Morti sul lavoro. In due giorni due incidenti mortali. I sindacati "Intensificare controlli per la sicurezza dei lavoratori"

di redazione Roma 28/04/2022 ROMA
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28 aprile

Un operaio di 39 anni è morto oggi a Roma, mentre stava manutenendo l'ascensore del palazzo della Farnesina, sede del ministero degli affari esteri. È la seconda vittima di un incidente sul lavoro nella capitale, dopo Bernardino Passacantilli, 61 anni, che ha perso la vita mentre stava lavorando alla ristrutturazione di un palazzo al civico 3 di via Toscana, a due passi da via Veneto, poco prima dell'ora di pranzo.

L'incidente di oggi è avvenuto alle 8:30, proprio nella giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro. In piazzale della Farnesina, oltre personale medico del 118 che non ha potuto fare altro che appurare il decesso della vittima, anche i vigili del fuoco con le squadre Saf e Usar per recuperare il corpo e mettere in sicurezza la zona.

Ad indagare sul caso i carabinieri della compagnia Trionfale, mentre per i rilievi la VII sezione di via in Selci.  A dare l'allarme sono stati altri colleghi di lavoro. Sul luogo della tragedia si sono recati anche gli ispettori del lavoro e la Asl di zona, l'obiettivo sarà quello di verificare il rispetto delle misure di sicurezza sul lavoro.

L'assessore al Lavoro della Regione Lazio, Claudio Di Berardino ha spiegato che la Pisana ha "più volte ribadito quanto sia importante l'organizzazione del lavoro con al centro il tema della prevenzione e dello sviluppo della cultura della salute e della sicurezza in azienda. Si tratta di interventi non più rinviabili ma che anzi richiedono di agire sulla contrattazione preventiva, ponendo attenzione all'aspetto della salute e della sicurezza negli appalti e nei cantieri edili. Si tratta di una posizione condivisa con le Parti sociali ma da rendere attuabile con un emendamento che mi farò carico di presentare sulla proposta di legge della Giunta Zingaretti in discussione in Consiglio relativamente al tema della Salute e Sicurezza sul lavoro".  

27 aprile.

È morto sul colpo dopo la caduta dal secondo piano di un'impalcatura un operaio italiano di 51 anni.

L'uomo stava lavorando nella parte esterna di un palazzo in via Toscana, a due passi da via Veneto, nel centro di Roma. Sul posto gli agenti del commissariato Castro Pretorio e la polizia scientifica. 
    "Continua la lunga scia di sangue nei cantieri edili della Capitale ed anche oggi è tragedia sul lavoro, proprio alla vigilia della Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro che si celebra il 28 aprile e che ci richiama tutti ad una riflessione corale sulla necessità di intervenire in maniera decisa e definitiva", scrivono, in una nota, Carlo Costantini e Nicola Capobianco, rispettivamente segretari generali della Cisl Roma Capitale Rieti e della Filca Cisl Roma.

Sul caso sono intervenuti i sindacalisti Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl, e Armando Valiani, segretario regionale Ugl Lazio: "L'incidente mortale non è avvenuto in un cantiere edile abusivo in una delle nostre periferie, tanto meno in un'azienda agricola che sfrutta la manovalanza extracomunitaria, o in una fabbrica in cui il profitto è più importante della sicurezza, bensì all'interno di un Ministero di Roma che, nell'immaginario collettivo, rappresenta uno di quei luoghi assolutamente sicuri".

"Pertanto, a nome del sindacato Ugl, esprimo il cordoglio alla famiglia della vittima e invito tutti a riflettere sull'accaduto, in quanto non esistono luoghi di lavoro sicuri e non è ancora sufficiente l'impegno del nostro Governo affinché il lavoro sia dignitoso, retribuito adeguatamente, ma soprattutto sicuro. - aggiungono - Ancora una volta chiediamo alle istituzioni nazionali e al presidente Draghi di intervenire urgentemente, intensificando i controlli e rafforzando la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili tragedie. La manifestazione silenziosa dell'Ugl 'Lavorare per vivere' ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sul fenomeno delle cosiddette morti bianche e ribadire ancora una volta basta stragi".



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