Omicidio Giulia Tramontano. Una tragica vicenda che non è un'eccezione.

di redazione 04/06/2023 TUTTI
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Sono dure e dolorose le parole del parroco di Senago don Sergio Grimoldi. "Parlare di perdono è troppo prematuro  in questo momento. Il perdono è un cammino che richiede tempo, penso che se ne parlerà molto al di là nel tempo", ha detto il parroco ai giornalisti fuori dalla chiesa di Santa Maria Assunta. Quel che è accaduto a Giulia Tramontano, 29enne, incinta al settimo mese, uccisa il 27 maggio dal compagno che voleva lasciare, ha sconvolto l'intera comunità del paese lombardo. Giulia aveva scoperto i tradimenti e le menzogne del partner, Alessandro Impagnatiello, reo confesso dopo due giorni in cui ha cercato di occultare e depistare.

Oggi è emerso un altro dettaglio commovente, che fa immaginare a come Giulia stesse preparando con amore l'arrivo al mondo del piccolo Thiago: a giorni nella parrocchia di Senago sarebbero cominciati gli incontri in vista del cammino verso il sacramento del battesimo. Lo ha raccontato il diacono Francesco Buono che per la parrocchia di Senago celebra anche i battesimi. Don Grimoldi ha preferito lasciare a lui l'omelia di oggi. "Avrei dovuto incontrare Giulia a breve per introdurli in questo percorso, la tragedia quindi mi ha colpito in modo ancora più drammatico - ha detto - penso alla gioia con cui avrei battezzato quel bambino e ho tanto desiderato di poterlo fare nei giorni in cui Giulia era sparita e tutti speravamo di ritrovarla viva".

Intanto a Sant'Antimo, nel Napoletano, per l'8 giugno è stata organizzata una fiaccolata.  “Per Giulia e perché non succeda mai più”, a postare l'invito nelle sue storie Instagram è stata la sorella, Chiara Tramontano. La fiaccolata, nella cittadina dove Giulia è cresciuta e dove vive la sua famiglia, partirà alle 19 dalla villa comunale Del Rio con arrivo in piazza della Repubblica

“Veramente prima ancora di far nascere un bambino, tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori già separati? Ma che madre sei!?”: scriveva così il 25 maggio scorso, due giorni prima di ucciderla, Impagnatiello a Giulia. “Accetta la mia decisione e chiudiamo il discorso” scriveva Giulia, spiegando concitata ad Alessandro di non volerlo più vedere come il suo compagno, “così da non aspettarmi più nulla e trovare la mia pace”. Nel frattempo “condividiamo una casa finché sarà necessario”. E a lui che le ribatteva “Che madre sei?”, la 29enne rispondeva sarcastica: “L'importante è che tu sia un buon padre, io penso a me, tranquillo”. Il botta e risposta tra i due era andato avanti: “Ma ti sembra normale parlare così con un bambino in pancia?”. Giulia esasperata aveva ribattuto: “Non mi sembra normale far arrivare invece una persona a questo limite”.

Il dramma di Senago si arricchisce di un altro, cruciale particolare: è la rivelazione della sorella di Giulia, secondo cui i due “erano già in piena crisi lo scorso gennaio”. Il barman, ora in carcere per l'omicidio, aveva detto alla compagna “di avere un'altra relazione con un'altra ragazza e che, per via di questa situazione”, Giulia “stava pensando di abortire, in quanto era incinta”.

Le frasi sono state messe a verbale da Chiara Tramontano, sorella della giovane donna accoltellata al settimo mese di gravidanza; Chiara ha anche aggiunto che le “problematiche sentimentali” tra i due sono sorte fin da quando hanno “iniziato la convivenza (...) nel febbraio 2021”. Giulia, è emerso nel corso dell'interrogatorio, disse alla sorella “che non avrebbe perdonato Alessandro ma sarebbe tornata a Senago, in attesa di trovare un'altra soluzione abitativa oppure tornare a casa dai genitori”. Giulia, inoltre, “confidava ai nostri genitori la sua gravidanza, nonché le problematiche sentimentali con Alessandro”. Il padre le aveva assicurato “che, se ci fosse stato bisogno, le avrebbe dato tutto l'aiuto possibile”.

Un rapporto non sereno, insomma, quello tra Giulia e Impagnatiello, con tanti problemi e ostacoli da superare, e a dispetto di un figlio in arrivo e dei progetti per il futuro di una giovane coppia. Ma il barman “dalla doppia vita”, che aveva cercato di portare avanti due relazioni parallele, si è poi scontrato con l'inevitabile emergere della verità: Impagnatiello non è riuscito a gestire la scoperta fatta dalla sua fidanzata del rapporto con l'amante americana e ha optato per la soluzione che lo ha reso “libero”, come dichiarato da lui stesso. Nel corso dell'interrogatorio di ieri, che ha convalidato il fermo, Impagnatiello ha spiegato infatti di aver preso la decisione di uccidere “perché stressato dalla situazione”.

Chiara ieri ha pubblicato uno status su Instagram, scrivendo: “Sono la sorella di Giulia e la zietta di Thiago. Sarò sempre con voi”. Nelle storie, la donna ha anche postato una foto in cui è insieme ai genitori, alla sorella e al fratello con la scritta “quanta vita c'era prima. Volevamo solo viverla insieme”.

Con una lettera immaginaria scritta alla mamma Giulia da Thiago, Chiara torna in una storia su Instagram a parlare dell'omicidio e delle accuse nei confronti del barman, che includono la interruzione non consentita di gravidanza. “Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia, gambe, testa e cuore. Lui mi ha ammazzato. Ci ha ammazzati entrambi! Quello è un mostro, è senza cuore. Ci ha ammazzati, mammina Giulia, senza pietà”.



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