FESTA DEL CINEMA DI ROMA. Lise Akoka e Romane Gueret: Les pires.
Alice nella città. Concorso. Già vincitore del Premio Un certain regard al Festival di Cannes 2022.
Finzione, realtà e soprattutto il cinema come mezzo attraverso il quale guardare il mondo ma anche l’amore nei confronti della settima arte.
Siamo a Boulogne-Sur-Mer, nord della Francia, nel quartiere Cité Picasso, periferia difficile e problematica.
E’ qui che arriva la troupe capitanata dal regista Gabriel (Johan Heldenbergh) a caccia di volti giovani e non professionisti per girare il suo film, À pisser contre le vent.
Mentre proseguono le riprese, tra mille difficoltà, in parallelo seguiamo le vite dei quattro protagonisti principali; Ryan (Timéo Mahaut), Lily (Mallory Wanecque), Maylis (Mélina Vanderplancke) e Jessy (Loïc Pech).
Les Pires mescola continuamente i piani della finzione e della realtà o meglio del neorealismo.
L’idea stessa del film parte dalle esperienze personali delle due registe che in passato hanno svolto casting con giovani provenienti da zone difficili.
Da qui l’idea di raccontare le loro vite, il tutto però inserendole in un gioco meta cinematografico in cui ad emergere è soprattutto l’amore verso il cinema ed in particolare il momento delle riprese ed il potere della settima arte.
Il risultato è uno strano cortocircuito in cui non si sa bene dove finisca la finzione di À pisser contre le vent, quella di Les pires e dove comincino le vite reali degli attori.
I quali, a loro volta, sono veramente volti non professionisti presi dalla strada che rivelano, soprattutto Timéo Mahaut e Mallory Wanecque un talento straordinario.
Così, come nella migliore delle favole, Les pires non solo ha vinto il premio della sezione Un certain regard al Festival di Cannes 2022 ma soprattutto per alcuni dei giovani protagonisti, in particolare per Mallory Wanecque, si sta aprendo un futuro nell’industria cinematografica.
La buona notizia è che Les Pires sarà distribuito in Italia da I wonder pictures.
Il nostro consiglio è di non perderlo non fosse altro che per poter vedere la nascita di una stella che speriamo di poter rivedere quanto pria sul grande schermo.
EMILIANO BAGLIO