Fridays for Future. Di nuovo nelle piazze migliaia di giovani "per chiedere una rapida azione sul clima ai leader mondiali"

di redazione 24/09/2021 AMBIENTE
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Tornano a manifestare in tutto il mondo i giovani di Fridays for Future per lo Sciopero Globale per il Clima sotto l'hashtag #UprootTheSystem, "sradica il sistema". In Italia cortei in oltre 70 piazze contro i cambiamenti climatici resi evidenti da un'estate tropicale, la sesta più calda dal 1800 con una temperatura superiore di 1,55 gradi rispetto alla media e quasi 1.300 nubifragi, bombe d'acqua, trombe d'aria, grandinate e tempeste di fulmini, in aumento del 58% rispetto allo scorso anno ed effetti devastanti su città e campagne.   Milano, capitale del dibattito sul clima Centinaia di persone si sono radunate questa mattina in piazza Cairoli a Milano in vista della Youth ForClimate e la Pre-Cop 26, i due grandi eventi internazionali che, per cinque giorni, trasformeranno la città nella capitale mondiale del dibattito sul clima. 

 Ad aprire il corteo un grande striscione verde con la scritta “uproot the sistem” (sradichiamo il sistema). “Oggi è sciopero globale, in tutto il mondo ed è la prima manifestazione dopo quasi due anni di pandemia. È una giornata importantissima. - dice uno degli organizzatori -. Stiamo vedendo il nostro ecosistema distruggersi, disastri ambientali. Ci stanno togliendo il futuro e la dignità, ma siamo tornati. Vogliamo fatti e azioni concrete. La crisi ecologica e ambientale non può essere risolta senza un cambio radicale”. Il corteo dopo aver attraversato la città si concluderà alla biblioteca degli alberi in zona Gae Aulenti. Greta a Milano il primo ottobre Nel mirino degli studenti-ambientalisti anche il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani colpevole di "non includere" il movimento nel dibattito sulle azioni da intraprendere per la lotta al cambiamento climatico. "Non potete ignorarci, noi ci faremo sentire e nel bene e nel male alla fine ci darete ragione", e' il messaggio indirizzato da Marta Comparelli, una delle sei portavoce dei Fridays for Future Italia alle istituzioni che ha annunciato per il primo ottobre un grande sciopero con Greta Thunberg in piazza a Milano. Alla pre-Cop26 a Milano- spiega -"non cisaremo, nessuno di noi entrerà. I Fff Italia sono stati totalmente ignorati da questo governo; ma ci faremo sentire da fuori.

Le nostre proposte ci sono da tempo - conclude - sono contenute nel documento 'Ritorno al futuro', un Piano per ripartire" Cortei a Roma, Genova, Torino, Venezia, Bari Al grido "salvare il futuro non ha prezzo" gli studenti del Fridays for future stanno sfilando nel centro di Roma nel giorno dello sciopero globale del clima. "Gli effetti della crisi climatica sono sempre più devastanti, non possiamo stare fermi mentre il nostro presente e futuro bruciano!" hanno sottolineato gli organizzatori lanciando l'iniziativa. Centinaia i ragazzi che stanno partecipando al corteo che da piazza Vittorio sfilerà per le strade del centro della Capitale fino a piazza della Repubblica.  Quasi 500 persone, principalmente giovani studenti, sono scesi in piazza anche a Genova. Ad aprire il corteo, partito dai giardini davanti alla stazione di Brignole, lo striscione Fridays for future Genova.

"L'ambientalismo senza lotta di classe è solo giardinaggio: serve giustizia climatica. Servono leggi per difendere il futuro di tutti - ha detto Francesco Devoti, 18 anni, della Rete degli studenti, nel suo intervento - Noi, qui dal ponte Monumentale dove ci siamo fermati e dove si ricordano i partigiani, diciamo che siamo resistenza contro un sistema al collasso". Tra gli interventi è stato ricordato che Banca Etica ha scelto oggi di chiudere tutte le filiali per essere presente ai cortei di tutta Italia. Tanti gli striscioni presenti, dal tradizionale "No planet no pesto", al "Voi avete finito le scuse, noi abbiamo finito il tempo". Tra i cori il gettonato "power to the people cause the people got the power" e l'invito a tutti a scendere in piazza. I manifestanti hanno anche esortato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Marco Bucci ad unirsi alla protesta, al grido di "Scendi giù scendi giù manifesta pure tu".  Corteo anche a Torino. "Invitiamo i cittadini a leggere i programmi delle diverse coalizioni - spiegano riferendosi alle imminenti elezioni amministrative 

- La cosa importante non sono le vaghe promesse di intervento, ma una lista di misure precise, rapide e puntuali da adottare come un cronoprogramma che indichi di quanto è in quanto tempo devono essere abbattute le emissioni". Tra gli striscioni "La nostra casa sta andando a fuoco", "Non c'è un pianeta B". I giovani veneziani rispondono presente all'appello dello sciopero globale per il clima 'Fridays for future', organizzato questa mattina a livello nazionale dalle reti studentesche. Erano circa in 400 attorno alle 9.30 in piazzale Roma, con cartelli e striscioni inneggianti alla salvaguardia dell'ambiente, ma il numero dei partecipanti è cresciuto costantemente con il passare dei minuti.   "Abbiamo deciso di essere qui, perché come diciamo da tanto tempo siamo arrivati a un punto di non ritorno e non ne possiamo più - dicono gli attivisti -. Siamo stanchi dell'immobilismo davanti alla crisi climatica. Siamo a Venezia, una delle città che subirà per prima gli effetti del cambiamento climatico e non possiamo stare con le mani in mano". "Il pianeta può cambiare solo da noi giovani, perché chi sta seduto negli uffici deve capire che il pianeta sta morendo e siamo noi quelli che avremo il compitodi cambiare il mondo".  

Anche a Bari gli studenti dei Fridays for future sono tornati a scendere in piazza dopo due anni per aderire allo sciopero globale del clima. L'ultimo corteo risale al novembre 2019, prima della pandemia. Alcune centinaia distudenti baresi stanno manifestando, come in altre città della regione e del Paese, per chiedere con striscioni e megafoni "giustizia climatica". "È ora che cominci la rivoluzione" è scritto su alcuni striscioni. "Cambiamo il sistema non il clima", "Ci avete rotto i polmoni" sono solo alcuni degli slogan scelti per il sit-in in corso in piazza Libertà, davanti alla sede della Prefettura di Bari. Al centro della manifestazione non soltanto le questioniclimatiche, ma anche "la giustizia sociale che deve andare di pari passo con quella ambientale", e la scuola: "dopo quasi due anni di didattica a distanza a causa della pandemia, pretendiamo una scuola in presenza" dicono i ragazzi, lamentando che "la vera criticità sono i mezzi di trasporto dove si creano assembramenti e per i quali nulla è stato fatto in tutto questo tempo" e chiamando in causa le istituzioni locali.  Greta sfila a Berlino a 2 giorni dal voto A due giorni dalle elezioni tedesche, i ragazzi di Fridays for future scenderanno per strada a protestare per il clima in diverse città tedesche e a Berlino, dove è attesa Greta Thunberg, per aumentare la pressione sui politici che assumeranno la responsabilità del post Merkel. Cortei sono in programma a Amburgo, Friburgo e Colonia, ma il movimento che oggi si mobilita a livello internazionale ha promosso ben 450 iniziative sul territorio federale.

Che la presenza dell'attivista svedese possa aiutare Annalena Baerbock nella fase finale della campagna elettorale è da vedere: attualmente la candidata verde è terza nei sondaggi e non ha chance di diventare cancelliera. Oggi sfilerà a sorpresa a Colonia insieme ai Fridays for future, prima di chiudere la sua campagna elettorale con un comizio a Duessledorf.  "La Germania è uno dei Paesi che provocano più emissioni al mondo. Storicamente, siamo al quarto posto in quanto causa della crisi climatica. Nei prossimi anni si porranno le basi di un vero cambiamento. Per questo adesso parliamo dell'elezione del secolo". A parlare è Luisa Neubauer, la leader tedesca del movimento "Fridays ForFuture". A detta di Neubauer, la prossima legislatura è cruciale dal punto di vista della lotta al clima: "Le decisioni che verranno prese in questi quattro anni influenzeranno i prossimi decenni".  



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