Gran Bretagna. Morto il principe Filippo, aveva 99 anni. Negli ultimi mesi era stato ricoverato per un'infezione e problemi cardiaci. A fianco della Regina Elisabetta per 73 anni, è stato perfetto interprete del ruolo di consorte della sovrana
E' morto il principe Filippo d'Edimburgo, 99enne consorte della regina Elisabetta, dimesso di recente dopo alcune settimane in ospedale a Londra a causa di una non meglio precisata infezione - non legata al Covid - cui si erano aggiunti problemi al cuore. Lo ha annunciato la regina in una nota diffusa da Buckingham Palace in cui la sovrana esprime "profonda tristezza" per la perdita "dell'amato marito".
Il duca di Edimburgo sposò Elisabetta nel 1947 ed è stato il consorte più longevo nella storia britannica. Si è ritirato dalla vita pubblica nel 2017. Filippo, che avrebbe compiuto 100 anni a giugno, era un membro della famiglia reale greca. Nato sull'isola greca di Corfù nel 1921, era un appassionato sportivo che amava le attività di campagna. Aveva quattro figli, otto nipoti e nove pronipoti.
Inossidabile punto di riferimento della corte britannica per decenni, il duca di Edimburgo aveva celebrato a novembre i 73 anni di matrimonio con la quasi 95enne Elisabetta II. Avrebbe compiuto 100 anni a giugno.
Union Jack a mezz'asta a Buckingham Palace, mentre si attende l'annuncio di una cerimonia funebre attesa nella massima solennità possibile - come ultimo tributo di Elisabetta al marito - compatibilmente con le restrizioni dell'emergenza Covid.
"Ricorderemo il duca di Edimburgo per il suo contributo alla nazione - ha detto il premier britannico Boris Johnson - e per il suo solido supporto alla regina. Come nazione e come regno ringraziamo la straordinaria e figura e il lavoro" del principe Filippo, ha detto ancora il premier definendolo "un amorevole marito, un padre e un nonno affettuoso".
Filippo, ricorda la stampa britannica, usava definirsi un nobile "con nessun merito particolare", tuttavia viene oggi ricordato per essere stato la "salda figura al fianco della regina Elisabetta" e per aver contribuito a "modernizzare la monarchia", come evidenzia il Guardian.
A causa dell'età avanzata e i problemi di salute, decise di uscire dalla scena pubblica nel 2017 ma ciò non gli impedì di prendere parte l'anno seguente alle nozze del secondogenito del figlio Carlo, il principe Harry con Meghan Markle.
"Ricorderemo il duca di Edimburgo per il suo contributo alla nazione e per il suo solido supporto alla regina". Ha detto il premier britannico Boris Johnson parlando fuori da Downing Street. "Come nazione e come Regno ringraziamo la straordinaria figura e il lavoro" del principe Filippo, ha detto ancora il premier definendolo "un amorevole marito, un padre e un nonno affettuoso".
Con 74 anni di matrimonio (di cui 68 al fianco di una regina) è stato il principe consorte più longevo della storia britannica (Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, moglie di re Giorgio III, arrivò a 62 anni e 71 giorni di matrimonio). Ed è stato anche uno dei più impegnati: presenziava a 300 eventi l'anno prima di ritirarsi a 'vita privata' nel 2017, a 96 anni compiuti.
Cenni biografici
In pubblico Filippo ha saputo camminare un passo indietro alla regina, in privato lei gli ha riconosciuto gli spazi che assicura una moglie devota. E la loro è stata una unione d'acciaio.
Nato il 10 giugno 1921 nelle famiglie reali greca e danese, era l'unico figlio maschio del principe Andrea di Grecia e della principessa danese Alice di Battenberg, bis-nipote della regina Vittoria: unico figlio maschio dopo quattro sorelle, aveva appena un anno quando arrivò in Francia su una nave britannica dopo che lo zio, il re Costantino I di Grecia, era stato costretto ad abdicare: la leggenda racconta che fu trasportato in una culla improvvisata, una cassetta da frutta. Leggenda a parte la sua non fu un'infanzia serena.
"Mia madre era malata, le mie sorelle sposate e mio padre ci aveva lasciati per andare nel sud della Francia. Dovevo solo accettarlo e andare avanti", racconterà un giorno. Ed è la sintesi di un'infanzia turbolenta e solitaria, con una famiglia andata in frantumi, la necessità di contare solo sulle sue forze e un'educazione poco ortodossa che spiega molti dei suoi comportamenti futuri.
Con suo padre, il principe Andrea di Grecia, che viveva con un'amante tra il sud della Francia e Monte Carlo e sua madre, la principessa Alice di Battenberg, ricoverata in una struttura psichiatrica tedesca dopo un esaurimento nervoso, Filippo e le sue quattro sorelle -Margarita, Theodora, Cecilia e Sophie - furono abbandonati a se stessi mentre la seconda guerra mondiale si profilava all'orizzonte.
Nell'arco di tre anni, le sorelle del principe sposarono altrettanti nobili tedeschi con stretti legami con il partito nazista. Intanto alla principessa Alice, la madre di Filippo, veniva diagnosticata la schizofrenia.
Ma non era finita perchè il destino doveva ancora accanirsi contro di lui: Cecile - la sorella che si dice fosse la sua preferita, incinta all'ottavo mese - e suo marito, il granduca Georg Donato, rimasero uccisi in un incidente aereo insieme ai loro due figli piccoli e al neonato, che probabilmente lei aveva partorito a mezz'aria, perché il loro aereo si schiantò contro una fabbrica a Ostenda in Belgio. Ai funerali, a Darmstadt, in Germania, Filippo di Grecia e Danimarca, che aveva appena 16 anni, fu fotografato accanto ai gerarchi nazisti che facevano il saluto Heil Hitler.
L'amore con Elisabetta non fu inizialmente ben visto a Corte: era un principe greco in esilio, con una fama da playboy e una famiglia filo-nazista: re Giorgio VI non lo considerava la persona giusta per la figlia. Ma Elisabetta tenne duro e Filippo rinunciò al suo passato: abbandonò il titolo greco, la sua fede ortodossa per abbracciare quella anglicana e fu naturalizzato cittadino britannico.
Una volta sposato, Filippo ha saputo stare sempre al fianco della moglie, pur insistendo per affermare alcune ambizioni personali: per esempio che si modificasse la tradizione per cui i suoi figli, Anna e Carlo, avevano solo il cognome della madre, Windsor, e non quello del padre; e con la nascita di Andrea, vinta la battaglia, il cognome della famiglia fu Mountbatten-Windsor.
Nei 65 anni 'di servizio', in apparizioni pubbliche e sotto uno stretto protocollo, il principe è stato una miniera inesauribile di battute spiritose ma anche di scivoloni clamorosi. Schietto, fin troppo, fuori dagli schemi, il consorte della regina non si è mai trattenuto e ha sempre detto quello che pensava a chiunque.
Persino Malala un giorno deve aver sorriso ad una sua battuta poco ortodossa: alla giovane pakistana, Premio Nobel per la Pace, scampata miracolosamente a un attentato talebano per il suo impegno a favore dell'istruzione femminile, disse impassibile: "I bambini nel Regno Unito vanno a scuola solo perchè i genitori non li vogliono a casa, tra i piedi".
Impertinente dunque nonostante il lignaggio. E chissà che anche la regina non si sia irritata quella volta che disse, con una riflessione sul matrimonio e la cortesia: "Quando un uomo apre la portiera alla moglie... o è una nuova auto o una nuova moglie". Devoto compagno di strada (nonostante le voci di tradimenti), Filippo si offrì come mediatore ai tempi della crisi tra il principe Carlo e Lady Diana, si impose per allontanare Sarah Ferguson, la moglie del principe Andrea, quando i suoi tradimenti divennero pubblici ed è stato spesso l'uomo ombra della Corona.
Gli ha reso omaggio il nipote, il principe Harry, che al figlio, Archie, che non ha titoli nobiliari, ha dato proprio il cognome del nonno. Il figlio dei duchi di Sussex si chiama proprio Archie Mountbatten-Windsor. filippo però, ormai anziano e provato, non è riuscito a far rientrare la crisi più grave che attraverso ora Buckingham Palace: l'addio dei Sussex, i duchi un tempo amatissimi ma ora anche molto chiacchierati.