Nel cuore dell'Europa la crisi ci costringe ad un nuovo Umanesimo

di Claudio A. 18/05/2013 LA VOSTRA VOCE
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Purtroppo è il caso di ricordare la celeberrima frase di John Donne, peraltro usata da Hemingway, per la quale la campana suona anche per noi. Mi riferisco a quello che sta succedendo in Spagna dove i pasti serviti  ai bambini dalla Casa della Carità sono raddoppiati in un anno. I genitori sfiancati anche dalla vergogna dicono ai loro figli che andranno al ristorante.

Questi dati che sono riportati dal giornale on-line lasprovincias.es ci dicono anche che l’anno scorso 11.600 bambini tra i 4 e gli 11 anni si sono alimentati grazie alla Casa della Carità e la ONG Save the Children afferma che ci sono bambini il cui unico pasto giornaliero è quello che hanno a scuola.

Ancora abbiamo dubbi sul nostro futuro? C’è qualcuno dei lettori oggi che può affermare che dalla politica ci sono segnali positivi e di speranza ? Raramente si sente parlare di cose concrete, di possibili soluzioni, abbiamo economisti di tutto rispetto come Jean Paul Fitoussi , come Emiliano Brancaccio ed altri che lucidamente e senza giri di parole invitano a far presto a rivedere i trattati, e ipotizzano al di la di ogni terrorismo la possibile uscita dall’Euro

Non si vede nei partiti tradizionali una presa di coscienza sulla reale gravità della situazione. Nei giorni scorsi la Confindustria ha acquistato una intera pagina di un quotidiano per invitare coloro che il popolo ha votato a fare presto, a decidere, a mettere in atto politiche economiche degne di un paese come l’Italia

E che deve fare questo popolo ,dopo aver dato segnali in tutte le direzioni, per chiedere il cambiamento se non scendere in piazza con tutte le conseguenze che si possono intuire ?

Nessuno di noi può restare alla finestra, ognuno avrà  la responsabilità di quello che succederà nei prossimi mesi. Molti si chiederanno: che fare? E’ semplice convinciamoci e convinciamo chiunque ci è vicino che è finita, che le vecchie ricette non curano neppure il raffreddore e che il futuro nascerà con una nuova visione della società dell’economia, una nuova visione del ruolo dell’uomo non più come produttore – consumatore ma come centro e come artefice di un nuovo umanesimo.



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