Pasta, vino, ortofrutticoli guidano l'aumento record dell'export agroalimentare italiano

di redazione 29/01/2023 DE GUSTIBUS
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 Il fatturato degli alimentari è salito a novembre del 14,7% grazie soprattutto alla domanda dall'estero di cibi e bevande, con il record storico dell'export a 60 miliardi di euro, trainato dai prodotti simbolo della dieta mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca.

È quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati Istat sul fatturato dell'Industria a novembre. Si tratta del mese - sottolinea la Coldiretti - in cui si preparano le scorte per le festività di Natale durante le quali si è verificata una vera esplosione del Made in Italy sulle tavole mondiali.

Nel “World Pasta day” una cosa è certa: il mondo in generale ne ha sempre più voglia, stando almeno ai numeri e alle classifiche delle richieste e dei consumi: in dieci anni sono raddoppiati quelli totali, passando da 9 a quasi 17 milioni di tonnellate del 2021

Il re dell'export tricolore si conferma il vino per un valore stimato vicino agli 8 miliardi di euro nel 2022, secondo l'analisi della Coldiretti, grazie a una crescita a due cifre delle vendite all'estero. Al secondo posto si piazzano la pasta e gli altri derivati dai cereali con un volume di vendite all'estero che a fine anno voleranno ben oltre i 7 miliardi di euro - continua Coldiretti - mentre al terzo ci sono frutta e verdura fresche con circa 5 miliardi e mezzo di euro di export, ma ad aumentare in modo consistente sono anche l'extravergine di oliva, oltre a formaggi e salumi.

La Germania resta il principale mercato di sbocco dell'alimentare in aumento del 13%, davanti agli Stati Uniti, in salita del 20% mentre - sottolinea la Coldiretti - la Francia si piazza al terzo posto ma mette a segno un tasso di crescita del 17%.

 

Dalle trofie ai pizzoccheri, dalle busiate alla fregola: ogni regione ha la sua tradizione e il modo cucinarla per gustarne al massimo le peculiarità

Risultati positivi - precisa la Coldiretti - anche nel Regno Unito con un +18% che evidenzia come l'export tricolore si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all'uscita dalla Ue. Balzo a doppia cifra anche nella Turchia (+23%) mentre è dato negativo in Cina con un calo del 20% e in Russia con un -5% fra sanzioni, guerra e pandemia Covid.

"Per sostenere il trend di crescita dell'enogastronomia nazionale serve ora agire sui ritardi strutturali dell'Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo" sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l'importanza di cogliere l'opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull'internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell'Ice con il sostegno delle ambasciate".



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