La Protezione civile aggiorna i dati. Superati i 10 mila casi in Italia. 8.514 i malati (+529 in un giorno). Vittime 631, guariti 1004

di redazione 10/03/2020 SCIENZA E TECNOLOGIA
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Sono 8.514 i malati di coronavirus in Italia, 529 in più di ieri (+6.6%). "Ma dalla Lombardia aspettiamo un aggiornamento, il dato non è completo in attesa di ricevere l'esito di ulteriori tamponi", ha spiegato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Il tutto mentre il numero complessivo dei casi - comprese le vittime e i guariti - ha superato quota diecimila: 10.149.

In Lombardia attualmente vi sono 4.427 positivi, in Emilia-Romagna 1.417, in Veneto 783 e in Piemonte 436 solo per citare le regioni più colpite. Nel Lazio attualmente ne risultano 99. I morti sono complessivamente 631: rispetto a ieri risultatano 168 in più (un incremento del 36,2%). Le nuove vittime "non sono decessi da coronavirus ma si tratta di persone morte che tra le diverse patologie avevano anche il coronavirus", ha specificato Borrelli. Quanto alle fasce d'eta, il 2% è tra i 50 e 59 anni, l'8% tra 60-69, il 32% tra 70-79, il 45% tra 80-89 e il 14% oltre i 90 anni. E ancora. I malati in terapia intensiva sono 877, 144 in più rispetto a ieri (+19,6%). In ventiquattro ore - ha aggiunto il commissario all'emergenza coronavirus - ci sono stati 280 guariti in più (+38,6%).

Ancora Borrelli: "Abbiamo smentito alcune fake news sulla Protezione civile che prevedevano scenari a firma del capo dipartimento, le quali non sono assolutamente vere, così come altre comunicazioni. Invitiamo i cittadini ad informarsi attraverso i canali ufficiali e non con le fake news che purtroppo girano anche sui social". Il commissario ha poi aggiunto che "oggi sono state consegnate 300 mila mascherine e da domani ne saranno disponibili 1 milione al giorno". In più ci sarà "la disponibilità di 2.264 strumenti per la respirazione".

In merito alle richieste della Regione Lombardia di valutare misure di contenimento più stringenti, Borrelli ha risposto: "Io credo che questa sia una richiesta che deve essere vagliata, considerata e valutata. Non ho elementi da fornire su questa richiesta, vedremo nei prossimi giorni".

Per il l presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, "le misure che ci siamo detti sono misure non istantanee ma sono coerenti con i tempi di incubazione, che raggiungono i 14 giorni. Ma sappiamo che i valori più frequenti di manifestazione dei sintomi avvengono tra i 4 e i 7 giorni. I comportamenti di persone che si radunano in spazi ristretti sono legati a condizioni per cui se c'è una persona positiva (oggi - ndr), una parte significativa di quel gruppo potrebbe avere dei sintomi entro domenica".

Dai dati aggiornati a ieri "ci sono circa il 5-7%" di persone che hanno contratto il coronavirus con "meno di 30 anni", ha detto ancora Brusaferro in conferenza stampa alla protezione civile sottolineando che il dato "conferma che queste fasce di età sono meno suscettibili, ma significa anche che il loro comportamento è fondamentale per evitare contagio".


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