Tari. Aumenti e disservizi. Si paga di più dove il servizio è meno efficiente

di redazione 29/11/2022 AMBIENTE
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Nel 2021 le tariffe dei rifiuti Tari/Tarip sono aumentate in media dell'1% nel 2021 rispetto al 2020. Ma molte sono le differenze sul territorio nazionale. Si va infatti da un +45% a Vibo Valentia e +25% a Genova, contro un -23% a Rovigo e -22% a PisaGenova è anche la città più cara in termini assoluti, con una bolletta di 480 euro annui nel 2021 per una famiglia tipo di tre persone, mentre la meno cara è Potenza, con 130 euro: una differenza di ben 350 euro.

È quanto emerge dalla 3° Indagine nazionale sulle tariffe delle utenze domestiche e non domestiche nelle 111 città capoluogo, realizzata dal Centro Studi Ircaf (l'Istituto di ricerche consumo, ambiente e formazione) e pubblicata oggi.

molte sono le differenze tra Nord e Sud. Mediamente una famiglia del Nord-Est, a fronte di una maggiore efficienza (rapporto costi/qualità del servizio, con la raccolta differenziata al 75%) spende il 25% in meno rispetto alla media nazionale. Al Nord-Ovest la famiglia media spende l’8% in meno, al Centro spende il +2% in più, nel Sud e isole spende il +16% rispetto alla media nazionale.

A fronte di una spesa media per le famiglie del +1% sul territorio nazionale, nel 2021 in alcune città si sono registrati aumenti significativi:

  • Vibo Valentia +45%
  • Genova +24,7%
  • Como +17,7%
  • Biella +15,3%
  • Isernia +13,1%
  • Perugia +11%
  • Caltanissetta +10,8%
  • Bari +10,7%
  • Alessandria +9,5%
  • Foggia +8,9%

In altre città invece la Tariffa per i rifiuti è diminuita:

  • Rovigo -22,8%
  • Pisa -22,4%
  • La Spezia -21,3%
  • Cagliari -17,7%
  • Trento -13,1%
  • Enna -9,3%
  • Reggio Calabria -8%
  • Caserta -6,9%
  • Siracusa -5,5%
  • Ancona -5,1%

Le regioni dove si spende di più e dove si spende di meno

Se guardiamo i dati pubblicati oggi dall'Iracf, in termini assoluti vediamo che la regione dove si spende di più per la tassa dei rifiuti è la Campania, mentre quella dove la bolletta Tari è meno cara è il Trentino, con una differenza di 260 euro e grandi disparità anche di qualità, trasparenza e servizio.

Nel dettaglio, in Campania una famiglia tipo di tre persone spende 416 euro, in Sicilia 376 euro, in Puglia 373 euro, in Liguria 349 euro, nel Lazio 331 euro, in Abruzzo 329 euro, in Sardegna e Toscana 326 euro, in Umbria 320, in Calabria 317 euro. 
Mentre il Piemonte si attesta al di sotto della media nazionale di 299 euro, con una spesa annua media di 282 euro, seguita da Valle d’Aosta con 272 euro, l'Emilia Romagna con 269 euro, la Lombardia con 245 euro, il Molise con 242 euro, la Basilicata con 239 euro, le Marche con 239 euro, il Friuli V.G. Con 237 euro, il Veneto con 219 euro e il Trentino con 156 euro. 

La Tari per supermercati, bar, benzinai, alberghi, negozi

L'Indagine realizzata dal Centro Studi Ircaf analizza anche le utenze non domestiche. I maggiori aumenti nel 2021 li hanno registrati gli alberghi con un +3,6% a fronte di una spesa annua media di 6.990 euro. I supermercati hanno visto aumenti del +3,5% con una spesa media annua di 11.870 euro. Per i bar le bollette sono aumentate del +2,8% con una spesa media annua di 1.720 euro. I benzinai hanno registrato un +1,9% con una spesa media annua di 1.000 euro. 
Per gli alberghi con ristorante la città più costosa è Bologna con 1.650 euro, per i distributori di benzina è Caserta con 2.210 euro, per i negozi di abbigliamento è Roma con 1.435 euro, per i bar è Venezia con 4.820 euro e per i supermercati la città più costosa è Torino con 29.130 euro.

Nuove tutele e obblighi su trasparenza e qualità del servizio

Dal 1° gennaio 2023 tutti gli 8.000 comuni italiani devono applicare il Testo Unico di Regolazione della Qualità stabilito da Arera. La Regolazione sulla Qualità prevede standard comuni e omogenei su tutto il territorio nazionale. Tutti i gestori del servizio di nettezza urbana sono tenuti a rispettare alcuni obblighi, come quello di garantire prestazioni minime simili in tutta Italia, introdurre livelli generali di “qualità contrattuale” e “qualità tecnica” a tutela degli utenti.



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