Minacce alla senatrice Segre. Avrà la scorta

di redazione 07/11/2019 POLITICA
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In seguito alle minacce via web e allo striscione di Forza nuova esposto nel corso di un appuntamento pubblico a cui partecipava a Milano, il prefetto Renato Saccone ha deciso di assegnare la tutela alla senatrice a vita Liliana Segre, ex deportata ad Auschwitz, che, da oggi, avrà due carabinieri che la accompagneranno in ogni suo spostamento. La notizia è pubblicata su alcuni quotidiani milanesi. 

La decisione, spiegano i quotidiani, è stata presa durante il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza che si è tenuto ieri. Sugli insulti e minacce ricevuti dalla senatrice via web la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta allo stato contro ignoti. A occuparsene è il Dipartimento antiterrorismo.

«A pochi mesi dagli anni 20 di questo nuovo secolo - ha commentato su Facebook il leader del Pd Nicola Zingaretti -, a una donna straordinaria come Liliana Segre viene assegnata una scorta: potrebbe essere vittima di attacchi razzisti. Di fatto in qualche modo si limita o si vincola la sua possibilità di vivere libera. Non laviamocene le mani. Dobbiamo difenderla tutte e tutti facendo scudo con la forza delle idee e l’impegno civile. Ogni giorno. Affinché gli anni 20 del 2000 siano anni di riscatto della dignità umana, di libertà e democrazia». «A Liliana Segre, una delle ultime sopravvissute italiane alle camere a gas di Auschwitz-Birkenau, oggi lo Stato assegna una scorta perché la deve difendere da nuove minacce. È un terribile segnale - scrive in una nota il dem Emanuele Fiano -, è un mondo che corre all’indietro. Difendere oggi chi ha attraversato l’inferno ieri è un dovere ma è anche una sconfitta».

«Esiste nel nostro Paese una delle sopravvissute della Shoah, ed è sotto scorta? Ma stiamo scherzando?», si chiede Walter Veltroni in diretta a Circo Massimo, su Radio Capital. «È una cosa che dovrebbe far fermare le istituzioni e il paese, le forze politiche dovrebbero prendere posizione. Mi sbaglierò, sarò troppo legato all’idea che la democrazia e la libertà non sono acquisite una volta per tutte, ma questo fatto testimonia di un clima in questo paese insopportabile per una democrazia». Un clima che, continua Veltroni, «è legittimato da toni e atteggiamenti da parte della politica, e non mi riferisco solo a chi si può più esplicitamente immaginare, ma a un clima assurdo che si è creato, di demagogia, di populismo, di luoghi comuni, di banalità, per cui i grandi nemici delle scorte sono le persone più scortate che abbia mai visto in vita mia».

L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara commenta in una nota: «La scorta assegnata a Liliana Segre per gli insulti e le minacce ricevute è un chiaro segno di imbarbarimento dei nostri tempi. Di fronte a comportamenti ignoranti e agghiaccianti, possiamo solo provare a trasformare la forte rabbia in compassione. A Liliana Segre va la nostra solidarietà. Le stelle non smetteranno mai di brillare».

«Gli squallidi insulti e le gravi minacce social ricevuti dalla senatrice a vita #LilianaSegre sono da condannare con decisa fermezza. Dispiace che una donna con la sua storia debba essere costretta alla scorta. Solidarietà da tutto il @GruppoFICamera». Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

 
 


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