Vaiolo delle scimmie. La situazione. Il focolaio alle Canarie

di redazione 26/05/2022 SCIENZA E TECNOLOGIA
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Sono saliti a 5 i casi di vaiolo delle scimmie in Italia. Un quinto caso, con caratteristiche cliniche e di trasmissione simili ai precedenti, è stato notificato oggi dall'Istituto Spallanzani. Tre pazienti sono ricoverati a Roma, uno ad Arezzo, e il quinto è seguito nella capitale a domicilio. Sono invece 16 i contatti stretti posti in isolamento, per i quali sono in corso ulteriori accertamenti, come fa sapere l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato.

I ricercatori dello Spallanzani hanno completato la prima fase dell'analisi della sequenza del DNA del Monkeypox, virus dei primi tre casi di vaiolo delle scimmie osservati in Italia e seguiti presso l'Istituto romano.

I campioni risultati postivi al Monkeypox virus sono stati sequenziati per il gene dell'emoagglutinina (HA), che consente l'analisi filogenetica del virus, e sono tutti risultati affini al ceppo dell'Africa Occidentale, con una similarità del 100% con i virus isolati dei pazienti in Portogallo e Germania.

"Potremmo essere anche in Italia di fronte a un virus "paneuropeo", correlato con i focolai osservati in vari paesi europei, in particolare quello delle Isole Canarie", spiegano ancora dallo Spallanzani. "Non è un virus ad alta trasmissione, ha un indice di trasmissibilità sotto l'1, rassicura Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). "Non ci aspettiamo delle grandi epidemie, ci aspettiamo un po' di casi in giro per il mondo in funzione dei contatti. Ma come mettiamo in atto le azioni di contenimento il virus dovrebbe ritornare nel serbatoio animale, che non è la scimmia, ma i piccoli roditori".

L'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha segnalato 7 casi di vaiolo delle scimmie in Regno Unito e 5 in Portogallo cui si sommano 20 sospetti in Portogallo e 8 in Spagna. L'Ecdc ha spiegato che è la prima volta che vengono segnalate catene di trasmissione in Europa senza collegamenti epidemiologici noti con l'Africa occidentale e centrale.

 

Il primo caso è stato segnalato dalla l'agenzia britannica per la sicurezza sanitaria (Uk Health Security Agency, Ukhsa) il 7 maggio e si ritiene che sia stato importato. Il 14 maggio 2022 sono stati identificati altri due casi nel Regno Unito, entrambi della stessa famiglia, ma senza storia recente di viaggi e senza contatti con il caso segnalato il 7 maggio.

Altri quattro casi sono stati confermati dall'Ukhsa lunedì (il 6 maggio), anche questi senza storia di viaggi recenti in aree endemiche, e non erano contatti dei casi segnalati il 7 e il 14 maggio. Mercoledì 18 maggio il Portogallo ha segnalato cinque casi confermati di vaiolo delle scimmie e più di 20 casi sospetti. Tutti i casi erano di giovani uomini e tutti nella zona di Lisbona e della valle del Tago. Anche la Spagna ha segnalato otto casi sospetti.

L'Ecdc ha ricordato che il vaiolo delle scimmie è una malattia virale. La trasmissione all'uomo può avvenire attraverso il contatto con un animale o un essere umano infetto o con materiale corporeo umano contenente il virus.

La trasmissione tra gli esseri umani avviene principalmente attraverso grandi goccioline respiratorie. Poiché le goccioline non possono viaggiare lontano, è necessario un contatto prolungato faccia a faccia. Il virus può anche entrare nel corpo attraverso i fluidi corporei, il materiale delle lesioni o il contatto indiretto con il materiale delle lesioni.

I sintomi includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, ingrossamento dei linfonodi, brividi e spossatezza. In genere si sviluppa un'eruzione cutanea. Spesso inizia sul viso e poi si diffonde ad altre parti del corpo, compresi i genitali. L'eruzione cutanea attraversa diverse fasi e può assomigliare alla varicella o alla sifilide, prima di formare una crosta che poi cade.

La differenza di aspetto rispetto alla varicella o alla sifilide è l'evoluzione uniforme delle lesioni. Il periodo di incubazione è in genere compreso tra 6 e 16 giorni, ma può arrivare fino a 21 giorni. "Le manifestazioni cliniche del vaiolo delle scimmie sono generalmente lievi. Il clade dell'Africa occidentale, che finora è stato rilevato nei casi segnalati in Europa, è stato osservato con un tasso di mortalità del 3,6% negli studi condotti nei Paesi africani.

La mortalità è più elevata tra i bambini e i giovani adulti e gli individui immunocompromessi sono particolarmente a rischio di malattia grave. La maggior parte delle persone guarisce in poche settimane", ha specificato l'Ecdc. L'entità della trasmissione comunitaria è attualmente sconosciuta. Tuttavia, nei Paesi dell'Ue/See interessati, si sta iniziando a effettuare test mirati su individui con tali manifestazioni cliniche. 

 

PERCHE' TANTI CASI IN SPAGNA 

Trenta casi confermati di infezione da vaiolo delle scimmie e altri 45 casi sospetti in Spagna: sono gli ultimi aggiornamenti resi noti questa mattina da Enrique Ruiz Escudero, ministro della Sanità di Madrid, la cui regione, da sola, registra la conferma di 21 casi e il sospetto su altri 19.

 

L'intera rete sanitaria è in stato di allerta mentre è ancora in fase di studio la possibilità di un legame tra il focolaio nella sauna di Madrid da cui sono emersi numerosi casi e la maxi-festa di alcuni giorni fa alle Isole Canarie. La sauna in questione è "El Paraìso", nel cuore della capitale iberica, che ha annunciato la chiusura dell'attività "come misura precauzionale in vista dell'allerta lanciata dalla Sanità (il 17 maggio, ndr), perché per noi - si legge in un post su Facebook - il benessere dei nostri clienti è una priorità. Ci appelliamo alla responsabilità individuale di ogni persona per evitare la trasmissione di qualsiasi infezione. Ci scusiamo per gli eventuali disagi".

L'altro evento oggetto di attenzione da parte delle autorità spagnole è stato a Maspalomas, a Gran Canaria, dove dal 5 al 15 maggio quasi centomila persone hanno festeggiato prendendo d'assalto lo Yumbo Centrum (uno dei più grandi centri commerciali dell'isola) e, soprattutto, la Playa del Inglés, la popolare spiaggia con le dune.

"Dobbiamo valutare la mobilità dei contatti; a volte non è facile stabilire l'itinerario che hanno seguito, ma è fondamentale", ha spiegato Ruiz Escudero. Alla domanda sull'alto numero di casi confermati in Spagna rispetto ad altri Paesi europei, il ministro ha risposto che la chiave è come si sia mosso il "paziente zero", perché se è andato a Madrid è logico che ci siano più casi, mentre "se fosse andato a Londra", sarebbe questa città ad avere più casi positivi.

Provenienti dalle Canarie sono tre dei quattro casi di vaiolo delle scimmie accertati in Italia, l'ultimo in ordine riguarda un uomo di 32 anni di Arezzo. Fonti del dipartimento del governo delle Canarie hanno dichiarato all'agenzia di stampa Efe che "è possibile" che l'evento di Maspalomas "possa aver contribuito alla trasmissione del virus", anche se hanno sottolineato che "è ancora troppo presto per conoscere il peso con cui può aver contribuito alla diffusione".

"I casi umani di vaiolo delle scimmie attualmente diagnosticati sono principalmente tra gli uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini, il che suggerisce che la trasmissione potrebbe aver luogo durante le relazioni intime" quanto afferma il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in una nota di presentazione della nuova valutazione dei rischi sui casi di vaiolo delle scimmie in Europa.

Come si trasmette

"La trasmissione può avvenire attraverso il contatto ravvicinato della mucosa o della pelle non integra con il materiale infettivo delle lesioni o attraverso grandi goccioline respiratorie durante il contatto prolungato faccia a faccia", hanno aggiunto gli esperti.

"La maggior parte dei casi attuali si è presentata con sintomi di malattia lievi e, per la popolazione più ampia, la probabilità di diffusione è molto bassa" afferma Andrea Ammon, la direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), nell'ultimo rapporto sulla diffusione del vaiolo delle scimmie. "Tuttavia, la probabilità di un'ulteriore diffusione del virus attraverso uno stretto contatto, ad esempio durante le attività sessuali tra persone con più partner sessuali, è considerata alta", aggiunge.

"Sono preoccupata dall'aumento del numero di casi di vaiolo delle scimmie segnalati nell'Ue e nel mondo. Stiamo monitorando da vicino la situazione e, sebbene attualmente la probabilità di diffusione nella popolazione più ampia sia bassa, la situazione è in evoluzione".

Lo ha dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, in una nota di presentazione della nuova valutazione Ue dei rischi sui casi di vaiolo delle scimmie in Europa. "Dobbiamo tutti rimanere vigili, garantire che siano disponibili la tracciabilità dei contatti e un'adeguata capacità diagnostica e garantire di avere a disposizione i vaccini, gli antivirali e i dispositivi di protezione individuale necessari per gli operatori sanitari", ha aggiunto la commissaria.

"Le persone infettate" dal vaiolo delle scimmie "dovrebbero rimanere isolate fino alla caduta delle croste e in particolare dovrebbero evitare contatti ravvicinati con persone immunodepresse e animali domestici" fa sapere l'Ecdc "Si consiglia inoltre di astenersi dall'attività sessuale e da uno stretto contatto fisico fino alla guarigione dell'eruzione cutanea", hanno precisato gli esperti. "La maggior parte dei casi può rimanere a casa con cure di supporto"

Tra il 15 e il 23 maggio, sono stati segnalati in totale 85 casi di vaiolo delle scimmie accertati nell'Ue in otto Stati membri: Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia. "Se si verifica la trasmissione da uomo ad animale e il virus si diffonde in una popolazione animale, c'è il rischio che la malattia diventi endemica in Europa" scrive il Centro europeo per la prevenzione e il controllo della malattie "Pertanto, è necessaria una stretta collaborazione intersettoriale tra le autorità sanitarie pubbliche umane e veterinarie per gestire gli animali domestici esposti e prevenire la trasmissione della malattia alla fauna selvatica".

Nella nuova valutazione dei rischi l'Ecdc ha raccomandato ai Paesi dell'Ue di concentrarsi sulla tempestiva identificazione, gestione, tracciamento dei contatti e segnalazione di nuovi casi. "I Paesi dovrebbero anche aggiornare i loro meccanismi di tracciamento dei contatti, la capacità diagnostica per gli orthopoxvirus e rivedere la disponibilità di vaccini contro il vaiolo, antivirali e dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari", ha precisato.

"Il virus del vaiolo delle scimmie può causare malattie gravi in alcuni gruppi di popolazione, come bambini piccoli, donne in gravidanza e persone immunodepresse. Sono necessarie ulteriori indagini per stimare con precisione il livello di morbilità e mortalità in questo focolaio" si legge ancora nella nota. 

I focolai non endemici possono essere contenuti e la trasmissione del virus da uomo a uomo può essere interrotta, ha affermato l'Organizzazione mondiale della sanità. "Vogliamo fermare la trasmissione da uomo a uomo. Possiamo farlo nei Paesi non endemici... Questa è una situazione contenibile", ha detto Maria Van Kerkhove, responsabile delle malattie emergenti dell'Oms, in un briefing.

Intanto il comitato per la sicurezza sanitaria dell'Ue ha annunciato che discuterà domani del vaiolo delle scimmie e l'autorità di risposta e preparazione alle emergenze sanitarie (Hera) e l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) stanno lavorando a stretto contatto per garantire che le informazioni sulla situazione epidemiologica e la disponibilità di vaccini e trattamenti siano assicurate". 



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