Chiacchiere inverosimili all'ora di pranzo con un padre in pensione

di Cinzia Cardoni 22/09/2014 LA VOSTRA VOCE
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Cosa accadrebbe se un giorno di lunedì mattina alle ore 8:00 nel mese di settembre, duecento pensionati alla guida della loro auto, osservassero rigorosamente tutti i limiti massimi di velocità del Grande Raccordo Anulare di Roma?” me lo chiede mio padre.

Mio padre dice che “ il pensionato ha una grande risorsa: il tempo. Il tempo libero.”

I pensionati non hanno niente da perdere se non il loro tempo da perdere. Le loro giornate in Italia sono scandite dai pasti: colazione, pranzo e cena. Se non hanno nipoti allora guardano le partite di calcio anche quelle del campionato inglese che inizia sempre prima di quello italiano oppure sono in fila al supermercato, alla posta, all’edicola, dal dottore…

“Allora, sono loro la causa delle lunghe file e non degli impiegati statali che invece lavorano”, penso. Penso però, che i tagli alle pensioni sono sempre le prime manovre di ogni nuovo governo che si insedia, di quei governi che però non hai mai eletto nessuno. “Papà, non avete nulla da perdere: scioperate. Se tagliano le pensioni, io a trent’anni e sono precaria, che faccio poi? Scioperate.” dico io.

 Signori Pensionati, alleatevi e che si scioperi!

Mio padre dice che i pensionati non possono scioperare perché non avrebbe alcun senso, “per fare la R.I.P - Rivoluzione dei Pensionati, in Italia, non servirebbe infrangere le regole anzi bisognerebbe osservarle e rispettarle alla lettera” – continua mio padre mentre è seduto a tavola accanto a mia madre-sua moglie da trentatrè anni che intanto parla con il mio compagno pugliese della ricetta della focaccia barese – “Pensa, cosa accadrebbe se un giorno di lunedì mattina alle ore 8:00 nel mese di settembre, duecento pensionati alla guida della loro auto, osservassero rigorosamente tutti i limiti massimi di velocità del Grande Raccordo Anulare di Roma?

Roma si bloccherebbe. I pensionati padroni del loro tempo assoluto, non sarebbero perseguibili di alcun reato punibile dalla legge e la Polizia Municipale non potrebbe multarli. Sarebbe più di un semplice sciopero o manifestazione contro la “macelleria sociale” dei tagli alle pensioni…”.

 Saltare l’orario di pranzo per un pensionato in pensione potrebbe essere pericoloso, lo penso mentre guardo mio padre.

 



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