REport ISS. Dopo sei mesi cala la protezione dei vaccini. Nell'ultimo mese il 64% dei ricoveri in terapie intensive e il 45% dei morti sono tra non vaccinati

di redazione 20/11/2021 SCIENZA E TECNOLOGIA
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L'efficacia del vaccino cala progressivamente, scendendo dopo oltre sei mesi dalla somministrazione dal 79% al 55% nella protezione dall'infezione. Giù anche la protezione da malattia severa, che rimane comunque elevata: al 95% prima dei sei mesi, all'82% dopo.

Il report esteso dell'Iss sull'andamento dell'epidemia fotografa un fenomeno già riportato la scorsa settimana, e sottolinea l'urgenza di provvedere con le terze dosi: i vaccini funzionano meno dopo un semestre nel proteggere dal contagio, ma sono ancora una più che valida barriera contro il rischio di ospedalizzazione.

Il focus dell'Istituto Superiore di Sanità su ricoveri e decessi va letto infatti tenendo conto del noto "effetto paradosso" per cui il numero assoluto può essere simile, se non maggiore, tra vaccinati e non vaccinati, per via della progressiva diminuzione nel numero di questi ultimi. 

Negli ultimi 30 giorni in Italia, rileva l'Iss, si osserva una maggiore incidenza di casi diagnosticati nella popolazione non vaccinata. Il 51,0% delle ospedalizzazioni, il 64,0% dei ricoveri in terapia intensiva e il 45,3% dei decessi sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. Ma tenendo conto delle enormi differenze tra le due platee, vaccinati e non (ormai l'85% degli over 12 ha fatto due dosi), l'efficacia del siero e' piu' che confermata.

Lo dicono i numeri assoluti: nell'ultimo mese in terapia intensiva si registrano 424 non vaccinati rispetto a una platea di 8 milioni di persone che hanno evitato la somministrazione, e 177 ricoverati vaccinati completi da meno di 6 mesi su una platea di 39 milioni di vaccinati.

In ogni caso, l'epidemia corre: nell'ultima settimana, rileva l'Iss, si osserva un aumento sia del numero di casi diagnosticati tra gli operatori sanitari (937 vs 747 della settimana precedente) che nella popolazione generale; la percentuale di operatori sanitari scende leggermente al 3,1% (rispetto al 3,3% della settimana precedente).

Aumenta l'incidenza in tutte le fasce d'età; in particolare nella popolazione di età inferiore ai 12 anni, attualmente non eleggibile per la vaccinazione e che mostra un'incidenza più elevata rispetto alle altre fasce d'età, con un'impennata soprattutto nella classe 6-11 anni, mentre si evidenzia un aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia (3 anni (poco sopra i 2 ricoveri per 100.000 abitanti) nelle ultime settimane, mentre nelle altre fasce di età risulta stabile.

Nel complesso, il 25% dei casi diagnosticati nell'ultima settimana riguarda persone sotto i 20 anni. Dall'inizio dell'epidemia alle ore 12 del 17 novembre 2021, nella popolazione 0-19 anni sono stati riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19, 808.228 casi confermati di cui 34 deceduti. Nel periodo 1 - 14 novembre 2021, in questa popolazione sono stati segnalati 22.202 nuovi casi, di cui 143 ospedalizzati e 5 ricoverati in terapia intensiva. 

Nell'ultimo mese il 64,0% dei ricoveri in terapia intensiva e il 45,3% dei decessi sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino anti-Covid. Il dato emerge dal Report esteso di sorveglianza dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che completa il monitoraggio settimanale. Nel periodo 8/10/2021 -7/11/2021, rileva l'Iss, nelle terapie intensive si registrano 424 persone non vaccinate su un totale di circa 8 milioni di non immunizzati in Italia, e sono presenti 177 ricoverati vaccinati completi da meno di 6 mesi su 39 milioni di vaccinati completi. Negli ultimi 30 giorni, si legge nel Report esteso, sono stati notificati 50.564 casi di Covid-19 (39,9%) fra i non vaccinati, 3.980 casi (3.1%) fra i vaccinati con ciclo incompleto, 60.407 casi (47,7%) fra i vaccinati con ciclo completo entro sei mesi, 11.215 (8,9%) fra i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi e 537 casi (0,4%) fra i vaccinati con ciclo completo con dose aggiuntiva/booster. Il 51,0% delle ospedalizzazioni, il 64,0% dei ricoveri in terapia intensiva e il 45,3% dei decessi sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. Ricoverati in terapia intensiva, di contro, si registra 14 casi  (2,1%) trai vaccinati con ciclo incompleto; 177 casi (26,7%) tra vaccinati con ciclo completo entro 6 mesi; 45 casi (6,8%) tra vaccinati con ciclo completo da più di 6 mesi e 2 casi  (0,3%) tra vaccinati con ciclo completo più dose aggiuntiva/booster.  Il tasso di decesso nei non vaccinati è nove volte più alto Il tasso di decesso nei non vaccinati (65 per 100.000) è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro sei mesi (7 per 100.000) e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi (11 per 100,000). Lo rileva il Report esteso di sorveglianza dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che completa il monitoraggio settimanale.  Cala dall'95% all'82% la protezione dei vaccinati da oltre 6 mesi La protezione determinata dal vaccino anti-Covid per i vaccinati da più di 6 mesi cala dal 95% all'82%. Lo rileva il Report esteso di sorveglianza dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che completa il monitoraggio settimanale.

"Dopo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale - afferma l'Iss - si osserva una forte diminuzione dell'efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce di età".  In generale, rileva il Report esteso dell'Iss, "su tutta la popolazione, l'efficacia vaccinale passa dal 79% nei vaccinati con ciclo completo entro sei mesi rispetto ai non vaccinati, al 55% nei vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati".   Nel caso di malattia severa, sottolinea l'Iss, "la differenza fra vaccinati con ciclo completo da oltre e da meno di sei mesi risulta minore. Si osserva, infatti, una decrescita dell'efficacia vaccinale di circa 13 punti percentuali, in quanto l'efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 95%, mentre risulta pari all'82% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi, rispetto ai non vaccinati". 



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