Il CTS sblocca i concorsi pubblici. A Roma si potrà fare il "concorsone"

di redazione Roma 02/04/2021 ROMA
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I concorsi della Pubblica Amministrazione, fermi a causa dell’emergenza Covid-19, saranno sbloccati. Ai nastri di partenza dunque anche il maxi concorso per il Comune di Roma da 1512 posti, il più grande bandito dopo quello del 2010. Il Comitato Tecnico Scientifico ha validato il nuovo Protocollo, così le selezioni per rinnovare il personale all’interno della PA potranno riprendere.

L'aggiornamento si è reso necessario per rimuovere alcuni vincoli, a partire da quello dei 30 partecipanti a sessione per lo svolgimento delle prove in presenza, che rendevano impossibile lo svolgimento dei concorsi a molte amministrazioni. Roma compresa, tanto che il concorsone per il Comune di Roma sarebbe cominciato con le prove previste per i 42 posti da dirigente: profilo al quale si sono candidati in 3725. Per gli altri profili, dagli istruttori amministrativi, ai funzionari e poi ancora assistenti sociali, avvocati, informatici e agenti della Polizia Locale - 177mila le candidature nel complesso - impossibile prevedere i quiz della preselettiva nei teatri di Roma, luoghi prescelti dal Campidoglio per le sessioni da dirigente. "Diamo finalmente speranza a centinaia di migliaia di persone e permettiamo alla Pubblica amministrazione di rigenerarsi dopo anni di blocco del turnover e di depauperamento" - ha commentato il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. In tutta Italia 110mila i posti da assegnare. 

Il tetto dei 30 partecipanti a sessione non è più previsto, ma sono state introdotte regole più stringenti per garantire la sicurezza anti-contagio. Obbligo per i candidati, anche già vaccinati, di produrre, all'atto della prova in presenza, la certificazione di un test antigenico rapido o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti; durata massima della prova limitata a un'ora; obbligo di indossare mascherine FFP2. Per quanto riguarda l’organizzazione strutturale percorsi dedicati di entrata e di uscita per evitare assembramenti di candidati e adeguate volumetrie di ricambio d'aria per ogni partecipante. Tra le ipotesi anche quella di svolgere le prove all’aperto e, ove possibile, sessioni in sedi decentrate a carattere regionale, minimizzando gli spostamenti. 

I quasi 180 mila candidati al concorso al Comune di Roma per 1512 posti attendono. Da stabilire ancora date e sedi delle prove preselettive: quelle dei 60 quesiti a risposta multipla, di cui 40 attitudinali e 20 su materie giuridiche. 

La settimana scorsa l’incontro tra l’assessore al Personale di Roma Capitale, Antonio De Santis, e il Ministro Brunetta. “Dopo il nostro sblocco delle procedure ferme dal 2010, che ha già visto il reclutamento di 6000 nuove unità di personale, adesso il Campidoglio è pronto a proseguire con le nuove selezioni.  Nonostante le pesanti limitazioni imposte dalla normativa anticovid, l’esperienza di Roma Capitale rappresenta un prezioso patrimonio che oggi abbiamo condiviso” - ha detto De Santis.

Al centro del confronto cla semplificazione e la riforma delle procedure concorsuali ordinarie, ma anche la definizione dei criteri assunzionali straordinari legati al Recovery plan. “Roma si pone, di fatto, come capofila nazionale nella grande stagione di concorsi che si aprirà nei prossimi mesi per dotare la macchina pubblica delle competenze amministrative necessarie a vincere la sfida del rilancio economico che ci è offerta, anche, dal Recovery Plan. Un nuovo concetto di pubblica amministrazione passa necessariamente per la rigenerazione continua del capitale umano accogliendo nuove energie e competenze”.



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