendo in conversazione fino alle ore 13.21, quando si alzavano e proseguivano a dialogare lungo la strada. Carminati e Senese si appartavano a discutere, mentre il De Pau si tratteneva in disparte conversando al proprio telefono cellulare".

Come riportano diverse agenzie di stampa, De Pau non era soltanto un "uomo di", ma agiva anche in prima persona, soprattutto nel traffico di sostanze stupefacenti. Nel dicembre del 2020 venne infatti arrestato, insieme ad una trentina di persone, per le accuse, a vario titolo, di traffico di sostanze stupefacenti; estorsione; detenzione e porto illegale di armi; lesioni personali gravissime; tentato omicidio e trasferimento fraudolento di valori. Reati, per la maggior parte, aggravati dal metodo mafioso. Secondo l'impianto accusatorio il gruppo di cui faceva parte aveva messo le mani su alcune piazze di spaccio nella zona del Tiburtino, San Basilio e Tivoli. Il presunto omicida compare anche in altre indagini in cui gli venivano contestati, tra gli altri, i reati di rapina, cessione di sostanze stupefacenti e minacce a pubblico ufficiale.

All’attivo di De Pau ci sarebbero anche un’accusa di violenza sessuale e due ricoveri in istituti psichiatrici, avvenuti nel 2008 e nel 2011 a Montelupo Fiorentino. Gli inquirenti sono a conoscenza che l’uomo è in cura psichiatrica da tempo e sta seguendo anche un percorso farmacologico

Negli atti della maxi-indagine 'Mondo di Mezzo', De Pau viene citato come presente all'interno di un bar dietro a Corso Francia durante un incontro tra Senese e l'ex Nar: mentre i due, si legge, "si appartavano a discutere, il De Pau si tratteneva in disparte conversando al proprio telefono cellulare". "La conversazione, inizialmente molto cordiale tra i due - si legge ancora negli atti -, dopo qualche minuto si movimentava al punto che Carminati e Senese apparivano palesemente contrariati e iniziavano a inveire l'uno nei confronti dell'altro,  lasciandosi in maniera brusca. Frattanto, ai due si era avvicinato anche il De Pau, il quale, terminata la conversazione telefonica, prendeva parte alla discussione". 

Il 51enne, che ha numerosi precedenti per droga, armi, violenza sessuale, lesioni, ricettazione e violazione di domicilio, oltre a due ricoveri psichiatrici, è stato fermato a Primavalle, nell'appartamento in cui viveva. 

A mettere gli investigatori della polizia sulle tracce di De Pau è stata la testimonianza di due cittadini cubani e di una terza persona. 



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