Inchiesta Dda Milano. Appalti e operazioni antimafia. 43 arresti. Custodia cautelare anche per esponenti di spicco di Forza Italia

di redazione 07/05/2019 POLITICA
img

I carabinieri di Monza e la Gdf di Varese stanno eseguendo in Lombardia e Piemonte 43 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 in carcere, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Dda milanese su due gruppi criminali operativi tra Milano e Varese costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, accusati a vario titolo di associazione per delinquere aggravata dall'aver favorito un'associazione di tipo mafioso, corruzione e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all'aggiudicazione di appalti pubblici. 

Sono 95 in totale le persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere aggravata dall'aver favorito un'associazione di tipo mafioso, finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d'ufficio.

Nell’ordinanza è così riportato il tentativo di corruzione da parte di Gioacchino Caianiello e Giuseppe Zingale, che “proponevano al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana di riuscire a fare ottenere tramite l’ente Afol, di cui Zingale è direttore generale, consulenze onerose in favore dell’avvocato Luca Marsico, socio dello studio Fontana-Marsico”. Tutto questo, si legge nel documento, “in cambio del compimento da parte del presidente Fontana di atti contrari ai suoi doveri d’ufficio, e compiuti in violazione del dovere di imparzialità della pubblica amministrazione, consistiti nella nomina di Zingale alla direzione generale Istruzione Lavoro e Formazione della Regione Lombardia”.

Ci sono il consigliere regionale Fabio Altitonante, sottosegretario all'area Expo della Regione Lombardia e il consigliere comunale milanese e vicecoordinatore regionale di Forza Italia Pietro Tatarella, candidato alle Europee, tra gli arrestati nell'operazione della Dda di Milano che ha tra i protagonisti, per uno dei filoni dell'inchiesta, l'imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali, Daniele D'Alfonso della Ecol-Service srl, anch'egli arrestato.

C'è anche un episodio di "istigazione alla corruzione" nei confronti del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che è parte offesa e non risulta indagato, nell'inchiesta della Dda di Milano che oggi ha portato all'esecuzione di 43 provvedimenti cautelari. Da quanto si è saputo, il Governatore non avrebbe denunciato l'episodio. Fontana nei giorni scorsi si sarebbe anche recato al Palagiustizia milanese probabilmente per chiarire l'episodio.
   
Sono 95 in totale le persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere aggravata dall'aver favorito un'associazione di tipo mafioso, finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d'ufficio, nell'inchiesta coordinata dal Procuratore Aggiunto e responsabile della Dda Alessandra Dolci e dai pm Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno. Delle 43 persone destinatarie del provvedimento, firmate dal gip Raffaella Massacrino, 12 sono finite in carcere, 16 ai domiciliari, 3 con obbligo di dimora e 12 con obbligo di firma. Di queste solo 9 sono accusate di associazione a delinquere. Sono duecentocinquanta i militari, tra carabinieri e finanzieri impegnati dalle prime luce dell'alba nell'esecuzione misure cautelari nelle province di Milano, Varese, Monza e Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti.

 


Tags:




Ti potrebbero interessare

Speciali