Al Teatro L'Aura. Risate e colpi di scena con La Baita degli Spettri
Un altro gradevolissimo spettacolo ha divertito la platea del Teatro romano “L’Aura” a ridosso del viale Marconi, ormai punto di riferimento culturale, di amenità e divertimento per una vasta fetta della popolazione romana.
E’ stata la volta de “La Baita degli spettri” una corposa commedia in due atti composta dalla mano sapiente e libera Claudio Gregori, ( in arte Greg) noto conduttore radiofonico e televisivo, attore, comico e musicista. L’ interpretazione scatenata e divertita è stata affidata a Katia Leardi, Elsa Nichelli, Simone Buffa, Giulio Pierotti, Paolo Russomanno e Alessandro Capone per la regia di Valentina Maselli. Un gruppo eclettico e ben diretto proveniente dal campo scientifico, artistico, dal doppiaggio e addirittura dalla politica
Apparentemente semplice e incisivo il testo si apre su cinque amici decisi a trascorrere qualche tempo in una sperduta baita di montagna. Tutto però si ingarbuglia.
Chi sono in realtà questi cinque ragazzi? La domanda viene momentaneamente sepolta in un mare di gag comiche che sembrano a tratti fare il verso al cinema muto ma anche al linguaggio ovvio di certi programmi della televisione attuale. O alle espressioni correnti dei giovani e giovanissimi dei nostri tempi. Intanto si innesta nella trama un nuovo tema: la baita in apparenza tranquilla è tormentata, infestata dalla presenza di spettri responsabili di un atroce fatto di sangue Ai cinque ragazzi si aggiunge improvvisamente un “convitato di pietra” nella persona di un imbalsamatore che non risulta essere tale: un cacciatore di orsi, pare. Lo spettatore viene condotto in una girandola di fuochi d’artificio scenici nella quale si mescolano alle gag comiche numerosi colpi di scena e irrompe inaspettata l’ironia sugli spettacoli horror e sulle inchieste poliziesche alla Sherloch Holmes con tanto di interrogatorio di terzo grado e con l’individuazione repentina del “colpevole”di turno. La notte dei cinque giovani in compagnia del sinistro imbalsamatore trascorre tra rumori sospetti, scricchiolii e di tutto il repertorio che solitamente accompagna la presenza di spettri inquieti.
Nella trama complessa risaltano le strane abitudini dei personaggi mutevoli nella loro essenza divenendo di volta in volta realtà umane e non solo, liberi da ogni struttura, felici nel proprio stato. Fino alla sorpresa finale. Nella “Baita degli spettri” giunge finalmente una giovane coppia. Qualcuno fra i cinque ragazzi grida sorpreso:”Sono i vivi!”. E dunque si ribaltano clamorosamente ancora una volta le realtà e le immaginazioni. Chi sono gli spettri?