Armenia e Azerbaigian. Riesplode la Guerra ai confini delle nazioni caucasiche. Morti e feriti anche tra la popolazione civile

di redazione 28/09/2020 NON SOLO OCCIDENTE
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Morti e feriti tra la  popolazione civile di Nagorno Karabakh. Lo ha dichiarato su Facebook il presidente della regione contesa, Araik Arutiunian, parlando di ''decine'' di militari uccisi. Almeno 15 soldati separatisti della regione del Nagorno-Karabakh sono stati uccisi oggi neicombattimenti con l'Azerbaigian, ha riferito questa mattina il ministero della Difesa della provincia secessionista sostenuta dall'Armenia. Questo porta a 32 il totale dei soldati uccisi dall'inizio dei combattimenti, ieri mattina. Secondo quanto comunicato, sono morti anche cinque civili azerbaigiani e due civili armeni del Karabakh, portando il bilancio ufficiale delle vittime a 39. L'Azerbaigian non ha dato notizie sulle sue perdite militari.    

  Il ministero della Difesa  dell'Azerbaigian ha lanciato un ultimatum all'Armenia, annunciando una rappresaglia che continua ad attaccare gli insediamenti civili. "Il  ministero della Difesa dà l'ultimo avvertimento all'Armenia. Se  necessario verranno prese adeguate misure di ritorsione", si legge in una nota. Il presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev ha annunciato una mobilitazione parziale. Il testo dell'ordine è stato pubblicato sul sito web del capo dello stato. Lo riporta l'agenzia russa Interfax.

Il Servizio statale per la mobilitazione e la coscrizione dell'Azerbaigian è stato incaricato di garantire la coscrizione del personale militare in conformità con il piano approvato. Altissima tensione dunque nel Caucaso fra Armenia e Azerbaigian: si combatte nella regione autonoma del Nagorno Karabakh, dove l'esercito azero ha prima bombardato le postazioni delle forze indipendentiste armene, che avevano attaccato durante la notte, e poi ha lanciato una controffensiva. L'Armenia ha dichiarato ieri la legge marziale e la mobilitazione generale, l'Azerbaigian ha proclamato la legge marziale e il coprifuoco a Baku e in altre città. L'Onu ha chiesto di interrompere i combattimenti. Sulla stessa linea Ue, Italia e Russia, che chiede anche un avvio dei negoziati. 



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