Racket bancarelle. 18 arrestati. Coinvolti imprenditori, sindacalisti e pubblici ufficiali

di redazione Roma 23/09/2020 ROMA
img

Diciotto misure cautelari (otto in carcere e dieci ai domiciliari) sono state eseguite, su delega della procura, dai militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza e dal personale della Polizia Locale di Roma Capitale nell'ambito dell'indagine, denominata "Monsone", sul cosiddetto "racket delle autorizzazioni per il commercio su strada": coinvolti pubblici ufficiali, imprenditori e sindacalisti e, sullo sfondo, la famiglia dei Tredicine.

  L'indagine - si legge in una nota della Gdf e della polizia locale - ha consentito di ricostruire "un collaudato sistema corruttivo ed estorsivo posto in essere da un sodalizio criminale di tredici persone: due pubblici ufficiali (l'allora responsabile degli Uffici 'Disciplina' e 'Rotazioni' del dipartimento Attività produttive del Comune di Roma e un suo diretto collaboratore), quattro esponenti di un'associazione sindacale di categoria e un gruppo di sette imprenditori/commercianti (tre dei quali di nazionalità bangladese, siriana e israeliana). Avrebbero gestito, a scopo di illecito arricchimento, le autorizzazioni amministrative per l'esercizio di attività commerciali su aree pubbliche e le numerose postazioni presenti nella Capitale nel settore del commercio ambulante, "avvalendosi (qualora necessario) di condotte intimidatorie, minacce e violenze per ottenere indebite somme di denaro". I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di associazione per delinquere, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, rivelazione del segreto d'ufficio, estorsione, abusiva attività finanziaria, usura e autoriciclaggio.

In cambio dei "loro servizi", secondo la Guardia di Finanza, i soggetti coinvolti ricevevano denaro contante, ripetuti pranzi o cene, capi di abbigliamento griffati e abbonamenti annuali per assistere a partite del campionato di calcio di Serie A. Gli investigatori hanno provveduto a eseguire un sequestro preventivo di disponibilità finanziarie per 1 milione di euro, pari ai profitti illeciti conseguiti da alcuni indagati. Contestate anche ipotesi di usura con prestiti tra i 2 e i 5 mila euro e l'applicazione di tassi d'interesse annui superiori anche al 500%.  



Ti potrebbero interessare

Speciali