Premio nobel per la letteratura a Kazuo Ishiguro.

di redazione 05/10/2017 CULTURA E SOCIETÀ
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Il Nobel a Kazuo Ishiguro premia uno scrittore amatissimo, uno scrittore che ha ispirato il cinema e che ha lettori fan che non perdono ogni sua uscita in libreria. Ishiguro non era tra i nomi più quotati alla vigilia del Nobel, ma stavolta c'è da scommettere che nessuno storcerà il naso perché libri come Quel che resta del giorno e Non lasciarmi sono titoli molto noti, entrambi diventati film, il primo con la regia di James Ivory  e l'altro diretto da Mark Romanek. I suoi romanzi, tutti best-seller pluripremiati, sono tradotti in Italia da Einaudi.

Poco dopo l'annuncio dell'Accademia, che ha motivato la sua scelta parlando di romanzi "dalla grande forza emotiva" in cui l'autore "ha svelato l'abisso del nostro illusorio senso di connessione con il mondo", un primo commento del neo-premiato: "E' una notizia sorprendente e totalmente inaspettata. Arriva in un momento in cui il mondo è incerto sui suoi valori, sulla sua leadership e sulla sua sicurezza. Spero solo che ricevere questo grande onore, anche se nel mio piccolo, possa incoraggiare in questo momento le forze del bene e della pace". 
 

Ishiguro ha origini giapponesi ma è a tutti gli effetti un cittadino britannico, vivendo in Inghilterra dall'età di sei anni. Nato nel 1954 a Nagasaki, è a Londra che si è laureato e ha messo le radici, sposando una donna scozzese dalla quale ha avuto una figlia.  Ma i suoi libri - chi non l'ha letti avrà un mondo da scoprire -  si muovono tra Oriente e Occidente.

E' il suo secondo romanzo a rivelarlo al mondo: Un artista nel mondo fluttuante (1986) è ambientato nel Giappone del primo dopoguerra e già dal titolo rimanda alla delicatezza del mondo fluttuante della tradizione pittorica nipponica. Vince il premio Withbread.

La capacità di Ishiguro è spiazzare, sapersi muovere tra scenari differenti, seguendo le bizzarrie della vita e della letteratura. In Non lasciarmi (2005) racconta l'infanzia immaginando un mondo di cloni, di bambini programmati per diventare donatori di organi. Anche da questo libro è stato tratto un film con Andrew Garfield, Carey Mulligan e Keira Knightley. Dieci anni dopo, nel 2015, Nel gigante sepolto, Ishiguro spiazza tutti con un romanzo fantasy, popolando la narrazione di draghi, folletti, orsi e scene guerresche da saga medievale.

In un'intervista a Leonetta Bentivoglio su Repubblica, Ishiguro ha detto di essere stato influenzato dal western e dai film sui samurai: "Non ho letto Tolkien né George R. R. Martin, ma so tutto sul cinema di Sergio Leone e di John Ford. Amo anche i film di Kurosawa e di Kobayashi".


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