Missili russi sulla città di Zaporizhzhia. Zelensky "La Russia ha già perso, non importa quali armi usi"

di redazione 06/10/2022 ESTERI
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L'esercito russo ha lanciato sette attacchi missilistici contro edifici residenziali a Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale, diversi incendi sono scoppiati in città in seguito alle esplosioni.

Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh, come riporta Ukrainska Pravda.

"Decine di persone sono sotto le macerie a Zaporizhzhia. Il numero delle vittime aumenta ogni ora. È così che il terrorista russo colpisce i civili con le sue armi ad alta precisione. Colpisce i civili e le infrastrutture, dimostra al mondo intero la sua inutilità sul campo di battaglia". Lo ha scritto su Telegram il sindaco ucraino in esilio di Melitopol, Ivan Fedorov, citato dai media internazionali. Finora, secondo il bilancio dei soccorritori, ci sono due donne rimaste uccise, sei civili feriti, tra cui una bambina di tre anni.

Le forze russe hanno inoltre colpito nella notte un'infrastruttura nel distretto Osnovyanskyi di Kharkiv (nord-est), a quanto reso noto dal  sindaco della città, Ihor
Terekhov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Sul luogo è scoppiato un incendio, ha aggiunto Terekhov sottolineando che al momento non si hanno notizie di feriti o vittime.

Dalle unità di difesa aerea ucraine sono stati invece abbattuti sei droni kamikaze russi (su un totale di 12) che avevano attaccato nella notte le regioni di Odessa e
Mykolaiv. Lo ha reso noto il Comando operativo meridionale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform. Il comando ha sottolineato che "il nemico ha intensificato la
ricognizione aerea".

Nel suo discorso di ieri sera, intanto, il presidente ucraino Zelensky ha sostenuto che non importa quali armi la Russia possa trovare, perché 'ha già perso'. "Gli ucraini sanno per cosa stanno combattendo. Ora sempre più cittadini russi si rendono conto che devono morire solo perché una persona non vuole fermare la guerra", ha proseguito.

 

Pe: Ue prepari risposta a minaccia nucleare russa

Il Parlamento europeo chiede all'Ue di aumentare in modo considerevole l'assistenza militare all'Ucraina, senza essere dissuasa dalle minacce atomiche russe, e di preparare una risposta rapida e decisiva nel caso in cui Mosca dovesse condurre un attacco nucleare. E' il contenuto della risoluzione, adottata con 504 voti a favore, 26 contrari e 36 astenuti, con cui i deputati europei esortano tutti i Paesi e le organizzazioni internazionali a condannare i referendum in Ucraina e il tentativo della Russia di conquistare territorio con la forza. Tra le altre richieste messe nero su bianco nella risoluzione: un tribunale internazionale ad hoc per il crimine di aggressione contro l'Ucraina e maggiore protezione alle infrastrutture critiche Ue.     

"I risultati dei referendum farsa, condotti sotto la minaccia delle armi per annettere gli oblast di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia sono privi di valore", hanno spiegato gli eurodeputati che invitano i Paesi Ue ad adottare "ulteriori severe sanzioni". Inoltre, esortano gli Stati membri dell'Ue e gli altri Paesi che sostengono l'Ucraina ad aumentare massicciamente l'assistenza militare, in particolare nelle aree richieste dal governo ucraino, mentre "gli Stati Ue esitanti dovrebbero fornire la loro parte di assistenza militare necessaria, per contribuire ad abbreviare la guerra".    

I deputati europei definiscono "irresponsabili e pericolose" le recenti minacce russe di usare armi nucleari e invitano "i Paesi Ue e i partner internazionali a preparare una risposta rapida e decisiva nel caso in cui la Russia dovesse condurre un attacco nucleare contro l'Ucraina". Inoltre, "qualsiasi tentativo da parte della Russia di presentare gli attacchi ai territori occupati come un attacco alla Russia stessa, e quindi come motivo per un attacco nucleare, e' illegale e privo di fondamento e non dissuadera' l'Unione europea dal fornire ulteriore assistenza all'autodifesa dell'Ucraina", hanno specificato gli eurodeputati. 

 
13:40 06 Ottobre

Putin: sanzioni cresceranno, nostra risposta sarà flessibile

La Russia è consapevole che la pressione delle sanzioni internazionali potrà solo aumentare, ed è quindi necessario adottare piani di azione flessibili per il futuro. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. 

 
12:58 06 Ottobre

Orban: sanzioni Ue non all'altezza, ripensarle

"La politica fallita sulle sanzioni di Bruxelles deve essere ripensata, perché le sanzioni non sono state all'altezza delle aspettative. La guerra non è finita, i prezzi in Europa sono alle stelle, ma la Russia sta realizzando un buon profitto". Così il premier ungherese, Viktor Orbán, in un incontro a Praga con l'ex presidente della Repubblica Ceca, l'euroscettico Václav Klaus. Nella capitale ceca è in corso il vertice informale dei capi di Stato e di governo dell'Ue.

 
12:56 06 Ottobre

Cremlino: 700mila russi fuggiti da inizio mobilitazione è fake news

La notizia secondo cui 700mila cittadini russi sarebbero fuggiti dall'inizio della mobilitazione parziale "è una fake news".  Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. "I numeri esatti sono lontani da quelli affermati in questa pubblicazione", ha aggiunto.

 
11:33 06 Ottobre

Via libera Consiglio Ue a ottavo pacchetto sanzioni

Via libera definitivo da parte del Consiglio Ue all'ottavo pacchetto di sanzioni, che ha ricevuto l'ok di tutti gli Stati membri al termine della procedura scritta. Il pacchetto concordato - che sarà ora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea - include una serie di misure pungenti intese a rafforzare la pressione sul governo e sull'economia russi, indebolire le capacità militari della Russia e far pagare al Cremlino la recente escalation. Il pacchetto concordato oggi - si legge in una nota del Consiglio - introduce nella legislazione dell'Ue la base per stabilire un massimale di prezzo relativo al trasporto marittimo di petrolio russo verso paesi terzi e ulteriori restrizioni al trasporto marittimo di petrolio greggio e prodotti petroliferi verso paesi terzi. Sarà vietato fornire trasporto marittimo e fornire assistenza tecnica, servizi di intermediazione o finanziamento o assistenza finanziaria, relativi al trasporto marittimo verso paesi terzi di petrolio greggio (a partire da dicembre 2022) o prodotti petroliferi (a partire da febbraio 2023) originari in o vengono esportati dalla Russia. La deroga al price cap consentirebbe la fornitura del trasporto e di questi servizi se il petrolio oi prodotti petroliferi sono acquistati a un prezzo cap prestabilito o inferiore. Il nuovo divieto per le navi dell'Ue di fornire il trasporto marittimo di tali prodotti verso paesi terzi si applicherà a partire dalla data in cui il Consiglio deciderà all'unanimità di introdurre il massimale dei prezzi. Il price cap ridurrà drasticamente le entrate che la Russia guadagna dal petrolio dopo che la sua guerra illegale contro l'Ucraina ha gonfiato i prezzi globali dell'energia. Il tetto massimo del prezzo del petrolio può anche servire a stabilizzare i prezzi globali dell'energia. 
Per quanto riguarda il commercio, l'Ue estende il divieto di importazione di prodotti siderurgici originari della Russia o esportati dalla Russia. Ulteriori restrizioni all'importazione sono imposte anche su pasta di legno e carta, sigarette, plastica e cosmetici, nonché elementi utilizzati nell'industria della gioielleria come pietre e metalli preziosi, che complessivamente generano entrate significative per la Russia. Saranno inoltre limitate la vendita, il trasferimento di forniture o l'esportazione di beni aggiuntivi utilizzati nel settore dell'aviazione.
Tra le misure anche una nuova lista di persone ed enti che hanno avuto un ruolo nell'organizzazione di referendum illegali, rappresentanti del settore della difesa e personaggi noti che diffondono disinformazione sulla guerra. Il Consiglio ha inoltre deciso di ampliare i criteri di elenco su cui basare le designazioni specifiche, al fine di includere la possibilità di prendere di mira coloro che facilitano l'elusione delle sanzioni dell'Ue.

 
11:10 06 Ottobre

Kharkiv: trovati i corpi di 534 civili uccisi

Sono complessivamente 534 i corpi di civili ucraini "uccisi dai russi" trovati finora nella parte della regione di Kharkiv liberata dalle forze di Kiev. Lo ha reso noto il capo del  dipartimento investigativo della polizia nazionale nella regione di  Kharkiv, Sergey Bolvinov, citato dall'agenzia di stampa Unian. "Purtroppo abbiamo già recuperato i corpi di 534 civili nei territori  liberati tra cui quelli di 226 donne, 260 uomini, 19 bambini e di  altre 29 persone di cui è impossibile determinare il sesso", ha detto Bolvinov, precisando che il bilancio tiene conto dei 447 corpi  recuperati nella fossa comune scoperta nella città di Izyum.

 
10:41 06 Ottobre

Zelensky: più di 1,6 milioni di ucraini deportati in Russia

La Russia ha deportato più di 1,6 milioni di cittadini ucraini. Lo ha annunciato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky durante il suo discorso all'Organizzazione degli Stati americani, come riporta Unian. "Non abbiamo dubbi che vinceremo questa guerra e saremo in grado di proteggere l'indipendenza dell'Ucraina. Le vittorie quotidiane al fronte e dozzine di città e villaggi liberati dell'Ucraina lo dimostrano", ha affermato il presidente. Ma i russi "rubano persone. Più di un milione e seicentomila ucraini sono già stati deportati in Russia. Sono sparsi in remote regioni della Russia". 

 
10:38 06 Ottobre

Medvedev: Kiev è uno strumento dell'Occidente per distruggere la Russia

La Federazione Russa "non è in guerra" con l'Ucraina che è "solo uno strumento dell'occidente il cui scopo è distruggere la Russia". Lo ha dichiarato Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia. Lo riporta Ria Novosti.

 
08:59 06 Ottobre

Kiev: due morti nel'attacco russo a Zaporizhzhia

Un attacco missilistico sulla città di Zaporizhzhia ha provocato stamattina presto almeno due morti, ma i soccorritori sono ancora al lavoro per cercare di salvare le persone, almeno 5, che si trovano sotto le macerie degli edifici distrutti dalle bombe. È quanto riferisce Oleksandr Starukh, capo dell'amministrazione militare della regione. "Molte persone sono state soccorse. Tra loro c'è anche una bambina di tre anni", ha detto Starukh citato dall'agenzia Unian. Secondo le informazioni ucraine, i missili che hanno colpito la città stamattina sono 16.

 
08:51 06 Ottobre

Le truppe ucraine sotto il fuoco russo nell'Oblast di Kherson 

07:54 06 Ottobre

Kiev, trovati corpi due civili torturati,ammanettati insieme

I corpi di due uomini, di età tra i 30 e i 35 anni sono stati trovati dalla polizia ucraina nel villaggio di Novoplatonivka, nella regione orientale di Kharkiv, liberato nei giorni scorsi dalle forze di Kiev: le loro mani erano legate insieme con le manette, avevano ferite da arma da fuoco alla testa, erano vestiti in abiti civili. I cadaveri sono stati scoperti in una cava di sabbia a quattro metri di profondità. Lo riferisce Unian. I media ucraini hanno pubblicatole immagini del luogo del ritrovamento.    Secondo la polizia, nel villaggio erano di stanza 250-350 uomini delle forze speciali russe. La loro rotazione avveniva periodicamente.   "I dipendenti delle squadre investigative e operative hanno raccolto prove", ha detto la polizia. 

 
06:55 06 Ottobre

Droni kamikaze russi su regioni Odessa e Mykolaiv

Le unità di difesa aerea ucraine hanno abbattuto sei droni kamikaze russi (su un totale di 12)che avevano attaccato nella notte le regioni di Odessa e Mykolaiv: lo ha reso noto il Comando operativo meridionale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform.   "Durante l'attacco notturno di droni kamikaze nelle regioni di Odessa e Mykolaiv, secondo i dati preliminari, sei droni sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea", ha riferito il Comando sottolineando che "il nemico ha intensificato la ricognizione aerea".



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