Maltempo. SI contano i danni. Sei vittime recuperate. Comuni isolati e attività produttive distrutte. Il Nord Ovest alle prese con i cambiamenti climatici e l'incuria

di redazione 05/10/2020 AMBIENTE
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"E' finito il tempo di mettere toppe e tamponi, è arrivata l'ora di interventi strutturali che risolvano le situazioni una volta per tutte". Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in valle Tanaro (nel Cuneese) per visitare i paesi colpiti dall'alluvione dei giorni scorsi. "Martedì - ha detto il governatore - porterò al ministro Lamorgese, al Viminale, una prima stima complessiva dei danni in Piemonte e, soprattutto, parlerò della necessità di una regia istituzionale che risolva i problemi".

È ancora allerta per il maltempo anche in Emilia-Romagna. Arpa e Protezione civile hanno diramato una nuova allerta arancione per rischio idrogeologico nella pianura e nella bassa collina delle province di Parma e Piacenza e per vento sull'Appennino emiliano. L'allerta è valida da ora e per tutta la giornata di domani, lunedì 5 ottobre. Particolare allerta per il passaggio della piena del Po nel Piacentino. Nel dettaglio, affermano i tecnici, tra il primo pomeriggio e la notte del 4 ottobre una nuova perturbazione si prevede attraversi la regione da ovest verso est, anche con rovesci o temporali. I fenomeni saranno più intensi sulle zone di crinale. Nelle prime ore del mattino del 5 ottobre sono attesi temporali sul settore orientale, mentre la ventilazione sui rilievi sarà associata a forti raffiche, in particolare sulle zone di crinale. La tendenza delle condizioni meteo sarà poi in attenuazione.

Intanto è stata riaperta al traffico alle 6,30 l'autostrada A5 Torino-Aosta. Era stata chiusa ieri, nel tratto tra Quincinetto e Scarmagno, a causa del maltempo. Il provvedimento era stato preso in via precauzionale a seguito dell'esondazione della Dora Baltea.

Sono state tutte recuperate le persone rimaste bloccate dal maltempo a Vievola, sul versante francese del Colle di Tenda. Questa mattina l'elicottero 'Drago 55' dei vigili del fuoco ha recuperato otto persone, cinque italiani e tre francesi, che si trovavano ancora nella piccola stazione della frazione di Tenda.

Ponti crollati e ingenti danni, comuni isolati. In poche ore sabato è caduta la pioggia di sei mesi, talmente tanta da battere un record che resisteva addirittura dal 1958. E' eccezionale l'ondata di maltempo che si è abbattuta sul Piemonte, e che ha investito anche Valle d'Aosta e Liguria. 

Cuneese, Biellese e Verbano, in Piemonte, e il ponente ligure le zone più colpite, ma anche il resto della Liguria e la Valle d'Aosta non sono state da meno, tra fiumi esondati, sfollati, frane, allagamenti e colate di fango ovunque per le strade.

Sono 108, quasi un decimo del totale, i Comuni piemontesi che hanno subito danni dall'alluvione dei giorni scorsi, hacomunicato la Protezione civile della Regione. I volontari attivi sui cantieri aperti per il ripristino delle opere danneggiate sono 1360. Ancora numerose le utenze senza corrente elettriche. Enel ne ha comunicate 2700 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2360 in provincia di Vercelli; 1500 in provincia di Cuneo, 1000 in provincia di Biella, 240 in provincia di Novara 240, 180 in provincia di Torino; 13 nell'Alessandrino.

Il campanile della chiesa sconsacrata di San Biagio, nel centro di Lu Monferrato, è crollato. Il piccolo gioiello architettonico, appendice della chiesa risalente al Quindicesimo secolo, è collassato nella serata di ieri, alcune ore dopo che l'area era stata transennata in seguito alla caduta di alcuni calcinacci. Nessuno è rimasto ferito perché la zona era isolata. 

Continua dunque a causare danni la violenta ondata di maltempo che nel fine settimana ha interessato il Piemonte. Le cause del crollo sono probabilmente da addebitare alle forti piogge delle scorse ore. I calcinacci del campanile, nel crollo, hanno danneggiato il tetto e il balcone di una casa vicina, ma non è stato necessario effettuare sgomberi. "La situazione del Piemonte è complicata, a tal punto che non possiamo farcela se lo Stato non farà la sua parte", ha detto ieri il presidente della Regione Alberto Cirio. "Il Piemonte non è abituato a chiedere, ma oggi chiede perché lo Stato ci deve essere. Lo stato di emergenza  prima arriva meglio è".

Toti: "MI auguro Cdm approvi stasera lo Stato di calamità" "Sapete che abbiamo chiesto lo stato di calamità naturale. Mi auguro, ho sentito diversi ministri in queste ore, che già nel Consiglio dei ministri di questa sera alle 21 venga ovviamente approvato". Questa le parole di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ad Agorà su Rai Tre, sull'emergenza maltempo. "In Liguria stiamo recuperando rapidamente la viabilità nei punti dove è stata interrotta per frane o smottamenti. Resta ancora isolata Triora, per cui servirà ancora  qualche giorno di lavori" ha detto Toti.

A Imperia in mare avvistato altro cadavere, il sesto Il cadavere di una donna è stato avvistato in mare, questa mattina, davanti a Borgo Prino, a Imperia. Si tratta del sesto cadavere trovato in mare o sulle spiagge del ponente ligure dopo l'ondata di maltempo che ha devastato la val Roya. Sul posto è presente la guardia costiera.Gli altri cadaveri, tutti uomini, sono stati rinvenuti a Sanremo; nel fiume Roya  a Ventimiglia e a Santo Stefano Al Mare(Imperia).  In Liguria non risultano dispersi. I morti dovrebbero essere tra i dispersi segnalati in Francia. Costa: "I soldi contro il dissesto ci sono" Se ancora una volta la battaglia contro il dissesto idrogeologico sembra non essere minimamente stata affrontata in questi anni non è per mancanza di fondi ma per le carenze dei Comuni. Lo dice Sergio Costa, ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare in un'intervista a 'La Stampa'.  La prevenzione "vuol dire capacità di spendere, di mitigare fenomeni climatici straordinari ma sempre più ricorrenti e di adattare il nostro territorio ai cambiamenti del clima - spiega- le Regioni decidono la conformità dei progetti e se ammetterli ai finanziamenti nazionali, ma i Comuni hanno il compito di individuare i territori a rischio e di realizzare i progetti permetterli in sicurezza: non tutti ci riescono". La progettazione è molto complicata. I Comuni più grandi hanno competenze e risorse per poterli realizzare, ma spesso i Comuni piccoli,quelli delle aree interne dove oltretutto si concentra la gran parte delle zone a rischio, non hanno né le competenze né le risorse per accedere a studi esterni". Per trovare una soluzione"abbiamo inserito alcune misure nel decreto Semplificazioni di luglio". Inoltre, come ministero dell'Ambiente "abbiamo previsto di anticipare ai Comuni il 30% della spesa in modo da permettere l'attivazione di tutta la procedura per la messa in opera del cantiere. E possiamo mettere a disposizione le competenze dei funzionari della Sogesid per realizzare i progetti". Ci sono "anche i soldi, abbiamo 7 miliardi di euro in cassa".

Il green, secondo Costa, è "uno dei settori dove può svolgere lavori chi ha il reddito di cittadinanza. Ma si tratta di mansioni come la pulizia di caditoie o altri interventi di manutenzione ordinaria. Dovranno essere richieste capacità fisiche, non particolari competenze. E devo parlarne con la ministra del Lavoro, non intendo entrare nel suo settore a gamba tesa". Fra gli altri provvedimenti adottati, "le misure contro la deforestazione e per migliorare l'efficientamento energetico.Ora rivolgo un appello al mondo parlamentare perché si riunisca un tavolo tra le commissioni parlamentari e si trovi un'intesa sull'ultimo passo". Infine, rispetto al decreto 'Terra Mia' per combattere le ecomafie, che è  fermo, "avremo un vertice di maggioranza nei prossimi giorni dove dipaneremo queste questioni insieme al sottosegretario dell'Ambiente Roberto Morassut. Sono ottimista". 


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