Fase 2. Il Governo "Stress test per capire se allargare ancora dopo il 18". SI potranno visitare i congiunti parenti ma non gli amici. Attività motoria anche lontano da casa. Non ad assembramenti. Ecco cosa si potrà fare e cosa no

di redazione 03/05/2020 CULTURA E SOCIETÀ
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ll governo dissipa con una Faq, ossia una risposta a domande frequentii il dubbio insinuato dal nuovo dpcm per la "fase 2".

Via libera anche all'attività motoria non solo nei pressi della propria abitazione e nei parchi ma resta chiaro che non si può uscire dalla propria regione, se non - una volta sola - per tornare nella propria residenza o domicilio, se per il lockdown si era rimasti bloccati altrove. Resta il divieto anche per le seconde case: "Non è tra gli spostamenti per necessità", spiegano fonti di governo per dissipare i dubbi.

E' uno "stress test" per la fase 2, quello che inizia il 4 maggio. Dai dati sul contagio che si raccoglieranno a partire dalla prossima settimana si capirà se dal 18 maggio si potrà riaprire di più in alcune Regioni e se al contrario in singole aree del Paese dovrà tornare il lockdown. Il premier Giuseppe Conte, rispondendo via Facebook alle lettere di un'estestista, un barbiere e una ristoratrice, si dice "sicuro" che nelle zone a basso contagio le riaperture arriveranno "prima del previsto".
E intanto assicura che il governo sarà "intransigente per chi riparte sul rispetto di "rigidi protocolli di sicurezza".

Lunedì ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all'ingrosso legato ai settori in attività, che vanno da tessile e moda, ad automotive e fabbricazione di mobili. Secondo i consulenti del lavoro torneranno in ufficio o in azienda 4,4 milioni di persone, mentre altri 2,7 milioni resteranno a casa.

Palazzo Chigi dà l'indicazione del senso di queste visite che sarà possibile fare: sempre limitate al massimo, non un avanti e indietro tra case di familiari, parenti e affini ma incontri dettati da necessità e sempre protetti. Dunque per intenderci: la nonna che non vedete da due mesi e che ha bisogno di un po' di conforto o di aver portato qualcosa o anche due fidanzati rimasti lontani. Ma niente di più. Non gli amici che "non rientrano tra gli stabili legami affettivi" che giustificano gli spostamenti, precisano fonti di governo. Nel testo si precisano i vincoli di parentela ma resta un margine di interpretazione per quanto riguarda gli "stabili legami affettivi": non si possono ritenere inclusi, spiegano fonti governative interpellate al riguardo, gli amici.

Ecco cosa scrive Palazzo Chigi: "Sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità. È comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine".Il doppio "paradosso", sottolineano, è che si tratterà soprattutto di over 50 e che la ripresa riguarderà in prevalenza le Regioni del Nord, più colpite dal virus (2,8 mln di lavoratori contro i 812mila al Centro e 822mila al Sud). Per il lavoro sono raccomandati orari differenziati e, ove possibile, smart working, ma impensierisce la tenuta dei trasporti, tra ingressi contingentati su bus e metro e rischio di lunghe code di auto. Anche per questo arriva un'ordinanza del Mise per riaprire i negozi bici e monopattini, per l'acquisto dei quali dovrebbe arrivare un incentivo nel prossimo decreto economico. Diventano più facili gli spostamenti nella Regione. E sembra allentarsi - ma si attendono indicazioni dal Viminale - gli obblighi di autocertificazione: per chi va al lavoro sarà sufficiente esibire un tesserino. Ripartono anche esami universitari e lauree in presenza, purché si possano tenere le distanze, sono possibili attività di restauro e laboratori e tirocini universitari. Riaprono i concessionari d'auto. Il dpcm firmato domenica scorsa dal premier Conte prevede comunque mascherine per tutti, sia nei luoghi accessibili al pubblico, sia sui mezzi di trasporto. Si possono usare anche mascherine autoprodotte ma sono esentati i bambini sotto i sei anni. I bambini possono godere della riapertura dei parchi e delle ville, dove però restano chiuse le aree giochi.

Resta comunque il divieto di assembramento, non solo nei luoghi pubblici ma anche in quelli privati. Ma si può tornare a fare sport e correre anche lontano da casa, ma sempre da soli e tenendo dagli altri una distanza di due metri: ci si può muovere anche in auto o bus per andare a correre. Si possono fare passeggiate, anche con i bambini, a un metro di distanza da altri. Ripartono gli allenamenti individuali degli atleti.

Ancora niente messe: si studia la possibilità di permetterle dall'11 maggio, magari all'aperto. Si possono però celebrare i funerali, con un massimo di 15 persone e obbligo di mascherina, e si può andare nei cimiteri. Restano chiuse anche le scuole, ma riaprono i centri diurni per i disabili e si valuta di permettere da fine mese o a giugno l'apertura di asili nido e centri estivi. Fino al 18 maggio serrande abbassate anche per i negozi al dettaglio, parrucchieri e barbieri, ristoranti e bar. La novità è che dal 4 maggio è permessa non solo la consegna di cibo a domicilio ma anche il take away.

 

Le seconde case


Nel nuovo Dpcm è scomparso il divieto esplicito a spostarsi nelle case di vacanza contenuto invece nel provvedimento che scade alla mezzanotte di domani. Ed è scaduta anche la specifica ordinanza del ministero della Salute che il 20 marzo aveva esplicitamente vietato il trasferimento nei giorni festivi e prefestivi, in quelli immediatamente precedenti e successivi. E intanto fonti di governo precisano che "il principio cardine dal 4 maggio resta che gli spostamenti si fanno per motivi di salute, lavoro o necessità. Lo spostamento alla seconda casa non è una necessità".

In Sicilia il governatore Nello Musumeci aveva già firmato un'ordinanza che da domani consente il trasferimento nelle seconde case a condizione che si tratti di un trasferimento stagionale, insomma che non si faccia avanti e indietro dall'abitazione principale a quella secondaria. Unico limite che il trasferimento (ovviamente consentito all'intero nucleo familiare) non avvenga in un giorno festivo.

In Toscana invece il governatore Enrico Rossi è di parere diverso e ha addirittura chiesto al premier un intervento sul Dpcm per vietare esplicitamente il trasferimento nelle seconde case. Quasi tutte le altre regioni, ognuna con piccole differenze relative al numero delle persone che possono andare e alle distanze, hanno autorizzato lo spostamento verso la seconda casa solo per fare manutenzione ma con l'obbligo di rientrare la sera.



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