Daniele De Rossi è il nuovo tecnico della AS Roma, riabbraccerà la "sua" Roma, è lui l’uomo prescelto per il post-Mourinho. La società giallorossa ha ufficializzato la nomina dell'ex centrocampista come "Responsabile tecnico della prima squadra fino al 30 giugno 2024. Dopo 18 anni da calciatore giallorosso, De Rossi ritornerà nel ruolo di allenatore e farà il suo esordio sulla nostra panchina nella sfida di campionato contro il Verona di sabato pomeriggio all'Olimpico".
"Siamo felici di poter consegnare la responsabilità tecnica dell'AS Roma a Daniele De Rossi, in quanto riteniamo che la leadership e l'ambizione che lo hanno da sempre contraddistinto possano risultare determinanti nella rincorsa agli obiettivi che la squadra ha davanti a sé fino al termine della stagione", hanno affermato Dan e Ryan Friedkin. "Conoscevamo il legame indissolubile che unisce Daniele al club, ma l'entusiasmo con cui ha immediatamente accettato questa sfida per i prossimi mesi ci ha ulteriormente convinto della sua capacità di essere una guida per i calciatori e un fiero rappresentante dei valori di questa società. Bentornato a casa, Daniele"
Ma Daniele oltre alla maglia giallorossa, ha indossato anche quella del Boca Juniors, mitico club argentino (da calciatore), in nazionale (da collaboratore tecnico) ed alla Spal (da allenatore). Una scelta d'amore quella di De Rossi perché Daniele resta insieme al “capitano” Totti il simbolo della storia recente del club, “Capitan futuro” dopo il ritiro del “Pupone”. Certo il momento della squadra non sarà di facile gestione, di questo Daniele ne è consapevole, ma il suo coinvolgimento emotivo per il club è così alto che l'ex numero 16 giallorosso accetterà la sfida. La speranza, ovviamente, è che vada tutto per il verso giusto e la Roma raggiunga, magari, il quarto posto per disputare la Champions, con la possibilità di rivedere ancora De Rossi sulla panchina giallorossa il prossimo anno.
Alle parole della proprietà hanno fatto seguito proprio quelle di De Rossi:"Desidero ringraziare la famiglia Friedkin per avermi affidato la responsabilità della guida tecnica della Roma: da parte mia non conosco altra strada se non quella dell’applicazione, del sacrificio quotidiano e della necessità di dare tutto quello che ho dentro per affrontare le sfide che ci attendono da qui alla fine della stagione. L’emozione di poter sedere sulla nostra panchina è indescrivibile, tutti sanno cosa sia la Roma per me, ma il lavoro che attende tutti noi ha già preso il sopravvento. Non abbiamo tempo, né scelta: essere competitivi, lottare per i nostri obiettivi e provare a raggiungerli sono le uniche priorità che il mio staff ed io ci siamo dati”.
Intanto, lo Special One ringrazia tutti i tifosi che lo hanno supportato "Grazie a voi per questi due anni". Queste le parole di José Mourinho nel lasciare Trigoria a bordo della sua auto. Il tecnico, esonerato questa mattina dalla Roma, ha salutato prima i calciatori e poi i dipendenti nel centro sportivo. All'uscita ha trovato una cinquantina di tifosi che gli hanno chiesto un'ultima foto e lo hanno ringraziato per la vittoria in Conference.
Finisce alle, alle 13 del 16 gennaio, l'era dello Special One nella Roma. Il lusitano svuota l'armadietto, saluta tutti, abbraccia il personale di Trigoria dopo averlo fatto con alcuni giocatori, esce dal cancello, senza dire nulla. Saluto commosso, il primo ad uscire è stato il vice Foti, poi Josè accolto dalle urla in lacrime dei tifosi presenti: "Grazie di tutto". Poi i cori e il tecnico che si batte il cuore commosso. Una scelta improvvisa quella dei Friedkin che ha lasciato spiazzata la tifoseria romanista.