Addio a Erriquez. Anima e voce della Bandabardò

di redazione 14/02/2021 ARTE E SPETTACOLO
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E' morto questa mattina nella sua abitazione di Fiesole, Enrico Greppi, in arte Erriquez, volto e anima della Bandabardò. A confermarne la notizia il suo manager Francesco Barbaro, al suo fianco sin dagli esordi.

L'artista, che aveva 60 anni, combatteva con un brutto male da tempo, ma la sua riservatezza e la sua energia non avevano mai permesso di far trasparire nulla all'esterno.

"Il più scatenato, roboante e colorato gruppo folk italiano in attività", si legge aprendo il sito ufficiale della band, ed Erriquez rappresentava al meglio questo spirito.

Con la Bandabardò aveva da poco festeggiato i 25 anni di carriera con un grande evento al Mandela Forum di Firenze, insieme a tanti artisti amici, e sin dalla sua nascita, nel 1993, il gruppo era sempre rimasto fedele a se stesso e ai suoi ideali, diventando un punto di riferimento della scena musicale degli anni '90 e non solo, tanto che ancora oggi il coro "Se mi rilasso collasso", continua ad essere cantato da ogni generazione.

Il più scatenato, roboante e colorato gruppo folk italiano in attività", si legge aprendo il sito ufficiale della band, ed Erriquez rappresentava al meglio questo spirito. Sul sito un suo messaggio: “Ogni storia ha una sua vita e ogni vita ha mille storie. La mia vita è stata musica che accade, incontri di popoli, magie, racconti, mille soli splendenti e vento in faccia. Non ho rimorsi, non ho rimpianti, la mia vita è stata tutta un’avventura. Finalmente, dopo tanto inutile errare, ho trovato la donna perfetta e l’ho sposata, rendendola mia per sempre, la mia compagna di vita, di viaggio e di sogni, la mia migliore amica, la mia donna, mia moglie Silvia a cui devo tanto, a cui devo tutto. Sono padre felice di un figlio strepitoso, il migliore che si possa desiderare, con il sorriso più bello del mondo. Rocco. Ho goduto abbestia con i migliori compagni potessi avere, la mia Banda del cuore, la nostra creatura meravigliosa dai mille colori. In questo grande girotondo saluto e ringrazio tutti quelli che mi hanno amato e tutti quelli che ho amato, i nomi sono tanti, voi sapete chi Un abbraccio che circonda! Aloha!!!” Con la Bandabardò aveva da poco festeggiato i 25 anni di carriera con un grande evento al Mandela Forum di Firenze, insieme a tanti artisti amici, e sin dalla sua nascita, nel 1993, il gruppo era sempre rimasto fedele a se stesso e ai suoi ideali, diventando un punto di riferimento della scena musicale degli anni '90 e non solo, tanto che ancora oggi il coro "Se mi rilasso collasso", continua ad essere cantato da ogni generazione. Molto riservato ma solare, Erriquez si è anche battuto da sempre nel sociale sposando le cause dei più deboli.  "Salutiamo con gratitudine un guerriero generoso e un grande Poeta", sono le parole commosse della sua famiglia.  La Bandabardò nasce l'8 marzo 1993. Il primo album, Il circo mangione del 1996 ottiene un grande successo, vincendo anche il Premio Ciampi. Il successo è confermato col secondo album, Iniziali Bì-Bì, seguito a ruota da un live in edizione limitata, Barbaro tour. Poi "Se mi rilasso... collasso", che contiene anche l'inedita Manifesto. Nel 2000 è la volta di Mojito Football Club, ma è con Bondo! Bondo! nel 2002 che la band ottiene un successo internazionale con un tour in Spagna, Francia e Svizzera. Dal 2003 entra a far parte della formazione Jose Ramon Caravallo Armas, meglio conosciuto come Ramon, ai fiati e alle percussioni.

Gli altri componenti della band sono Orla (chitarra elettrica e tastiera), Donbachi (basso e contrabbasso, suonava nell'Orchestra regionale toscana) e il giovane Nuto (batteria). Collaborano con i Modena City Ramblers nell'album Appunti partigiani del 2005, con il brano i Ribelli della Montagna. Nell'ottobre 2005 esce GE-2001, compilation pubblicata in allegato al quotidiano Il manifesto per raccogliere fondi per i processi seguiti ai fatti del G8 di Genova. Vari gli artisti che partecipano all'iniziativa, tra questi anche la Bandabardò con il brano La fine di Pierrot. Il 1º settembre 2006 segna il ritorno discografico della band fiorentina con la raccolta Fuori Orario. Seguono Ottavio, Allegro ma non troppo, Sette x uno (novembre dello stesso anno), e infine nel maggio 2011 Scaccianuvole. Dopo 3 anni di pausa, nel ventunesimo anno dalla nascita del gruppo, il 10 giugno 2014 esce L'improbabile. Nel frattempo la band realizza la colonna sonora del film L'Universale, di Federico Micali.  Il 7 dicembre 2018 al Nelson Mandela Forum la banda festeggia i suoi venticinque anni con un concerto ricco di ospiti: Max Gazzè, Carmen Consoli, Tonino Carotone, Modena City Ramblers con Cisco e Piero Pelù. 

Molto riservato ma solare, Erriquez si è anche battuto da sempre nel sociale sposando le cause dei più deboli."Salutiamo con gratitudine un guerriero generoso e un grande Poeta", sono le parole commosse della sua famiglia.



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