Maxi operazione contro la ndrangheta. Blitz delle forze dell'ordine. Decine gli arresti di politici, imprenditori, malavitosi. Tra gli indagati il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa che dichiara: "Completamente estraneo ai fatti. Offro la mia collaborazione agli inquirenti"

di redazione 21/01/2021 CULTURA E SOCIETÀ
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Politici, imprenditori, boss di primo livello. E fra gli indagati anche il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, la cui casa romana è stata perquisita e passata al setaccio questa mattina dagli uomini della Dia di Maurizio Vallone. L’accusa, secondo indiscrezioni, sarebbe di concorso esterno in associazione mafiosa. Ai domiciliari è finito anche un suo braccio destro in Calabria, Francesco Talarico dell'Udc, assessore al bilancio.

"Ho ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017” conferma il politico con una nota. “Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell'operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale come effetto immediato" annuncia.

E' in corso su tutto il territorio nazionale un'operazione contro la 'ndrangheta, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, denominata "Basso profilo", che vede impegnati duecento donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia e centosettanta unità tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero.

Tra gli indagati c'é anche il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. Lo scrive il sito di "Repubblica".

La casa di Roma di Cesa è stata perquisita questa mattina dal personale della Dia.

L'assessore al Bilancio della Regione Calabria, Franco Talarico, dell'Udc, é stato arrestato e posto ai domiciliari nell'ambito dell'operazione "Basso profilo" coordinata dalla Dda di Catanzaro.

I dettagli in una conferenza stampa, a Catanzaro, nella sede della Corte d'Appello, con il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e il Direttore della Dia, Maurizio Vallone.

Tredici persone sono state arrestate e portate in carcere e 35 ai domiciliari nel corso dell'operazione "Basso profilo" coordinata dalla Dda di Catanzaro e scattata all'alba.

Tra gli arrestati, secondo quanto si è appreso, vi sono molto "molti" colletti bianchi di Catanzaro e provincia. L'operazione condotta da personale della Dia, congiuntamente con quello della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di finanza, coinvolge i maggiori esponenti delle 'ndrine tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come "Bonaventura" "Aracri", "Arena" e "Grande Aracri", nonché imprenditori di spessore ed esponenti della pubblica amministrazione collusi, secondo l'accusa, con le organizzazioni criminali.

La movimentazione illecita di denaro per un valore di oltre trecento milioni di euro è stata accertata nel corso dell'indagine "Basso profilo" contro la ndrangheta che stamani ha portato a numerosi arresti. Oltre alle misure cautelari, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l'esecuzione di numerosi sequestri di beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali per un valore che è stato definito "ingente".

L'indagine "basso profilo" ha accertato movimenti illegali di denaro per oltre trecento milioni di euro. Oltre alle misure cautelari, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l'esecuzione di numerosi sequestri di beni aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali per un valore che è stato definito "ingente". 

Il patrimonio sequestrato “torna nelle casse dello Stato ed è un reale recovery fund che deve essere sempre attivo” dice il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. “Un plauso sincero a questo immane sforzo investigativo che, la Commissione Antimafia ha potuto seguire grazie al lavoro del suo ufficiale di collegamento DIA colonello Luigi Grasso” spiega in una nota. “Questi arresti dimostrano che lo Stato non solo è presente ma è anche più forte e tenace". 


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