UE. Stop alle auto benzina diesel dal 2035

di redazione 08/06/2022 AMBIENTE
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Il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione europea che prevede il divieto di vendita per le case automobilistiche di auto a benzina o diesel a partire dal 2035.

L'emendamento, proposto dal Ppe, che prevedeva di limitare la riduzione delle emissioni per le auto entro il 2035 del 90% invece del 100%, è stato bocciato. La proposta complessiva ha ottenuto 339 voti a favore e 249 contrari. 

Non è passato l'emendamento 'salva Motor Valley' bipartisan firmato da eurodeputati italiani di tutti gli schieramenti per prolungare la deroga alle regole Ue sugli standard di emissione della CO2 di cui già oggi beneficiano i produttori di nicchia. La plenaria dell'Europarlamento che ha dato l'ok alla fine della vendita di auto a benzina, diesel e gpl dal 2035 ha confermato che la deroga per i piccoli produttori di auto (da 1000 a 10mila l'anno) e furgoni (da 1000 a 22mila) cesserà nel 2030. L'emendamento era stato presentato con il chiaro obiettivo di salvaguardare la produzione di supercar nella motor valley dell'Emilia-Romagna 

"Sono 70.000 i posti di lavoro a rischio nell'industria automotive, legata alla produzione di componenti che non serviranno per l'elettrico". E' il nuovo allarme lanciato dal direttore dell'Anfia Gianmarco Giorda dopo il via libera dell'Europarlamento allo stop alle vendite di auto nuove a benzina e diesel nel 2035. "L'elettrico a oggi non è in grado di compensare la perdita di posti di lavoro, non basta costruire colonnine di ricarica o altri componenti. Servono piuttosto azioni per portare in Italia pezzi di filiera legati alla produzione di batterie per le auto elettriche" spiega Giorda. Quanto all'idrogeno, "è una tecnologia, può essere un'opportunità, ma al momento è soltanto una nicchia"

 


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