Emergenza. Il vicariato di Roma prima chiude le chiese ai fedeli, poi, su indicazioni del Vaticano, le riapre

di redazione Roma 13/03/2020 ROMA
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ll cardinale Vicario di Roma, Angelo de Donatis, ha revocato il decreto di chiusura delle chiese parrocchiali della capitale: in virtù della disposizione le parrocchie resteranno aperte, ma senza funzioni fino al 3 aprile. Il cardinale ha però precisato che  "rimangono chiuse all'accesso del pubblico le chiese non parrocchiali e più in generale gli edifici di culto di qualunque genere". "Dobbiamo tener conto - scrive De Donatis - non solo del bene della società civile ma anche di quel bene unico e prezioso che è la fede". Il nuovo decreto del cardinale vicario "invita i fedeli ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni del governo" e affida ai sacerdoti e ai fedeli la responsabilità ultima dell'ingresso nei luoghi di culto.


La decisione del vicariato è arrivata dopo che nella prima messa del mattino il Papa era tornato a parlare di emergenza coronavirus e dei compiti del clero. Nell'introduzione della messa a Santa Marta, che il pontefice celebra in solitudine dopo le misure di contenimento del contagio anche in Vaticano, Francesco ha detto che i vescovi devono valutare bene che cosa fare in questa crisi perché "le misure drastiche non sempre sono buone". 

Nel pregare Dio affinché i pastori "non lascino solo il Santo popolo fedele di Dio", senza Parola, sacramenti e preghiera, Francesco ha aggiunto: "In questi giorni ci uniamo agli ammalati e alle famiglie che soffrono questa pandemia. Vorrei anche pregare per i pastori che devono accompagnare il popolo di Dio in questa crisi. Il Signore gli dia la forza e anche la capacità di scegliere i migliori mezzi per aiutare"

"Le misure drastiche - ha sottolineato il Papa - non sempre sono buone. Per questo preghiamo perché lo Spirito Santo dia ai pastori la capacità del discernimento pastorale affinché provvedano misure che non lasciano da solo il Santo popolo fedele di Dio. Il popolo di Dio si senta accompagnato dai pastori e dal conforto della Parola, dei sacramenti e della preghiera".

   



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