Stereotipi e violenza di genere. Tra i più giovani sembrano ancora prevalere

Un quadro preoccupante emerge dalla rilevazione Istat condotta nel 2023 su oltre 39mila giovani italiani e stranieri di età compresa tra 11 e 19 anni.
Controllo digitale e violenza psicologica: dati allarmanti
La ricerca evidenzia come il 36% dei giovanissimi consideri accettabile che un ragazzo controlli abitualmente il cellulare o i social network della propria ragazza, con percentuali che raggiungono il 43,7% tra i maschi e il 27,7% tra le femmine. Particolarmente significativo è il dato relativo alla violenza fisica: l’11,1% dei 14-19enni ritiene “normale che ci scappi uno schiaffo ogni tanto” in una relazione di coppia, mentre il 7,3% considera accettabile che “un ragazzo schiaffeggi la sua fidanzata perché ha flirtato con un altro ragazzo”.
La violenza sessuale continua ad essere oggetto di stereotipi pericolosi: il 15,6% dei ragazzi e ragazze di 14-19 anni è d’accordo con l’idea che “le ragazze possano provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire”, dato che sale al 23,5% tra i maschi. Il 13,7% dei giovanissimi crede inoltre che “di fronte a una proposta sessuale le ragazze spesso dicono no, ma in realtà intendono sì”.
Disparità di genere: bellezza femminile e ruoli tradizionali
Maschi e stranieri mostrano percentuali più elevate di adesione agli stereotipi, mentre i giovani provenienti da famiglie con livelli di istruzione più alti e migliori condizioni economiche presentano atteggiamenti più aperti. Significativo il ruolo dell’istruzione materna: quando la madre ha una laurea o un dottorato, diminuiscono sensibilmente tutti gli stereotipi di violenza sessuale.
Prospettive positive: sostegno reciproco e rifiuto della violenza
Nonostante il quadro critico, emergono anche elementi incoraggianti. Il 94,6% dei giovani afferma che le donne non dovrebbero sopportare la violenza all’interno della coppia, soprattutto se hanno figli. Nella visione ideale del rapporto sentimentale, il 48,1% degli intervistati indica come aspetto più importante “il sostenersi a vicenda nei momenti difficili”, seguito da sincerità (44,4%), fedeltà (42,6%) e comprensione reciproca (32,8%).
