La Procura di Caltanissetta ordina il sequestro del Muos
Intanto i Comitati No Muos, le associazioni e i cittadini di Niscemi scendono in piazza sabato 4 Aprile per ribadire il No all'impianto satellitare

Perché uno dei più importanti progetti strategico-militari debba trovare dimora in una delle riserve paesaggistiche più belle della Sicilia è un mistero. D’altronde non si tratterebbe dell’unico caso, quello dell’impianto satellitare statunitense Muos nella riserva di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, basti pensare ai poligoni di tiro in Sardegna.
Intanto in queste ore sembra che le associazioni e i cittadini che da tempo si oppongono al Muos hanno portato a casa un importante risultato. Infatti la procura di Caltagirone ha ordinato il sequestro dell'impianto satellitare, provvedimento che segue la decisione del Tar di Palermo contro la prosecuzione dei lavori di realizzazione dell'impianto nella base americana. La motivazione del sequestro, secondo il procuratore si Caltagirone, Giuseppe Verzera, è la violazione del vincolo paesaggistico di inedificabilità assoluta presente in una riserva naturale, al quale sono sottoposte anche le costruzioni di carattere militare. Il provvedimento è stato notificato al comando militare Usa della base di Sigonella.
La comunità niscemese, gli ambientalisti, le associazioni, i cittadini che da mesi si battono contro l’installazione militare, hanno accolto con gioia e soddisfazione la decisione della Procura a tal punto che il sindaco Franco La Rosa ha dichiarato che “Abbiamo sempre riposto fiducia nella magistratura, un po’ meno nella politica, a cui chiediamo di fare passi indietro, bloccare il Muos e trasferirlo in una zona senza abitanti. Al posto dell'impianto satellitare spero che venga realizzato un ecomuseo delle Scienze, che attragga turisti qui a Niscemi”.
Da Sigonella l'ufficio stampa stazione aeronavale della Marina Usa ha dichiarato che “prendiamo atto della decisione della Procura. Ogni nostra azione avviene nel pieno rispetto della normativa italiana e ci augurando una rapida risoluzione del contenzioso per garantire un efficace sistema di comunicazione finalizzato alla difesa”. Aggiungendo la disponibilità a collaborare e ribadendo che, come hanno dimostrato i molti studi e ricerche effettuate dalle autorità sanitarie, non vi sono rischi ambientali connessi all’installazione.
Un’opinione evidentemente non condivisa da migliaia di cittadini che nella manifestazione prevista a Niscemi nel sabato di Pasqua rivendicheranno il diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente, l’attuazione del principio di precauzione ma anche il rispetto della sovranità e del potere giurisdizionale da parte degli Stati Uniti e degli stesse istituzioni italiane.
La battaglia orgogliosa dei NO Muos, fanno sapere gli organizzatori, è prima di tutto la consapevole rivendicazione all’autodeterminazione delle comunità locali per il rispetto della pluralità dei diritti e dei doveri.
