CTS dice si allo sci in regioni gialle. L'ultima parola spetta al governo che nascerà

di redazione 04/02/2021 SPORT
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Arriva il via libera alla riapertura degli impianti di sci dal 15 febbraio nelle zone gialle. Ma la possibilità che gli italiani possano tornare a sciare dipenderà da una delle prime scelte alle quali sarà chiamato il nuovo governo di Mario Draghi: revocare, o meno, il divieto di spostamento tra le Regioni.

Decisione sulla quale peserà anche l'andamento della curva epidemiologica, con gli esperti che già parlano di "un'inversione di tendenza" e si dicono preoccupati dell'impatto delle varianti del virus, soprattutto in Abruzzo e Umbria.
    Gli esperti hanno dunque bocciato la proposta delle regioni in base alla quale gli impianti avrebbero potuto riaprire anche in zona arancione, con una capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie e seggiovie e l'utilizzo obbligatorio di mascherine Ffp2. 

Intanto, secondo la Fondazione Gimbe, nell'ultima settimana è risalito l'incremento dei nuovi casi in 9 regioni e in 5 si registra un aumento dell'incidenza su 100mila abitanti. Una delle 9 è la Campania e la regione sta valutando un nuovo stop per le lezioni in presenza, che sono riprese solo il 1 febbraio.

L'Alto Adige, lunedì 8 febbraio, torna in lockdown. Chiusi i negozi, didattica a distanza nelle scuole, divieto di spostamento dai Comuni. Nonostante la strategia di effettuare test a tappeto su tutto il territorio per cercare di interrompere la catena dei contagi, non accenna a calare il numero dei contagi Covid in Alto Adige, ed è già stato registrato anche il primo caso di mutazione inglese. Per questo motivo, la giunta provinciale si è riunita questa sera trovando unità di vedute circa un inasprimento delle misure attualmente in vigore.

Primo weekend 'giallo', scattano le misure antiassembramenti 
(di Domenico Palesse)  Il primo weekend dell'Italia in giallo è ormai alle porte. Le grandi città varano piani sicurezza ad hoc per evitare le scene che hanno invaso social network e quotidiani appena una settimana fa, alla vigilia dell'addio al rosso e arancione. Folle e assembramenti che, in alcuni casi, si sono trasformate in feste a cielo aperto e, addirittura, risse. A Roma, come a Milano o Firenze, i controlli saranno intensificati principalmente nei luoghi della movida o nei centri storici. Nella Capitale si vogliono evitare le resse che si sono viste settimana scorsa in particolare nella zona del Tridente, nel cuore della città. Sono stati predisposti corridoi con delimitazioni a Piazza del Popolo per rendere più fluido il transito delle persone ed evitare stazionamenti, controlli al Pincio anche con pattuglie a cavallo di polizia e carabinieri.



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