"Guerra" tecnologica Usa Cina. Washington vieta Tik Tok e We Chat ma la chiusura slitta al 27 settembre. Intanto il network cinese firma accordo con Oracle

di redazione 19/09/2020 SCIENZA E TECNOLOGIA
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Slittano di una settimana, al 27 settembre, le restrizioni americane su TikTok. Lo afferma il Dipartimento del Commercio, sottolineando che il rinvio del divieto di download dell'app è stato deciso su indicazione di Donald Trump. Lo stop sarebbe dovuto scattare nelle prossime ore, nella notte fra domenica e lunedì. Ma in seguito alle trattative in corso e alla benedizione all'intesa con Oracle e Walmart, è stato deciso un rinvio.

In una nota, il Dipartimento del Commercio ha spiegato che la decisione è stata presa "alla luce dei recenti sviluppi positivi", dopo che TikTok ha confermato una proposta di accordo sulla gestione delle sue operazioni negli Stati Uniti che coinvolge Oracle come partner tecnologico e Walmart come partner commerciale. Il presidente Usa ha infatti approvato l'accordo per l'acquisto delle attività negli Usa di TikTok da parte di Oracle e Walmart.

"Penso che sarà un affare fantastico", ha detto. "Ho dato la mia benedizione all'intesa". "Siamo vicini a un accordo con TikTok", ha poi ribadito nella notte parlando in North Carolina.


Trump aveva assicurato che la nuova società sarebbe stata "totalmente controllata da Oracle e Walmart". Secondo il presidente Usa l'accordo consentirà la creazione di "venticinquemila posti di lavoro negli Stati Uniti" e di una sede in Texas per una società che, ha assicurato, "non avrà nulla a che fare con la Cina" ma continuerà a chiamarsi TikTok. "Sarà al 100% sicura", ha sottolineato.

TikTok ha annunciato un accordo con Oracle come fornitore di tecnologia statunitense e Walmart come partner commerciale. "Siamo lieti che la proposta di TikTok, Oracle e Walmart risolverà i problemi di sicurezza dell'amministrazione statunitense e risolverà le questioni sul futuro della app negli Stati Uniti", ha detto una portavoce di TikTok, di proprietà della cinese ByteDance.

Oracle diventerà il "fornitore di tecnologia affidabile, responsabile di tutti i dati degli utenti statunitensi e della protezione dei sistemi informatici associati per garantire che i requisiti di sicurezza nazionale degli Stati Uniti siano pienamente soddisfatti", ha affermato la portavoce. "Attualmente stiamo lavorando anche con Walmart su una partnership commerciale", ha aggiunto.

Oracle sarà un investitore di minoranza in TikTok Global, di cui sarà partner tecnologico, o più esattamente un trusted technology provider. Lo ha chiarito la stessa multinazionale del settore informatico in una nota, sottolineando che avrà il 12,5% di TikTok Global.

La Cina condanna la decisione degli Stati Uniti di vietare da domenica di scaricare sul territorio americano le app di TikTok e WeChat e minaccia rappresaglie. Rispondendo alle domanda dei giornalisti, il portavoce del ministero del Commercio cinese ha detto che la mossa di Washington "danneggia seriamente i diritti legali delle società coinvolte e sovverte l'ordine normale del mercato".

Gli Stati Uniti sono mossi dall'obiettivo di "perseguire e sopprimere" queste società cinesi "senza prove" a loro carico, ha detto ancora il portavoce che ha invitato Washington a "rinunciare a questo comportamento prevaricatore interrompendo immediatamente questa azione scorretta". Altrimenti, ha aggiunto, Pechino dovrà rispondere con "le misure necessarie" per proteggere gli interessi cinesi.

Agli utenti che già le utilizzano, riporta il Financial Times, sarà consentito per il momento di mantenere le app sui propri cellulari, ma WeChat potrebbe diventare presto inutilizzabile a causa dell’indisponibilità degli aggiornamenti di software.

Per TikTok la situazione è più complessa perchè pochi giorni fa sembrava che tutto fosse in regola per il passaggio dell’app in mano agli Usa: ByteDance, la società cinese che gestisce il social, aveva annunciato la vendita di una parte delle azioni alla statunitense Oracle, facendo contento il presidente Donald Trump, che aveva già minacciato di “spegnere” l’app poiché considerata un “rischio per la sicurezza nazionale”.

In una dichiarazione pubblicata oggi, la società che controlla We Chat, Tencent, ha reso noto di aver "presentato una proposta complessiva per rispondere" alle preoccupazioni del governo americano e che "continuerà a discutere con il governo e le altre parti interessate negli Usa in modo da ottenere una soluzione a lungo termine". Contro il bando ordinato da Donald Trump per ragioni di sicurezza nazionale e preoccupazione per la tutela dei dati privati è stato presentato ricorso dalla società che controlla TikTok, la Bytedance.

 

 

 



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