Ucraina. La crisi Russa-lituana. Mosca minaccia se non verrà rimosso il blocco alle merci in transito. Helsinki "Pronti a reagire ad un eventuale attacco russo

di redazione 22/06/2022 ESTERI
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La possibile risposta alle restrizioni imposte dalla Lituania al transito delle merci nella regione di Kaliningrad sarà pratica piuttosto che diplomatica: le opzioni sono in fase di studio a livello di agenzie. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta Interfax. 

Mosca ha avvertito l'Occidente di smettere di parlare dell'attivazione dell'articolo 5 della Nato in relazione all'escalation di tensione tra Lituania e Russia dopo il blocco parziale del traffico merci verso l'exclave di Kaliningrad. "Vorrei mettere in guardia gli europei contro pericolosi giochi retorici sul tema del conflitto", ha detto il viceministro degli Esteri, Serghei Ryabkov, citati dai media russi. Il dipartimento di Stato americano ha ribadito l'impegno di Washington nei confronti dell'articolo 5 del Trattato istitutivo della Nato, in cui si afferma che un attacco a un membro dell'Alleanza è un attacco a tutti. "La Lituania è un membro della Nato e gli Usa sono al suo fianco. Il nostro sostegno è blindato", ha detto il portavoce Ned Price. 

Intanto dalla Duma arriva la notizia di un possibile taglio delle forniture dell'energia elettrica dalla Russia alla Lituania. Questa è una delle opzioni studiate da Mosca per rispondere al blocco del passaggio di alcuni prodotti verso l'exclave russa di Kaliningrad decisa da Vilnius in applicazione delle sanzioni Ue. Lo ha detto il presidente della commissione Affari internazionali della Duma, Leonid Slutsky, citato dall'agenzia Interfax. "A parte le altre cose, come limitare il transito dei camionisti lituani, considereremo la possibilità di interrompere il circuito per le forniture elettriche", ha detto Slutsky alla tv Rossiya 24

L'Unione europea: la questione riguarda le sanzioni a Mosca

Il problema dei controlli a Kaliningrad "sta venendo fuori adesso perché una serie di sanzioni dell'Ue contro specifiche esportazioni russe (prodotti in acciaio, materiale da costruzione) stanno diventando applicabili ora (dopo brevi periodi di transizione)". Lo ha annunciato il portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer. "La Lituania sta attuando le misure restrittive dell'Unione imposte all'unanimità alla Russia dal Consiglio negli ultimi mesi, in risposta alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. In secondo luogo, questo non è ovviamente un 'blocco': abbiamo sempre detto che la fornitura a Kaliningrad di beni essenziali rimane priva di ostacoli", ha spiegato. "Ciò significa che la Lituania deve applicare ulteriori controlli sul transito stradale e ferroviario attraverso il territorio dell'Ue"

Mamer sottolinea come "non si tratta ovviamente di un "blocco" di beni verso Kaliningrad. I controlli lituani "si baseranno su una gestione intelligente del rischio, per evitare l'evasione delle sanzioni e consentire al contempo il libero transito. Siamo in stretto contatto con le autorità lituane e forniremo ulteriori indicazioni man mano che procederemo", aggiunge il portavoce di Palazzo Berlaymont.

Una risposta decisa alle dichiarazione di Mosca arriva dal Cancelliere tedesco Olaf Scholz "In questi tempi difficili, la Germania sta assumendo la responsabilità di difendersi e, allo stesso tempo, di difendere i propri alleati". Lo ha dichiarato, come riportano i media tedeschi, nel suo discorso al Bundestag in merito alla posizione del governo sul conflitto in Ucraina. "Difenderemo ogni metro quadrato della Nato - ha ribadito Scholz - e sono convinto che il prossimo vertice dell'Alleanza invierà un segnale di forza

La storia di Kaliningrad

Kaliningrad è un exclave cioè un “territorio situato all'interno di uno stato diverso da quello cui politicamente o linguisticamente appartiene".

La storia di Kaliningrad è piena di episodi e tensioni simili a quelle degli ultimi giorni. Il porto della città fu fondato nel 1255 dall’ordine religioso dei cavalieri teutonici, che per un periodo ne fecero la capitale del loro stato monastico. Nel medioevo la città prese il nome di Königsberg (significa “la montagna del re”) e divenne una delle città più importanti del ducato e poi del regno di Prussia, feudo storico della dinastia degli Hohenzollern, che poi avrebbe riunificato la Germania e governato l’impero tedesco fino alla Prima guerra mondiale.

Grazie al fatto che il suo porto è uno dei pochissimi nella zona liberi dai ghiacci tutto l’anno, per l’età moderna e fino alla fine del diciannovesimo secolo Königsberg fu una delle più ricche e importanti città del nord Europa, un centro culturale e commerciale noto per i suoi magnifici monumenti storici. Benché sia stata per secoli abitata da una popolazione a maggioranza tedesca, Königsberg fu una città cosmopolita, con importanti influenze polacche, lituane e russe e un’università molto prestigiosa.

Königsberg è famosa anche per essere il luogo in cui sono nati il filosofo Immanuel Kant e la filosofa Hannah Arendt.

Ma anche in altre occasioni Königsberg/Kaliningrad si è trovata a far parte di una exclave: dopo la sconfitta dell’Impero tedesco nella Prima guerra mondiale, la Prussia orientale (con Königsberg al centro) fu staccata dal resto dello stato tedesco, e separata da uno stretto corridoio (il cosiddetto corridoio di Danzica) di proprietà della Polonia. Quando Adolf Hitler e il regime nazista salirono al potere, ricollegare la Prussia orientale al resto della Germania divenne una delle principali rivendicazioni del regime prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, e una delle cause dell’invasione tedesca della Polonia.

Nel corso della Seconda guerra mondiale, Königsberg fu devastata dai bombardamenti degli Alleati, che distrussero o danneggiarono gravemente buona parte del centro città e dei più importanti monumenti storici, compresa la cattedrale che ospitava la tomba di Kant. La città fu conquistata dall’Armata rossa dell’Unione Sovietica nell’aprile del 1945.

Dopo la resa della Germania, i negoziati di pace concessero all’Unione Sovietica il controllo su Königsberg e sul suo territorio. Nel 1946 la città fu rinominata Kaliningrad, in onore del rivoluzionario sovietico Michail Kalinin. Nella città rimanevano circa 150mila persone tedesche (moltissime erano scappate durante la guerra e l’assedio di Königsberg, che era durato tre mesi), che furono in gran parte trasferite in Germania, nei territori controllati dall’Unione Sovietica.

Kaliningrad fu ripopolata da russi ma per decenni il regime sovietico non fu interessato a riportare la città al suo antico splendore. Durante la Guerra fredda la città  non fu davvero un’exclave: la Lituania e la Polonia, che la circondavano, facevano entrambe parte del blocco sovietico. 

Kaliningrad divenne, in quegli anni, la sede della flotta sovietica del mar Baltico e si trasformò in un gigantesco avamposto militare dove furono stanziati oltre 100 mila soldati, anche se alcune stime occidentali ritengono che furono il doppio, ad oggi invece si stima siano  o circa 10 mila e la città Kaliningrad ospitava, e ospita, armi nucleari, secondo le analisi di molti esperti occidentali.

Nel 2004, un articolo di “Politico” dava una fotografia di Kaliningrad come “un enorme magazzino dello stato russo”, dove tutto era più economico che nei paesi confinanti a causa dell’estrema povertà e del trattamento fiscale favorevole concesso dalla Russia, la criminalità organizzata era molto potente e i casinò costituivano una delle attrattive principali per i turisti.

Ad oggi il PIL dell’oblast di Kaliningrad è un terzo di quello di Mosca, e la metà di quello di San Pietroburgo.

Nel 2012 la Russia inviò nella sua exclave i sistemi antimissilistici a lungo raggio S-400 e nel 2016 il sistema missilistico Iskander,  capace di trasportare testate nucleari e di colpire l’Europa. Secondo varie analisi di esperti occidentali e fonti del governo lituano la Russia manterrebbe a Kaliningrad armi nucleari.

Kaliningrad e lo stretto corridoio che la collega alla Bielorussia, il cosiddetto varco di Suwalki, sono stati definiti “il punto debole della Nato” o anche “il luogo più pericoloso al mondo” perché in caso la Russia voglia attaccare la NATO lo farebbe da lì.

Ma l’Economist ha evidenziato che d’altra parte, in contrapposizione alla pericolosità per la Nato, le stesse motivazioni sono valide per la Russia perchè non è del tutto chiaro se il controllo di Kaliningrad sia davvero un vantaggio strategico per la Russia. Già adesso l’isolamento dell’exclave è molto forte, e lo sarebbe ancora di più, a maggior ragione, quando, come previsto, anche Svezia e Finlandia diventeranno membri della NATO. In caso di guerra, potrebbe essere difficile per l’esercito russo rompere l’isolamento dell’exclave.

 

LA CRONACA

Sindaco: rapiti alcuni lavoratori centrale nucleare Zaporizhzhia

Diversi abitanti di Enerhodar, la città del sud dell'Ucraina in cui si trova la centrale nucleare della regione Zaporizhzhia, sarebbero stati rapiti dai russi che la controllano, compresi lavoratori dell'impianto. Lo ha denunciato il sindaco Dmytro Orlov, citato dal Guardian. Secondo Orlov alcuni dei rapiti sono sottoposti a torture.
 

 
21:5022 Giu

Il video di Toshkivka, villaggio del Luhansk conquistato dai russi

 
Kiev: lavoriamo per liberare prigionieri Azovstal
 

"Siamo impegnati per la liberazione" dei prigionieri di guerra ucraini, compresi i combattenti dell'Azovstal, "e spero che nel prossimo futuro molti rivedranno i loro cari a casa". Lo ha detto il capo dei serivizi di intelligence di Kiev, Kyrylo Budanov, citato da Unian. "Lo scambio si svolgerà in più fasi. Sono in corso piccoli scambi, il nostro centro riferisce periodicamente" ha aggiunto, sottolineando che "il problema principale riguarda il personale di comando" tra cui i leader del battaglione Azov.
 

 
21:3522 Giu

Autorità locali: diversi attacchi russi oggi in varie regioni

Le forze armate ucraine hanno abbattuto un missile russo sulla regione di Odessa. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale Maxim Marchenko su Telegram, aggiungendo che i russi hanno lanciato attacchi missilistici anche nelle regioni di Mykolayiv, Luhansk e Kharkiv.

 
21:0122 Giu

Kiev: al momento nessuna minaccia di attacchi bielorussi

"In questa fase non c'è alcuna minaccia da parte bielorussa, la situazione è completamente sotto controllo". Lo ha detto il capo dei servizi segreti ucraini, Kyrylo Budanov, dopo le notizie degli ultimi giorni su un nuovo incremento delle forze di Minsk nelle zone di frontiera. "In Bielorussia continuano l'addestramento militare e il rafforzamento del confine e sono in corso una serie di azioni militari ma queste non mirano a combattere l'Ucraina in questa fase" ha aggiunto, citato dall'Ukrainska Pravda.
 

 
20:5522 Giu

Metsola: contro ricatti di Mosca bisogna sganciarsi da energia russa

"I tentativi della Russia di destabilizzare l'Ue e i paesi vicini devono essere contrastati per difendere la democrazia e la libertà". Così via Twitter la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "La cooperazione è la chiave contro i ricatti - ha detto - per proteggere i consumatori e le industrie, dobbiamo sganciarci dall'energia russa". 

 
20:3122 Giu
 

"L'aumento del prezzo della benzina è stato causato dalla guerra di Putin in Ucraina e anche dal fatto che gli Usa e il resto del mondo non gli hanno permesso di farla franca". Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, sottolineando che il "mondo libero non aveva altra scelta che opporsi alla peggiore operazione dalla seconda guerra mondiale. Sapevamo quale sarebbe stato il costo - ha detto Biden - ma abbiamo deciso di stare al fianco del popolo ucraino". Il capo della Casa Bianca ha annunciato la sospensione della tassa federale sulla benzina per tre mesi.

 
19:4122 
19:2122 Giu

L'Estonia: "Con gli attuali piani Nato saremmo cancellati dalla carta geografica"

L'Estonia verrebbe cancellata dalla carta geografica e il centro storico della sua capitale, Tallinn, verrebbe raso al suolo sulla base degli attuali piani della Nato in caso di attacco della Russia. Lo ha dichiarato il primo ministro Kaja Kallas ricordando che gli attuali piani di difesa dell'alleanza militare per i tre Stati baltici prevedono che prima vengano invasi e poi liberati dopo 180 giorni. Le parole di Kallas, riprese dal Financial Times, precedono il vertice Nato che si terrà a partire da martedì prossimo a Madrid, dove si discuterà dei piani per la difesa del fianco orientale dell'alleanza alla luce dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, compreso il modo per difendere meglio i Paesi baltici.

 
19:0922 Giu

Fonte diplomatica: si lavora per tetto al prezzo del gas in conclusioni vertice Ue

I diplomatici europei sono al lavoro, su spinta in particolare dell'Italia, per includere nelle conclusioni del vertice Ue di domani e venerdì il riferimento al tetto del prezzo al gas importato via gasdotto. In particolare, spiega una fonte diplomatica, ci si focalizzerà sull'utilizzo dell'energia da parte della Russia come arma e quindi si cercherà di inserire tra le soluzioni anche quella di introdurre un tetto massimo al prezzo del gas. Ipotesi che alcuni Stati non vedono di buon occhio ma sembra che, dopo le interruzioni degli ultimi giorni, ci siano maggiori margini per la discussione.

 
19:0022 Giu

Microsoft: da hacker russi attacchi contro 43 paesi alleati di Kiev

Gli hacker russi hanno colpito numerosi obiettivi in Usa e in altri paesi alleati pro Kiev, secondo un rapporto Microsoft che mostra come Mosca abbia lanciato una cyber guerra globale dopo l'invasione dell'Ucraina. Secondo il rapporto, gli hacker hanno tentato di infiltrare i network (riuscendoci in quasi il 30% dei casi) di oltre 100 organizzazioni negli Stati Uniti e di altre decine in 42 paesi dall'inizio della guerra. Tra gli obiettivi, i ministeri degli esteri dei paesi Nato, organizzazioni umanitarie e fornitori di energia.

 
18:4422 Giu

Tass: centro tv a Donetsk danneggiato da attacchi sospende trasmissioni

Il centro televisivo Petrovskiy di Donetsk è stato fortemente danneggiato da bombardamenti. Lo fa sapere l'agenzia russa Tass citando fonti locali che precisano come l'emittente abbia dovuto sospendere le trasmissioni.

 
18:2822 Giu

Kiev: 5 donne uccise da colpi di mortaio russi a Izyum

Colpi di mortaio sparati dalle forze russe hanno provocato oggi la morte di 5 donne nel distretto di Izyum, nell'oblast di Kharkiv, nell'Ucraina orientale. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione del distretto, Stepan Maselsky, citato dall'Ukrainska Pravda. Le 5 civili sarebbero state colpite vicino all'ingresso di un palazzo nel villaggio di Pryshib.

 
18:2322 Giu

Londra: sosteniamo Lituania su stop a merci da Russia

"Il Regno Unito sostiene la Lituania che blocca i beni sanzionati in arrivo dalla Russia e in transito nel Paese." Così, su Twitter, la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss che aggiunge: "dobbiamo rimanere forti di fronte all'aggressione russa e rispondere a queste minacce ingiustificate".
 

 
18:0722 Giu

Fonte diplomatica: caso Kaliningrad finirà su tavolo Consiglio europeo

Il caso Kaliningrad "sta montando" e finirà sul tavolo del Consiglio europeo. Lo sostiene una fonte diplomatica europea a conoscenza della questione, citata dall'Ansa. "Ci si aspetta che la Commissione fornisca un aggiornamento delle sue linee guida alla Lituania nelle prossime 24 ore" dice la fonte. Le sanzioni "non sono mai state disegnate" per colpire beni in transito da una parte del territorio russo a un'altra e la sensazione è che la tensione attuale sia stata causata dalla "velocità" con cui è stato approvato quel pacchetto di sanzioni.

 
17:5822 Giu

Zelensky: tutti i paesi Ue sosterranno status candidato per Kiev

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è sicuro che tutti i Paesi Ue sosterranno la proposta della Commissione Ue di garantire a Kiev lo status di candidato all'Unione, al prossimo Consiglio Ue. Lo ha detto in collegamento on-line con gli studenti della Munk School of Global Affairs & Public Policy a Toronto. "Penso che tutti i Paesi Ue sosterranno lo status di candidato: è come andare incontro alla luce uscendo dall'oscurità".

 
17:4322 Giu

Stoltenberg: la Russia è diventata la principale minaccia della Nato

"Mi aspetto che il prossimo 'Concetto Strategico' della Nato, che i leader approveranno al summit di Madrid, identifichi nella Russia come la principale minaccia alla nostra sicurezza". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg partecipando a un evento organizzato da Politico.

Se venisse attaccata, la Finlandia è pronta a combattere. Lo ha assicurato il capo di Stato maggiore dell'esercito di Helsinki, Timo Kivinen, commentando i rischi di minacce militari dalla Russia.   

Il generale, secondo quando riferisce The Guardian, ha spiegato "Abbiamo sistematicamente sviluppato la nostra difesa militare esattamente per questo tipo di guerra che viene combattuta in Ucraina, con un uso massiccio di armi di potenza di fuoco, forze blindate e anche forze aeree", ha spiegato il generale finlandese, citato dal Guardian. 

"L'Ucraina è stata un boccone difficile da masticare - ha aggiunto -  e lo stesso sarebbe la Finlandia che è preparata ad un attacco russo e opporrebbe una strenua resistenza tutta quella che necessaria”.

La Finlandia ha mantenuto un alto livello di preparazione militare sin dalla Seconda Guerra Mondiale avendo combattuto in quegli anni con i confinanti dell’Europa orientale con i quali condivide oltre 810 miglia di confine.

Giunge nel contempo la dichiarazione del Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, che definisce come obiettivo l’ingresso di Svezia e Finlandia nell’Alleanza Atlantica  e che questo avvenga "al più presto". La dichiarazione in un colloquio con Politico.eu



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